Nonostante il Real Madrid negli ultimi anni abbia raggiunto risultati sportivi notevoli, si continua a parlare poco del suo allenatore, il francese Zinedine Zidane. Il Real Madrid si giocherà domani sera la vittoria della Champions League con la Juventus, e se dovesse vincere Zidane diventerebbe il primo allenatore a ottenere il trofeo per due anni consecutivi. Ci sono diversi motivi che spiegano le poche chiacchiere attorno a Zidane, ha raccontato il Veggente, tra cui il fatto che abbia imposto alla propria squadra uno stile di gioco poco propositivo e per nulla innovativo. Il suo merito forse più grande è stato però quello di non avere fatto danni, e di avere lasciato molte libertà a una squadra veramente piena di fenomeni.
Zinedine Zidane, uno dei calciatori più forti e vincenti della storia, ha in pochissimo tempo ottenuto anche da allenatore successi che ancora mancano a molti allenatori più navigati di lui, che è un allenatore professionista da solo tre anni. Dopo una Champions League vinta nel 2014 da viceallenatore di Carlo Ancelotti al Real Madrid – e un successivo anno da allenatore del Castilla (la squadra B del Real Madrid) – nel 2016 Zidane ha vinto un’altra Champions League con il Real Madrid, stavolta da primo allenatore, al termine di una stagione per lui cominciata soltanto a gennaio, quando era stato chiamato per sostituire l’esonerato Rafael Benitez. Quest’anno ha vinto il titolo della Liga spagnola – un successo che mancava dalla stagione 2011-2012 – e battendo il Barcellona ha contribuito a indebolirne ulteriormente una reputazione dai tratti mitologici ma ormai alquanto illanguidita.
A causa di uno stile di gioco poco propositivo e per nulla innovativo – e forse anche a causa dell’ineliminabile stridore latente tra le sue memorabili qualità da giocatore e il suo attuale approccio, risoluto e “ordinario”, alla preparazione e gestione tattica delle partite – la carriera di Zinedine Zidane da allenatore non è finora stata accompagnata dagli apprezzamenti generalmente rivolti agli allenatori capaci di vincere così tanto in così poco tempo. Eppure, forse proprio in virtù della sua sostanziale inesperienza da allenatore e della sua riconosciuta umiltà, Zidane ha finora avuto un merito “banale” ma sconosciuto a molti suoi predecessori: non ha fatto danni a una squadra di fenomeni.
Continua a leggere sul Veggente