Cambio ai vertici di Emergency. Cecilia Strada, che ne era presidente dal 2009, è stata sfiduciata dal direttivo della Ong e sostituita da Rossella Miccio, assistente di Gino Strada e fino a ieri occupata nell’ufficio umanitario.
Il cambio al vertice della più famosa organizzazione umanitaria italiana ha rapidamente suscitato interrogativi e polemiche sui social network e non solo, anche perché non è stato spiegato dal brevissimo comunicato che l’Associazione ha mandato ai soci e ai volontari.
La decisione trova le sue ragioni principalmente in due aspetti, il principale dei quali è il grande bivio della linea politica che l’associazione deve tenere: cioè se ritornare all’impostazione originaria più “idealista” (cultura di pace, denuncia degli orrori delle guerre, distanza da qualsiasi governo e istituzione) oppure “normalizzarsi” e fare come la gran parte delle altre Ong, accettando i soldi dei governi e delle grandi imprese, come Eni e Impregilo, che sembrano interessate a utilizzare il logo di Emergency per migliorare la propria reputazione.
Su questo, negli ultimi mesi, la discussione è stata accesa. Con Cecilia Strada e quasi tutti i volontari schierati contro collaborazione con governi e corporation private; e il direttivo – costruito con i nuovi innesti a misura del fondatore e padre di Cecilia, dopo svariate epurazioni – schierato per metà dalla parte della “normalizzazione”.
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