Il Consiglio di Stato ha reintegrato al loro posto i cinque direttori di musei italiani scelti nel 2015

Ha sospeso la sentenza del Tar del Lazio e prenderà una decisione definitiva a ottobre

La presentazione dei 20 nuovi direttori di importanti musei italiani, insieme al ministro Dario Franceschini, Roma, 15 settembre 2015 
(Fabio Cimaglia / LaPresse)
La presentazione dei 20 nuovi direttori di importanti musei italiani, insieme al ministro Dario Franceschini, Roma, 15 settembre 2015 (Fabio Cimaglia / LaPresse)

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Il Consiglio di Stato ha sospeso, in misura cautelare, la sentenza del Tar del Lazio che a fine maggio aveva annullato la nomina di cinque direttori di importanti musei italiani scelti nel 2015 dal ministero dei Beni Culturali, diretto da Dario Franceschini. I direttori erano stati scelti con una procedura di selezione internazionale e sette erano stranieri: il problema, secondo il Tar, era proprio che il concorso fosse aperto a stranieri perché la legge italiana non prevederebbe, sempre secondo il Tar, di assegnare a persone non italiane incarichi così importanti. Il Consiglio di Stato ha fissato per il 26 ottobre l’udienza pubblica per stabilire la legittimità delle nomine; nel frattempo i direttori tornano in servizio.

I direttori in questione sono Paolo Giulierini del Museo Archeologico Nazionale di Napoli; Carmelo Malacrino del Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria; Eva Degli Innocenti, direttrice del Museo Archeologico Nazionale di Taranto; Martina Bagnoli, direttrice delle Gallerie Estensi di Modena; Peter Assmann del Palazzo Ducale di Mantova.