Le foto di giovedì a Venezia

C'erano un po' di italiani da fotografare, a partire da Claudio Santamaria e Valeria Golino, a presentare rispettivamente "Brutti e cattivi" e "Il colore nascosto delle cose"

Gli attori Salim Kechiouche e Lou Luttiau alla prima di Mektoub, My Love: Canto Uno - 7 settembre 2017
(Vittorio Zunino Celotto/Getty Images)
Gli attori Salim Kechiouche e Lou Luttiau alla prima di Mektoub, My Love: Canto Uno - 7 settembre 2017 (Vittorio Zunino Celotto/Getty Images)

Sono più che altro attori italiani, quelli fotografati oggi a Venezia: sono arrivati Claudio Santamaria e tutto il cast di Brutti e cattivi. È un film fuori concorso diretto da Cosimo Gomez che racconta la storia di quattro personaggi che senza avere alcuna esperienza decidono di fare una rapina: il gruppo è composto dal Papero, un uomo senza gambe interpretato da Santamaria, e da sua moglie Ballerina, molto bella e senza entrambe le braccia, ai quali si aggiungono un tossicodipendente di nome Merda e Plissé, un nano rapper. Un altro film italiano fuori concorso è Il colore nascosto delle cose, con Valeria Golino e Adriano Giannini: lei interpreta una osteopata cieca da quando aveva sedici anni che si è appena separata dal marito; lui un pubblicitario molto innamorato del suo lavoro, ma disinteressato a tutto il resto.

Sono invece in gara Jia nian hua (Gli angeli vestono di bianco) della regista cinese Vivian Qu e Mektoub, my love: canto uno, tratto dal libro La blessure la vraie di François Bégaudeau e diretto dal regista tunisino Abdellatif Kechiche. Le protagoniste del primo film sono due giovani studentesse che vengono aggredite in un motel da un uomo: vede tutto un’altra ragazza che quella notte lavorava nella reception, ma che per paura di perdere il posto non dice nulla. Mektoub, my love: canto uno è invece un racconto di formazione: il protagonista è Amin, trasferitosi a Parigi per diventare sceneggiatore e tornato al mare nella casa dei genitori nel sud della Francia per passare l’estate. Lì rimane particolarmente colpito dal fascino delle ragazze del posto che osserva e fotografa cercando di elaborare una sua poetica che andrà poi a inserire nelle sue sceneggiature.