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  • Lunedì 11 settembre 2017

Come esce il Milan dalla sconfitta contro la Lazio

Il netto 4-1 di ieri dice che Montella avrà parecchio da lavorare se vuole portare la sua squadra tra le prime quattro del campionato

Il portiere del Milan Gianluigi Donnarumma dopo il quarto gol segnato dalla Lazio (VINCENZO PINTO/AFP/Getty Images)
Il portiere del Milan Gianluigi Donnarumma dopo il quarto gol segnato dalla Lazio (VINCENZO PINTO/AFP/Getty Images)

Lazio-Milan, giocata domenica pomeriggio, è stata la partita che molti si aspettavano. Una squadra, la Lazio, ha una delle formazioni titolari più solide e ben organizzate che si possano trovare in Serie A, gioca bene e vince da più di un anno e durante l’estate ha mantenuto più o meno la stessa rosa; l’altra, il Milan, è una squadra molto promettente ma è completamente nuova ed è arrivata alla terza giornata di campionato con pochi mesi di lavoro alle spalle e con molti giocatori che giocano insieme da poco tempo. La Lazio di Simone Inzaghi ha vinto nettamente per 4-1, controllando la partita per quasi tutta la sua durata, dimostrandosi capace ancora una volta di gestire con naturalezza anche le partite più difficili. Il Milan, invece, è andato in difficoltà sin dai primi minuti di gioco e l’evidente inferiorità nei confronti della Lazio ha poi accentuato i difetti della squadra: il rigore con cui la Lazio è andata in vantaggio, per esempio, è stato provocato da Franck Kessie, uno dei giocatori più in forma che il Milan abbia avuto fin qui e che domenica ha giocato ben al di sotto delle proprie potenzialità.

In estate la dirigenza del Milan ha fatto tutto quello che ha potuto per alzare nel minor tempo possibile il livello della squadra. Sia per la portata degli investimenti fatti sia per la qualità dei giocatori acquistati, il Milan è stato quindi inserito fra le prime quattro, cinque squadre del campionato, ma dopo la netta sconfitta in casa della Lazio — e a meno di sorprese — la squadra non sembra ancora pronta per giocarsi le prime posizioni della classifica: un suo obiettivo più realistico ora sembra il quarto posto, dove peraltro non è tra le favorite (ci sono l’Inter – che ha iniziato molto bene il campionato – e proprio la Lazio, che però potrebbe rallentare l’andamento con l’inizio dell’Europa League).

Al termine della partita di domenica, Vincenzo Montella ha parlato soprattutto del tempo di cui la sua squadra avrà bisogno per migliorare e che non c’è stato nelle ultime settimane, complici le partite delle Nazionali che hanno privato la rosa dei suoi elementi più importanti in un momento buono soprattutto per lavorare sull’affiatamento e sulla familiarità con tattiche e moduli. I problemi della difesa visti contro la Lazio ne sono un esempio. L’idea di Montella è quella di giocare con la difesa a tre, una soluzione che però richiede molto tempo per essere imparata dai difensori e quindi diventare efficace: intanto quindi il Milan sta giocando con quattro difensori, un modulo che però non si adatta benissimo ai giocatori presenti in rosa. Persino Leonardo Bonucci, che rimane sempre uno dei migliori difensori al mondo, ieri è stato in difficoltà come non capitava da tempo.

Il calendario potrebbe dare una mano al Milan, che nelle prossime tre settimane dovrà giocare contro Udinese, Spal e Sampdoria, tre squadre alla sua portata che potrebbero dare la possibilità a Montella di provare cose nuove e rodare la squadra evitando figuracce come quella di ieri. A complicare le cose potrebbe però esserci la prima partita di Europa League, che il Milan giocherà giovedì a Vienna contro Austria Wien.