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  • Sabato 12 agosto 2017

Uhuru Kenyatta ha vinto in Kenya

Il presidente uscente è stato confermato con le solite accuse di brogli del principale avversario: negli scontri dopo le manifestazioni di protesta contro il risultato almeno 20 persone sono morte

L'attuale e nuovo presidente del Kenya Uhuru Kenyatta durante un discorso dopo l'annuncio della sua vittoria alle elezioni dell'8 agosto, a Nairobi, l'11 agosto 2017 (AP Photo/ Sayyid Abdul Azim)
L'attuale e nuovo presidente del Kenya Uhuru Kenyatta durante un discorso dopo l'annuncio della sua vittoria alle elezioni dell'8 agosto, a Nairobi, l'11 agosto 2017 (AP Photo/ Sayyid Abdul Azim)

Uhuru Kenyatta, presidente uscente del Kenya, ha vinto le elezioni presidenziali dell’8 agosto con il 54,27 per cento dei voti ed è quindi stato riconfermato per un secondo mandato di cinque anni. Dato che Kenyatta, che peraltro è il figlio del primo presidente del Kenya Jomo Kenyatta, ha preso più del 50 per cento dei voti e almeno il 25 per cento in almeno metà delle quarantasette divisioni amministrative del Kenya, non ci sarà un ballottaggio. Il principale e storico avversario di Kenyatta, Raila Odinga, ha preso il 44,74 per cento dei voti e ha accusato il governo di aver manipolato i risultati elettorali hackerando il sistema informatico usato per raccogliere i voti: per ora non ha accettato la rielezione di Kenyatta. Negli scontri che sono avvenuti oggi tra i sostenitori di Odinga, quelli di Kenyatta e la polizia molte persone sono morte: non si sa con certezza quante ma secondo BBC sono almeno 20.

Dopo l’annuncio dei risultati c’è stata una manifestazione a Nairobi organizzata dall’opposizione: alcuni manifestanti hanno appiccato degli incendi per protestare contro la vittoria di Kenyatta, e ci sono stati scontri con la polizia che ha usato gas lacrimogeno e proiettili di gomma. Due persone sono state uccise dalla polizia a Kisumu, una città dove Odinga ha molto seguito; altre cinque persone sono state ferite nella stessa città. Almeno 11 persone in più rispetto alle prime tre sono state uccise nella zona di Kimusu. A Nairobi un uomo ha detto che sua figlia, una bambina, è stata uccisa da un proiettile. All’obitorio della capitale sono arrivati i cadaveri di otto persone. Secondo la Commissione nazionale per i diritti umani del Kenya 24 persone sono state uccise dalla polizia. C’erano già stati degli scontri nei giorni scorsi e cinque persone erano morte.

Il presidente della Commissione elettorale del Kenya Wafula Chebukati ha detto che c’è stato un tentativo di attacco informatico al sistema elettorale, ma che è fallito. Secondo gli osservatori internazionali, tra cui quelli dell’Unione Africana, le elezioni sono state libere e si sono svolte in modo regolare, e Odinga è stato esortato a contestare il risultato in tribunale, se crede di avere le prove per dimostrare irregolarità. Già alle elezioni del 2013, in cui era candidato contro Kenyatta, Odinga aveva sostenuto che ci fossero stati dei brogli, ma la Corte Suprema del Kenya aveva riconosciuto Kenyatta come vincitore. Anche alle precedenti elezioni, quelle del 2007, c’erano state accuse di brogli, e successivi scontri tra gruppi etnici che causarono la morte di almeno 1.300 persone. Anche allora, Odinga era candidato a presidente: le elezioni erano state vinte da quello uscente, Mwai Kibaki, con cui poi Odinga aveva formato un governo di coalizione.

Alle elezioni dell8 agosto hanno votato più di 15 milioni di persone, pari al 78 per cento degli aventi diritto.