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  • Mercoledì 7 febbraio 2018

19 cose memorabili della carriera di Pippo Baudo

Che questa sera tornerà da ospite al Festival di Sanremo, dopo averlo condotto 13 volte

Pippo Baudo, il 15 novembre 2017 (ANSA/ MASSIMO PERCOSSI)
Pippo Baudo, il 15 novembre 2017 (ANSA/ MASSIMO PERCOSSI)

Pippo Baudo stasera sarà al Festival di Sanremo, come ospite, dopo averlo presentato per tredici volte: il suo è un record, Mike Bongiorno si è fermato a undici. La sua carriera è lunga e sia i suoi successi che i momenti per cui viene ricordato sono tantissimi: abbiamo messo insieme una lista di 19 cose memorabili per alcuni, e forse ignote ai più giovani, e altre cose importanti della sua carriera.

Pippo Baudo ha 81 anni: è nato il 7 giugno 1936 a Militello in Val di Catania e gli furono dati tre nomi, Giuseppe Raimondo Vittorio. Si faceva chiamare solo Pippo già quando nel 1959 andò per la prima volta in tv, come pianista di un gruppo musicale – l’Orchestra Moonlight – che partecipò a La conchiglia d’oro, un programma condotto da Enzo Tortora. Baudo è uno dei pochi per cui la frase «ha fatto la storia della televisione italiana» si può dire vera, ed è uno dei due a cui si pensa quando si dice «conduttore televisivo», insieme a Mike Bongiorno. Ha condotto decine di programmi, se ne è andato due volte dalla RAI ma è tornato in entrambi i casi, ha presentato 13 Festival di Sanremo, ha condotto programmi famosissimi – Fantastico, Domenica in, Luna Park – ed è la seconda persona per longevità in RAI dopo Piero Angela. Oltre che la storia della televisione italiana, Baudo è anche stato protagonista di tante storie di televisione.

Da Sergio Endrigo a Lola Ponce
Il primo Festival di Sanremo lo condusse nel 1968 insieme a Luisa Rivelli, attrice e giornalista. Era la 18esima edizione del Festival e la vinse “Canzone per te”, cantata da Sergio Endrigo e dal brasiliano Roberto Carlos. Baudo ha condotto 13 Festival e in alcune occasioni ne è anche stato direttore artistico. Condusse tutte le edizioni dal 1992 al 1996; il suo ultimo Festival è stato quello del 2008, che condusse insieme a Piero Chiambretti e alle attrici Bianca Guaccero e Andrea Osvárt. Vinse “Colpo di fulmine”, cantata da Giò Di Tonno e Lola Ponce.

Il primo talent show
Il primo programma condotto da Baudo andò in onda il 6 febbraio 1966. Era la puntata pilota – cioè quella di prova – di Settevoci, un quiz musicale a cui partecipavano tra gli altri anche cantanti debuttanti (motivo per cui se ne parla come del primo talent show). La puntata pilota andò in onda per tappare un buco di programmazione dovuto a un problema tecnico con la riproduzione di un episodio del telefilm americano Le avventure di Rin Tin Tin. Settevoci – su cui la RAI aveva molti dubbi, prima dell’improvvisa messa in onda – andò in onda fino al 1970 e fu uno dei primi programmi a usare “l’applausometro”.

Tolse la tromba a Louis Armstrong
Durante il suo primo Festival di Sanremo, a cui Armstrong partecipò da concorrente. Baudo spiegò di averlo fatto perché, da regolamento, nessun cantante poteva fare due canzoni.

Fu un acerrimo amico di Bongiorno
Al funerale di Mike Bongiorno parlò dopo Fiorello, che lo invitò a parlare di lui, definendolo «il suo più acerrimo amico». Baudo iniziò dicendo: «Caro Mike, l’idea che tu non ci sia più non riesce a convincermi perché la mia vita l’ho indirizzata guardandoti, vedendoti, spiandoti, imitandoti. Quando ero un dilettante e come tale sono arrivato in televisione una delle prime persone che ho conosciuto sei stata tu. Sei stato subito carino».

Si prese una torta in faccia
Nel 1990, durante il programma Gran Premio, Baudo stava cantando “Tre somari e tre briganti” insieme a Renato Zero e Franco Franchi, quando Mascia, una ragazza eliminata dal programma, gli lanciò una torta in faccia.

Con gli altri due
Nel 1971, durante il varietà Teatro 10, l’attore e presentatore Alberto Lupo sottopose Baudo, Corrado (un altro famosissimo presentatore, morto nel 1999) e Bongiorno a una specie di gioco in cui mimarono alcune scenette e fecero uno sketch piuttosto famoso: finisce con Corrado che toglie gli occhiali a Bongiorno, che subito dopo riceve uno schiaffetto da Baudo.

Il varietà del sabato sera, con Tina Turner
Uno dei più famosi programmi di Baudo è Luna Park. Andò in onda in vari periodi e in anni diversi. La sua prima edizione fu nel 1979, quando Baudo lo condusse con Tina Turner e con la soubrette Heather Parisi, al suo debutto nella tv italiana. Luna Park è considerato il primo varietà del sabato sera: era un insieme di sketch, canzoni, parti comiche e balletti e si chiama così perché la scenografia richiamava quella di un parco divertimenti.

Il primo passaggio alla concorrenza
Nell’autunno del 1987 passò per la prima volta a Fininvest. Pare che Baudo decise dopo che Enrico Manca, al tempo presidente della RAI, lo definì «nazional popolare», aggiungendo: «non lo si prenda come un complimento». Firmò un contratto d’esclusiva per tre anni e il suo primo programma fu Festival, un varietà di Canale 5 a cui parteciparono anche Lorella Cuccarini e Brigitte Nielsen. Andò piuttosto male, Baudo rescisse il suo contratto e tornò in Rai. Sembra che Baudo – che era anche direttore artistico – non fu ben accolto da alcuni importanti figure della Fininvest di quegli anni, tra cui Antonio Ricci e Maurizio Costanzo.

Baudo, Carrà e Berlusconi, negli anni Ottanta (D.Malatesta / FARABOLAFOTO)

Gli proposero di entrare in politica
Quando Baudo era molto famoso un sondaggio disse che era persino più popolare di Sandro Pertini, popolarissimo presidente della Repubblica dal 1978 al 1985. Baudo spiegò che Pertini lo invitò quindi al Quirinale per assistere con lui a un concerto. Pertini durante quel concerto si rivolse a Baudo chiamandolo «collega». Intervistato da Repubblica disse: «Io sono nato democristiano. Quando venni al mondo papà mi disse: sei figlio di Giovanni e sei democristiano. Lui aveva studiato con Mario Scelba e al liceo di don Luigi Sturzo. Essere democristiani non significa appartenere a un partito. È un modo di intendere la vita. Anni fa Prodi e Rutelli mi proposero la candidatura alla presidenza della Sicilia. Rifiutai perché la politica è cosa seria e non volevo fare figuracce!».

Con Benigni
Baudo è uno dei personaggi a cui è capitato più spesso di ospitare Roberto Benigni nelle sue trasmissioni: in uno dei loro primi incontri televisivi, si scambiarono i pantaloni in diretta su RaiDue; durante il Festival di Sanremo del 2002 Benigni inseguì Baudo per potergli toccare i genitali. Cosa che provocò un’interrogazione parlamentare.

È stato una iena
L’8 marzo 2012, su Italia 1, insieme a Ilary Blasi e Enrico Brignano, per sostituire Alessandro Gassmann.

Pippo Baudo con Ilary Blasi ed Enrico Brignano

Li ha inventati lui
Baudo è famoso per la frase «L’ho inventato io», usata per parlare di importanti personalità dello spettacolo da lui scoperte o lanciate. Non è ben chiaro quando la disse per la prima volta. Tra quelli diventati famosi anche grazie ai suoi programmi o Festival ci sono Beppe Grillo, Heather Parisi, Lorella Cuccarini, Eros Ramazzotti, Laura Pausini, Andrea Bocelli e Giorgia.

Baudo e Grillo, nel 1984 (ANSA/OLDPIX)

Ha litigato con Salvini
Nel marzo 2015 fu ospite di Ballarò ed ebbe un dibattito piuttosto intenso con Matteo Salvini, leader della Lega Nord. I due si misero a discutere di immigrazione. Baudo disse: «Salvini parla bene, ma non mi convince. Lui è stato in Sicilia, a Mineo, dove ci sono i centri di accoglienza e ha organizzato una Lega del Sud quando la sua Lega nasceva come antiterrona e l’ha fatto solo per guadagnare voti, poi Salvini immagina un paese bloccato nelle frontiere che non è più pensabile. Comunque noi siciliani siamo abituati ad essere invasi». Salvini provocò Baudo dicendogli di entrare in politica, anziché parlare. Baudo disse: «Ma io faccio un altro mestiere, è lei che fa il politico. Io faccio altro, sono un cittadino e voglio continuare a commentare quello che fa Salvini».

Salvò un uomo dal suicidio?
Durante il Festival di Sanremo del 1995 un uomo si affacciò dalla galleria e minacciò di suicidarsi. Baudo salì, gli parlò e lo convinse a non farlo. Qualcuno disse che era una finta, qualcosa di improvvisato per fare audience. Baudo ha sempre negato.

Con Fiorello
Baudo è stato protagonista di alcuni famosi momenti anche con Fiorello, ad esempio questo del 2008 che è una citazione di quell’altro momento tra Baudo e Roberto Benigni.

«Può essere utilizzato per programmi minori»
C’è un documento interno alla RAI che, nell’aprile 1960 lo descrisse così: «Baudo Giuseppe di anni 24. Fantasista. Buona presenza. Buon video. Discreto nel canto. Suona discretamente il pianoforte. N.B.: può essere utilizzato per programmi minori».

I socialisti e l’Ayatollah Khomeini
Tra il 1986 e il 1987 Baudo condusse Fantastico 7, uno di quei programmi abbinati alla Lotteria Italia. Il programma ebbe ottimi ascolti e fece molto parlare per due cose: uno sketch del Trio composto da Massimo Lopez, Tullio Solenghi e Anna Marchesini prese in giro l’Ayatollah Khomeini e pare che l’Iran non la prese bene; una famosa e controversa battuta di Beppe Grillo sui socialisti in Cina.

È diventato un aggettivo
La Treccani scrive che “baudiano” significa: «Di Pippo Baudo, proprio del suo stile e della sua maniera di condurre spettacoli televisivi».

Scrisse questa canzone
Si intitola “Donna Rosa”: uscì nel 1969, cantata da Nino Ferrer. In questo video però è Baudo a cantarla: