Anche il secondo giro di consultazioni del presidente della Repubblica non è riuscito a produrre una maggioranza parlamentare, dopo le elezioni politiche del 4 marzo scorso. A bloccare ogni accordo sono stati i veti incrociati delle varie forze politiche che non sono disposte ad allearsi le une con le altre. Al termine delle consultazioni, il segretario della Lega, Matteo Salvini, ha detto che la coalizione di centrodestra rimarrà unita, che il presidente del Consiglio sarà indicato dalla Lega e che Forza Italia sarà una parte integrante del futuro governo e che non intende fare alcun accordo con il PD.
Luigi Di Maio gli ha risposto ancora una volta che il Movimento 5 Stelle non intende allearsi con la Lega fino a che quest’utltima non abbandonerà Forza Italia e solo se Berlusconi farà “un passo di lato”. Il PD, infine, ha mantenuto ferma la sua posizione: rimarrà all’opposizione e per il momento non darà i suoi voti a nessun governo. Oggi il presidente della Repubblica incontrerà i presidenti di Camera e Senato e il presidente emerito Giorgio Napolitano. Intorno alle 12 e 30, terminati tutti gli incontri, Mattarella comunicherà le sue valutazioni sulle consultazioni e il modo con cui intende procedere per risolvere l’attuale stallo. Se non sarà raggiunto un accordo, è possibile che il paese vada ad elezioni anticipate, per le quali la data più probabile è considerata al momento il prossimo ottobre.
(Il Post ha seguito la giornata di ieri con un liveblog, che trovate qui sotto. Se arrivate da dispositivo mobile, cliccate qui)
Di Maio dice che non ha paura di andare al voto e che se ci saranno elezioni anticipate sarà colpa della Lega. Secondo Di Maio, invece, l’unica soluzione è che Berlusconi faccia “un passo di lato”, consentendo la partenza di un “governo del cambiamento”. Se invece si insiste sul “governo del centrodestra”, dice Di Maio, il Movimento 5 Stelle rifiuterà l’offerta, poiché non può governare con Forza Italia.
Di Maio dice che Berlusconi ha fatto una “battutaccia” che a lui non è piaciuta.
Di Maio dice che la coalizione del centrodestra non è una vera coalizione. Aggiunge che non comprende perché la Lega e Matteo Salvini non vogliano rompere l’unione della coalizione.
Di Maio dice che c’è una “sinergia istituzionale”: si riferisce al fatto che, insieme al centrodestra, il Movimento 5 Stelle ha eletto tutte le cariche di entrambe le camere, lasciando fuori da quasi ogni incarico il Partito Democratico.
Di Maio ricorda che ha proposto a PD e Lega un “contratto” che contenesse il programma di un governo di coalizione. Dice che al momento il compito di elaborare un programma da offrire alle due forze politiche al professor Giacinto dalla Cananea.
Di Maio dice che il Movimento 5 Stelle vuole rimanere al fianco degli attuali alleati dell’Italia, consigliandoli però di “rimanere su un percorso di pace”.
Anche Di Maio ha detto di essere preoccupato per la situazione in Siria.
È cominciata la conferenza stampa del Movimento 5 Stelle.
Il colloquio del Movimento 5 Stelle con il presidente della Repubblica è terminato dieci minuti fa. Di Maio, Toninelli e Grillo si trovano al momento in una saletta dove stanno ultimando il testo della dichiarazione che sarà letta ai giornalisti.
La delegazione del Movimento 5 Stelle uscirà tra poco e dovrà rispondere all’ultimatum che ha ricevuto da Salvini: accettare Berlusconi e trattare per un governo di coalizione insieme a lui, oppure rassegnarsi alle elezioni anticipate.
Cominciano ad arrivare le gif sulla prestazione di Berlusconi mentre Salvini leggeva il comunicato.
#SilvioConta pic.twitter.com/sfMGIuub8d
— Federico Mello (@fedemello) April 12, 2018
L'immagine plastica della nuova stagione. @matteosalvinimi parla, Berlusconi e Meloni semplici spettatori pic.twitter.com/IembhMsNrL
— Marco Castelnuovo (@chedisagio) April 12, 2018
#Quirinale: il Presidente #Mattarella incontra i Gruppi “MoVimento 5 Stelle” del #Senato della Repubblica e della #Camera dei deputati #Consultazioni2018 pic.twitter.com/ejLcTp4YSX
— Quirinale (@Quirinale) April 12, 2018
Il momento in cui Berlusconi “sposta di peso” Meloni e Salvini per potersi rivolgere da solo ai giornalisti.
Spero ora sia chiaro a chi ha votato @matteosalvinimi che @berlusconi sarà il Vs destino perché @LegaSalvini è a #cuccia All’#orizzonte si vedono @matteorenzi e #Giorgetti copulare senza protezioni anticoncezionali #Abbuffatevi pure noi vogliamo la #mafia fuori dallo #Stato pic.twitter.com/bmLBfkc5KB
— Luca Miniero (@LucaMiniero) April 12, 2018
La delegazione del Movimento 5 Stelle è arrivata al Quirinale.
Berlusconi è stato il primo a parlare all’uscita dall’incontro con Mattarella: «Abbiamo concordato un comunicato congiunto e il nostro leader Matteo Salvini ne darà lettura». Sì, Berlusconi ha proprio detto “il nostro leader Matteo Salvini”.
Ci sono molti commenti sulla prestazione di Berlusconi durante la conferenza stampa del centrodestra.
Come Eduardo. Il protagonista può cambiare ma il capo comico rimane lui #Berlusconi
— goffredo de marchis (@Gogodemarchis) April 12, 2018
Uscito dalle consultazioni, Salvini ha chiarito ai giornalisti la sua posizione. Ha detto che non intende “andare a cercare i voti in Parlamento”, cioè non è interessato a ricevere un incarico se prima non è sicuro di poter ottenere la fiducia. E ha aggiunto che non è interessato ai voti del PD.
Ha anche escluso che Forza Italia possa fornire al governo soltanto un “appoggio esterno”, senza avere ministri. In sostanza, sembra aver dato un ultimatum al Movimento 5 Stelle: o Luigi Di Maio rinuncia ai suoi veti contro Berlusconi e Forza Italia, oppure ci saranno elezioni anticipate.
Tra poco dovrebbe arrivare la delegazione del Movimento 5 Stelle, l’ultima ad essere ricevuta oggi.
Dal comunicato letto da Salvini non è chiarissimo che cosa il centrodestra abbia detto al presidente della Repubblica. Salvini ha ripetuto che il centrodestra rimarrà unito e che non ci sono state le “aperture” alle richieste del Movimento 5 Stelle di cui si parlava questa mattina.
Salvini ha anche detto con chiarezza che il futuro presidente del Consiglio sarà indicato dalla Lega, ma non è chiaro se è una posizione politica o se hanno già chiesto al presidente della Repubblica di affidargli l’incarico di formare il governo (era un’altra delle ipotesi che circolavano in questi giorni).
Dopo la fine del discorso di Salvini, Berlusconi ha concluso con un’ultima battuta a sorpresa: «Mi raccomando: fate i bravi e sappiate riconoscere chi è un vero democratico e chi non conosce nemmeno l’abc della democrazia».
Salvini dice che si aspetta “responsabilità” dal Movimento 5 Stelle e che il centrodestra non accetterà “ritardi” nella formazione della maggioranza.
Salvini dice che il governo deve essere fondato sui temi importanti e non sui “veti, personalismi e tatticismi”. La responsabilità del governo, dice Salvini, il centrodestra la raccoglierà unitariamente. La personalità a guida del governo, dice, sarà indicata dalla Lega.
Sulla Siria, Salvini ha detto che la coalizione è fermamente contraria a “qualsiasi azione unilaterale”.
Berlusconi ha detto che la coalizione ha preparato un comunicato e ha passato la parola a Salvini, sistemandosi in silenzio al suo fianco.
Sta parlando la delegazione del centrodestra.
Somiglianze sospette tra la foto della consultazione del centrodestra oggi e quella di Forza Italia lo scorso 5 aprile.
Dove si scopre che Forza Italia sta continuando a portare un cartonato di Berlusconi alle consultazioni con Mattarella, sperando che nessuno se ne accorga pic.twitter.com/gxXrWGO3rq
— Stefano Vizio (@stefanovizio) April 12, 2018
Non c’erano mai stati così tanti delegati da Mattarella.
#Quirinale: il Presidente #Mattarella incontra i Gruppi “Lega-Salvini Premier”, “Forza Italia-Berlusconi Presidente” e “Fratelli d’Italia”, del #Senato della Repubblica e della #Camera dei deputati #Consultazioni2018 pic.twitter.com/glo6GvHINJ
— Quirinale (@Quirinale) April 12, 2018
I leader del centrodestra sono arrivati al Quirinale. Ci sono tutti: Matteo Salvini con i suoi due capigruppo, Giancarlo Giorgetti e Gian Marco Centinaio, Silvio Berlusconi con le capigruppo Mariastella Gelmini e Anna Maria Bernini, Giorgia Meloni con i capigruppo Stefano Bertacco e Fabio Rampelli. Secondo le indiscrezioni, al termine del colloquio parlerà solo Matteo Salvini.
Se alla vetrata, dopo il colloquio con Mattarella, parlerà – come pare sia stato deciso – solo Salvini, il messaggio politico su chi sia il capo del centrodestra è chiaro
— Salvatore Merlo (@SalvatoreMerlo) April 12, 2018
Il colloquio con il centrodestra è probabilmente il più importante e il più atteso della giornata. Negli ultimi giorni sono circolate numerose ipotesi su cosa la coalizione abbia intenzione di fare.
Secondo alcuni Berlusconi sarebbe pronto a farsi da parte per permettere la nascita di un governo centrodestra-Movimento 5 Stelle.
Altri dicono che invece Salvini o un altro leader della coalizione è pronto ad accettare un incarico o un mandato esplorativo (qui spieghiamo la differenza).
Altri ancora sostengono che l’obiettivo del centrodestra è rimandare ulteriori consultazioni fino alle elezioni in Friuli Venezia Giulia, che si terranno il 29 aprile. Tra poco più di mezz’ora, quando Salvini parlerà ai giornalisti al termine del colloquio, dovremmo avere una risposta a questi interrogativi.
Pare che alla vetrata, dopo colloquio con Mattarella, parlerà solo Matteo Salvini
— Salvatore Merlo (@SalvatoreMerlo) April 12, 2018
Cosa c'entrano le elezioni regionali del 22 e 29 aprile con le consultazioni di oggi? https://t.co/DPd63GJjOG pic.twitter.com/JnMEjenH9q
— Davide Maria De Luca (@DM_Deluca) April 12, 2018
Il PD ha terminato la conferenza stampa senza accettare domande dai giornalisti. Tra poco dovrebbe arrivare la delegazione del centrodestra, composta tra gli altri dai tre leader della coalizione: Salvini, Berlusconi e Meloni.
Martina: «Continueremo come minoranza parlamentare».
Martina ha anche detto che il PD considera inaccettabile un rinvio della formazione del governo a dopo le elezioni di Molise e Friuli Venezia Giulia, il 22 e il 29 aprile, un’intenzione da molti attribuita a Lega e Movimento 5 Stelle.
Martina dice che nonostante le difficoltà di accordarsi sul governo, Lega e Movimento 5 Stelle si sono spartiti tutte le posizioni di potere all’interno del Parlamento, escludendo completamente il PD.
Martina chiede alle forze che hanno vinto le elezioni del 4 marzo «la smettano con questo tira e molla». Il paese, dice Martina, «ha bisogno di scelte chiare, chi ha vinto deve dire chiaramente cosa intende fare». Si riferisce alle difficoltà di Movimento 5 Stelle e centrodestra di raggiungere un accordo.
Il segretario Maurizio Martina ha detto ai giornalisti che il PD è preoccupato per la crisi siriana e che il PD si opporrà a chiunque voglia cambiare il quadro delle alleanze storiche italiane, cioè accanto all’Unione Europea e alla NATO.
È iniziata la conferenza stampa del PD.
A proposito, lo sapete perché si dice “andare sull’Aventino”?
Dal PD non ci si aspettano grandi dichiarazioni al termine delle consultazioni. Probabilmente saranno ripetuti i concetti già espressi una settimana fa e cioè che il PD rimane all’opposizione, ma che non intende “stare sull’Aventino” e che quindi potrebbe in futuro collaborare con il presidente della Repubblica nella formazione di un governo se questo si rivelasse necessario.
#Quirinale: il Presidente #Mattarella incontra i Gruppi “Partito Democratico” del #Senato della Repubblica e della #Camera dei deputati #Consultazioni2018 pic.twitter.com/1W5ZeNyypO
— Quirinale (@Quirinale) April 12, 2018
La delegazione del PD è arrivata al Quirinale.
I capigruppo di Camera e Senato del Movimento 5 Stelle Danilo Toninelli e Giulia Grillo hanno ripetuto ancora una volta che il Movimento non intende allearsi con Forza Italia: «Ribadiamo: mai un governo con Berlusconi e Fi. Forza Italia potrebbe risolvere impasse facendosi di lato e consentendo così un governo M5S-Lega».
• Sono ricominciate le consultazioni e, come la scorsa settimana, quasi tutti gli osservatori si aspettano che terminino con un nulla di fatto.
• Mattarella ha incontrato i gruppi più piccoli questa mattina. Tra poco riceverà PD, poi centrodestra e infine Movimento 5 Stelle.
• Domani incontrerà i presidenti di Camera e Senato e il presidente emerito della Repubblica Giorgio Napolitano.
• C’è molta incertezza su cosa dirà il centrodestra al presidente della Repubblica
• Secondo alcuni, Salvini chiederà di rimandare le prossime consultazioni a dopo le elezioni regionali del 22 e 29 aprile, perché spererebbe che un cattivo risultato del Movimento 5 Stelle e uno buono per il centrodestra contribuiscano a rendere più facile un accordo vantaggioso tra le due forze politiche.
• Secondo altri invece centrodestra e Movimento 5 Stelle sono a un passo dall’accordo i cui sviluppi potrebbero essere annunciati già oggi.
• Il Movimento 5 Stelle nel frattempo ha chiesto nuovamente che la Lega spinga Berlusconi a ritirarsi e ha annunciato che assegnerà a un “comitato scientifico” il compito di scrivere due ipotesi di programma di governo da proporre a Lega e PD.
Manca ancora più di mezz’ora all’arrivo della prima delegazione oggi pomeriggio (sarà quella del PD alle 16 e 30). Nel frattempo la diretta video dal Quirinale è ricominciata.
Se siete degli appassionati, vi segnaliamo che tra mezz’ora comincia una diretta del TG La7 condotto da Enrico Mentana.
Dalle 16.20 Enrico #Mentana conduce lo Speciale @TgLa7 sulle consultazioni al Quirinale #MaratonaMentana pic.twitter.com/Ux0DvMXmuB
— Tg La7 (@TgLa7) April 12, 2018
Ma secondo Claudio Cerasa, in realtà l’accordo centrodestra-Movimento 5 Stelle è ancora in pista.
FI: "Parteciperemo a un governo solo se ci sarà una dichiarazione chiara di riconoscimento di pari dignità di tutto il centrodestra da parte del 5 stelle". Che è una cosa diversa dal dire: "Voteremo contro un governo in cui il 5 stelle si accorderà solo con un pezzo del cdx".
— Claudio Cerasa (@claudiocerasa) April 12, 2018
22 marzo: Forza Italia ai 5 Stelle: riconoscete il ruolo di Berlusconi, altrimenti niente accordo sulle presidenze
24 marzo: accordo sul Senato senza riconoscimento a Berlusconi— Claudio Cerasa (@claudiocerasa) April 12, 2018
Ecco la dichiarazione completa di Maria Stella Gelmini, capogruppo di Forza Italia alla Camera, che all’ora di pranzo ha partecipato a una riunione del centrodestra con Silvio Berlusconi e Matteo Salvini:
«La trattativa sulla formazione di un nuovo governo e sulla condivisione di un programma centrodestra-5 stelle puo’ iniziare solo a patto che ci sia una dichiarazione esplicita e formale da parte del Movimento circa una partecipazione di tutto il centrodestra alle trattative a partire da Forza Italia e da Silvio Berlusconi».
Per tutta questa mattina si erano rincorse voci sul fatto che Berlusconi fosse pronto a fare un “passo indietro”, come chiedeva Luigi Di Maio, e che il Movimento 5 Stelle, in cambio, sarebbe stato disposto a raggiungere un qualche tipo di accordo politico con il centrodestra. Qualcosa però sembra essere andato storto in questa trattativa (o forse le cose non erano così semplici).
++ Gelmini, accordo solo se M5s riconosce Berlusconi ++
Serve dichiarazione formale, altrimenti nessun dialogo— Marco Di Fonzo (@marcodifonzo) April 12, 2018
Il Consiglio dei ministri del governo Gentiloni è stato convocato per stasera alle 18. Il ministro dello Sviluppo Carlo Calenda ha spiegato che «Abbiamo un Consiglio dei ministri convocato d’urgenza oggi pomeriggio: ci sono questioni da risolvere in questi ultimi giorni e ci sono provvedimenti che vanno varati velocemente».
“Incarico”, “pre-incarico”, “mandato esplorativo”: negli ultimi giorni avrete sicuramente sentito spesso questi termini. Cerchiamo di fare un po’ di chiarezza su cosa significano, ricordando però che si tratta di termini gergali che non trovano riscontro in documenti ufficiali, regolamenti o leggi e che quindi le esatte definizioni possono cambiare.
Incarico: quando il presidente della Repubblica decide di affidare a un leader il compito di formare un governo si dice che gli affida un “incarico”. Chi ha ricevuto l’incarico presenta la lista dei suoi ministri, giura di fronte al presidente della Repubblica e da quel momento è in tutto e per tutto il presidente del Consiglio e capo del governo. Il suo governo deve però ricevere la fiducia delle camere per operare con pieni poteri. Se non ci riesce rimane comunque in carica, anche se può occuparsi soltanto della normale amministrazione e del disbrigo degli affari correnti (due termini ambigui il cui esatto significato non è mai stato fissato con precisione).
Pre-incarico: a volte un leader politico che non è certo di avere i numeri necessari a ottenere una maggioranza può chiedere al presidente della Repubblica di affidargli non un vero e proprio incarico, che lo costringerebbe a presentare un governo, a giurare e a chiedere la fiducia alle camere. Può invece chiedere un “pre-incarico”. Cioè in sostanza chiede al presidente di poter svolgere delle sue personali consultazioni con le altre forze politiche per accertarsi di avere una maggioranza. Terminate le consultazioni, può chiedere al presidente di confermargli l’incarico oppure rinunciare. Questa seconda scelta fu quella fatta da Bersani nel 2013, quando non riuscì a raggiungere un accordo con il Movimento 5 Stelle.
Mandato esplorativo: è sostanzialmente un sinonimo di “pre-incarico” e significa che il presidente della Repubblica affida a un’altra figura il compito di svolgere consultazioni al suo posto per verificare l’esistenza di una maggioranza. Questo termine viene usato di solito quando il presidente della Repubblica si rivolge a un’alta carica istituzionale, come il presidente del Senato, per vedere se è possibile formare un governo più “neutrale” rispetto a quello che nascerebbe da un accordo raggiunto da un leader politico.
Non ci si aspettano grandi sorprese dal Partito Democratico: tutti i dirigenti hanno per il momento chiuso a ogni possibilità di accordo sul Movimento 5 Stelle e il partito sembra coeso su questa posizione (anche se in molti sono più aperti alla possibilità di discutere una partecipazione a un governo di ampia coalizione). Se volete farvi un’idea più precisa di quello che sta succedendo dentro il PD, potete leggere qui.
La delegazione del PD sarà composta dagli stessi dirigenti della scorsa settimana: Andrea Marcucci e Graziano Delrio, capigruppo Pd al Senato e alla Camera, il segretario Maurizio Martina e il presidente del partito Matteo Orfini.
Le consultazioni ricominceranno tra un paio d’ore.
Ore 16 e 30: Gruppo PD
Ore 17 e 30: Gruppi Lega, Forza Italia, Fratelli d’Italia
Ore 18 e 30: Gruppo Movimento 5 Stelle
Nel centrodestra sembra che siano ancora in corso discussioni su cosa fare.
Salvini andrà al vertice di centrodestra a Grazioli prima di salire a Quirinale per le consultazioni
— Marco Di Fonzo (@marcodifonzo) April 12, 2018
Intanto, si moltiplicano i retroscena su quello che accadrà questo pomeriggio.
Berlusconi e Salvini a un passo dall'accordo: Forza Italia pronta a non entrare nel governo con Lega e M5s, i parlamentari del Cav. pronti a dare un sostegno esterno (o astensione) al governo, alcuni parlamentari di FI andranno alla Lega. Modello Fi-Ncd 2013. Chissà.
— Claudio Cerasa (@claudiocerasa) April 12, 2018
Quando il gruppo del centrodestra incontrerà il presidente Mattarella dovrebbero essere presenti tutti e tre i leader: Silvio Berlusconi, Matteo Salvini e Giorgia Meloni.
Secondo le agenzie, a ora di pranzo, Silvio Berlusconi incontrerà i capigruppo di Forza Italia e gli altri vertici del partito. La delegazione di Forza Italia, insieme a quella della Lega e di Fratelli d’Italia, dovrebbe incontrare il presidente della Repubblica alle 17 e 30.
• Sono ricominciate le consultazioni e, come la scorsa settimana, quasi tutti gli osservatori si aspettano che terminino con un nulla di fatto.
• Mattarella ha incontrato i gruppi più piccoli questa mattina e nel pomeriggio riceverà PD, centrodestra e Movimento 5 Stelle.
• Il centrodestra probabilmente chiederà di rimandare le prossime consultazioni a dopo le elezioni regionali del 22 e 29 aprile.
• Salvini probabilmente spera che un cattivo risultato del Movimento 5 Stelle e uno buono per il centrodestra contribuiscano a rendere più facile un accordo vantaggioso tra le due forze politiche.
• Il PD probabilmente manterrà la sua linea di ostilità a qualsiasi accordo di governo.
• Il Movimento 5 Stelle ha chiesto nuovamente che la Lega spinga Berlusconi a ritirarsi e ha annunciato che assegnerà a un “comitato scientifico” il compito di scrivere due ipotesi di programma di governo da proporre a Lega e PD.
Sono terminati gli incontri della mattina. Le consultazioni ripartiranno questo pomeriggio.
Ore 16 e 30: Gruppo PD
Ore 17 e 30: Gruppi Lega, Forza Italia, Fratelli d’Italia
Ore 18 e 30: Gruppo Movimento 5 Stelle
Grasso dice che il suo partito è pronto a “qualsiasi dialogo”, confermando la sua posizione di apertura anche nei confronti di un accordo con il Movimento 5 Stelle. Grasso ripete anche lui che non c’è bisogno di attendere le elezioni regionali per formare un governo.
Anche Grasso, come tutti fino a questo momento, esprime «preoccupazione per la situazione in Siria». Dice che secondo lui la situazione non richiede l’utilizzo di «missili o bombe».
È iniziata la conferenza stampa del Gruppo Liberi e Uguali.
Insomma, sembra che almeno alcune delle principali forze politiche siano per tirare le consultazioni per le lunghe, in modo che eventi esterni, come le elezioni regionali del 22 e 29 aprile, contribuiscano al posto loro a risolvere lo stallo. Il presidente Mattarella però potrebbe mettersi di traverso.
La Costituzione stabilisce che il presidente può affidare l’incarico a chi vuole. Se non volesse sobbarcarsi un terzo giro di consultazioni, quindi, il presidente potrebbe dare un incarico cosiddetto “esplorativo” a una figura istituzionale, come ad esempio la presidente del Senato, creando così un certo scompiglio nei piani delle varie forze politiche.
Comunque, anche se accordarsi sul governo rimane difficile, Movimento 5 Stelle e Lega sono riusciti a trovare un’intesa su molti altri punti.
A chi scopre improvvisamente che caspita, l'accordo Di Maio e Salvini è tornato a essere forte. Lega-M5s (e Fi) in un mese hanno votato insieme per
– Presidente della Camera e del Senato
– Vicepresidenti di Camera e Senato
– Questori
– Com. speciale della Camera e del Senato— Claudio Cerasa (@claudiocerasa) April 12, 2018
#Quirinale: il Presidente #Mattarella incontra il Gruppo “Liberi e Uguali” della #Camera dei deputati #Consultazioni2018 pic.twitter.com/IMUyIvCyYI
— Quirinale (@Quirinale) April 12, 2018
Intanto anche dall’altra parte dell’oceano ci sono incontri parlamentari, con esiti però un po’ diversi.
Sta per essere ricevuto da Mattarella l’ultimo gruppo previsto per questa mattina, la delegazione di Liberi e Uguali al Senato.
Infine arriva Maurizio Lupi, componente di Noi con l’Italia e alleato del centrodestra. Come tutti i leader non-leghisti della coalizione, il suo intervento è tutto dedicato all’importanza di tenere unita la coalizione e quindi di evitare che la Lega vada al governo con il Movimento, lasciando per strada tutti i suoi alleati.
Anche Alessandro Fusacchia, della componente +Europa alleata del centrosinistra, dice che non potrebbe votare la fiducia a un governo Lega – Movimento 5 Stelle.
La ministra della Salute Beatrice Lorenzin, capo della componente Civica Popolare alleata del centrosinistra, dice che non c’è possibilità di appoggio per un governo Lega – Movimento 5 Stelle, anche se la crisi siriana impone rapidamente la formazione di un governo.
È iniziata la conferenza stampa del Gruppo misto alla Camera.
A proposito di questi veti, però, tutti i giornali oggi parlano di “passi avanti” nella trattativa tra Movimento 5 Stelle e Lega. A quanto pare, Di Maio avrebbe attenuato la sua ostilità a Forza Italia, aprendo alla possibilità che se Berlusconi si facesse da parte, potrebbe essere disposto ad accettare l’entrata del partito all’interno di una maggioranza.
Ieri sera, durante il programma Porta a Porta, Di Maio ha detto: «Ci sono dei passi in avanti che però voglio illustrare domani al presidente della Repubblica, non qui. Mattarella ha tutto il diritto di chiederci una soluzione il prima possibile e noi faremo tutto il possibile». A questo proposito bisogna ricordare che però, nelle ultime settimane, di passi avanti e poi indietro e poi di nuovo avanti ce ne sono stati dozzine.
Ricordiamo rapidamente qual è la situazione di veti incrociati che sta bloccando la formazione del governo:
• Il Movimento 5 Stelle dice che è disposto a governare con il PD o con la Lega, ma non vuole assolutamente allearsi anche con Forza Italia e in particolare con Berlusconi.
• La Lega non vuole assolutamente accordarsi con il PD, ma è disponibile a governare con il Movimento 5 Stelle. Non vuole però rompere l’alleanza di centrodestra, separandosi da Berlusconi.
• Il PD, anche se con accenti diversi, non è disposto a governare da solo con il Movimento 5 Stelle.
L’idea di Salvini di tirare per le lunghe le consultazioni fino alle elezioni del 22 e 29 aprile per potere trattare da un punto di forza con Di Maio non piace proprio a tutti.
La grande fesseria di queste consultazioni è che sia doveroso aspettare il voto di Molise e Friuli (!) prima di decidere che governo dare all'Italia. Le cose sono più semplici: Salvini e Di Maio riescono a farlo il governo o no? Se sì, sbrigatevi. Se no, non fateci perdere tempo
— Claudio Cerasa (@claudiocerasa) April 12, 2018
Intanto è arrivata da Mattarella la delegazione del Gruppo misto alla Camera, formato da 22 deputati. Tra i delegati ricevuti da Mattarella ci sono Maurizio Lupi, capo della componente “Noi con l’Italia” e alleato del centrodestra, e la ministra della Salute Beatrice Lorenzin, della componente Civica Popolare, alleata del centrosinistra. Curiosamente, Lupi e Lorenzin si trovavano fino a pochi mesi fa nello stesso partito, Alleanza Popolare di Angelino Alfano.
Il principale retroscena che circola oggi e a cui si sono riferiti anche i primi gruppi usciti dalle consultazioni è questo: Salvini, forse d’accordo con Di Maio, punterebbe a rimandare ulteriori consultazioni fino a dopo le elezioni in Molise e Friuli Venezia Giulia, che si terranno il prossimo 22 e 29 aprile.
La speranza di Salvini, infatti, è quella di stravincere in Friuli Venezia Giulia con il suo candidato Massimo Fedriga e invece assistere a un arretramento o addirittura a una sconfitta del candidato del Movimento 5 Stelle in Molise. In questo modo, scrivono tutti i principali quotidiani, Salvini spera di essere una posizione politicamente più forte, abbastanza da imporre a Di Maio le sue condizioni.
Chiedono a Bonino se ci sono “spiragli” perché il Gruppo misto possa sostenere un governo. Bonino dice che non è possibile a meno che “certe forze politiche” (cioè Lega e Movimento 5 Stelle) non cambino atteggiamento, ad esempio sulla tenuta dei conti pubblici.
Sulla questione siriana, Bonino dice che secondo il Gruppo misto l’Italia deve rimanere vicina agli alleati occidentali e decidere se, come e quando intervenire per fermare i massacri in corso in Siria.
Emma Bonino dice che chi si è dichiarato vincitore delle elezioni ha il diritto e la responsabilità di formare un governo. Le priorità del Gruppo Misto al Senato, dice Bonino, sono la tenuta dei conti pubblici italiani e il ruolo costruttivo che il nostro paese deve avere in Europa.
Il Gruppo misto al Senato è uscito ed Emma Bonino sta per parlare. Riccardo Nencini dice che il paese ha bisogno di un governo rapidamente e che non si possono aspettare le prossime elezioni regionali e locali, come alcuni sembrano chiedere.
Il Gruppo misto al Senato è stato ricevuto da Mattarella.
#Quirinale: il Presidente #Mattarella incontra il Gruppo Misto del #Senato della Repubblica #Consultazioni2018 pic.twitter.com/QkHvOT5JDh
— Quirinale (@Quirinale) April 12, 2018
A quanto pare, Mattarella parla anche di politica estera nel corso delle consultazioni.
Unterberger, uscendo da consultazioni al Quirinale: ovvio Mattarella sia preoccupato per escalation sulla Siria e linea forze politiche
— Marco Di Fonzo (@marcodifonzo) April 12, 2018
Lo scenario più probabile al termine delle consultazioni è quello di un altro nulla di fatto. Anche se ieri Lega e Movimento 5 Stelle sembrano essere tornati ad avvicinarsi, sembra che la situazione sia al momento ancora troppo incerta per permettere un accordo oggi. Le distanze tra Movimento e PD sembrano ancora più grandi.
Ieri era sembrato per qualche ora che il centrodestra volesse tentare di forzare la mano e chiedere al presidente della Repubblica di affidargli un incarico, esplorativo oppure pieno, e cercare di ottenere i voti in Parlamento. Oggi però Salvini ha smentito questa ipotesi: «Non c’è la maggioranza alla Camera e al Senato. Tra dieci, quindici giorni, magari è diverso, oggi però non chiederei un incarico per non concludere nulla».
Il Gruppo misto al Senato, di cui fa parte tra gli altri anche Emma Bonino, è arrivato al Quirinale.
Il gruppo Per le autonomie a colloquio con il presidente Mattarella.
#Quirinale: il Presidente #Mattarella incontra il Gruppo “Per le Autonomie (SVP-PATT, UV)” del #Senato della Repubblica #Consultazioni2018 pic.twitter.com/cFvSPBTXXx
— Quirinale (@Quirinale) April 12, 2018
La presidente del gruppo Unterberger ha detto che il gruppo Per le autonomie è disposto a dialogare con qualsiasi forza politica per formare una maggioranza, purché il governo prenda a cuore i temi dell’Unione Europea. Rispondendo a una domanda, Unterberger ha detto che non crede che il suo gruppo potrebbe dare la fiducia a un governo Lega-Movimento 5 Stelle, ma che potrebbe collaborare su temi specifici.
Sta parlando la presidente del gruppo Per le autonomie.
Nel frattempo il gruppo Per le autonomie è stato ricevuto dal presidente Mattarella nello Studio alla Vetrata.
Gli altri incontri della giornata:
Ore 10 e 30: Gruppo misto Senato
Ore 11: Gruppo misto Camera
Ore 11 e 30: Gruppo Liberi e Uguali Camera
Ore 16 e 30: Gruppo PD
Ore 17 e 30: Gruppi Lega, Forza Italia, Fratelli d’Italia
Ore 18 e 30: Gruppo Movimento 5 Stelle
Solitamente, il gruppo per le autonomie sostiene il centrosinistra e rappresenta gli interessi delle regioni autonome Trentino-Alto Adige e Valle d’Aosta.
Ad essere ricevuta per prima sarà la delegazione del gruppo Per le autonomie, che è formato solo al Senato ed è composto da nove membri tra cui il presidente emerito Giorgio Napolitano e la senatrice a vita Elena Cattaneo. Il gruppo è presieduto dalla senatrice Juliane Unterberger.
Si ricomincia! Il presidente Mattarella è appena entrato nello Studio alla Vetrata del Quirinale e tra poco riceverà la prima delegazione di oggi.
• Anche il secondo giro di consultazioni non è riuscito a produrre una maggioranza.
• Il segretario della Lega Matteo Salvini ha detto che la coalizione di centrodestra rimarrà unita, che il presidente del Consiglio sarà indicato dalla Lega e che Forza Italia sarà una parte integrante del futuro governo. Ha detto anche che non intende fare alcun accordo con il PD.
• Di Maio ha risposto che il Movimento 5 Stelle non intende allearsi con Forza Italia e che accetterà di fare un governo con la Lega solo se Berlusconi farà “un passo di lato”.
• Il PD ha mantenuto ferma la sua posizione: rimarrà all’opposizione e per il momento non darà i suoi voti a nessun governo.
• Domani il presidente della Repubblica incontrerà i presidenti di Camera e Senato e il presidente emerito Giorgio Napolitano. Poi comunicherà le sue valutazioni sulle consultazioni e il modo con cui intende procedere.