Fabrizio Corona è stato condannato a 12 mesi di carcere per sottrazione fraudolenta delle imposte
Ha esultato in aula battendo i pugni sul tavolo e dicendo «Sì! Giustizia è fatta!». Fabrizio Corona è stato condannato a un anno dal Tribunale di Milano nel processo con al centro i 2,6 milioni di euro che avrebbe sottratto al fisco nascondendoli tra il controsoffitto della collaboratrice e computata Francesca Persi e le cassette di sicurezza in Austria. È stato, invece, assolto per altri due reati, quello più grave, di intestazione fittizia dei beni e la violazione delle norme patrimoniali sulle misure di prevenzione.
L’ex agente fotografico era stato nuovamente arrestato lo scorso 10 ottobre mentre era in affidamento in prova ai servizi sociali per scontare condanne già definitive. Il collegio, presieduto da Guido Salvini, ha anche condannato a tre mesi a collaboratrice di Corona, Francesca Persi. «Corona resta in carcere perché il Tribunale di sorveglianza ha revocato il suo affidamento, ma, essendo venuto meno il mandato di cattura, le cose cambiano di molto. Fabrizio riprenderà, quindi, il suo percorso», ha spiegato l’avvocato Ivano Chiesa. «Sono felice, felicissimo – ha aggiunto il legale – continuo a ridere e sono anche un po’ distrutto, perché Fabrizio, subito dopo la lettura della sentenza, mi ha riempito di botte. Avevo detto che il giudice Salvini era un fuoriclasse e così è stato. Già sei mesi fa, ha aggiunto rivolto ai cronisti, aveva detto che non esisteva il reato di intestazione fittizia e che Fabrizio non c’entra niente con la mafia e nemmeno con la criminalità organizzata».