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  • Lunedì 29 maggio 2017

Forse c’è un video dell’attentatore di Manchester

Lo ha pubblicato in esclusiva BBC, mostra un uomo che sembra essere Salman Abedi in un negozio il giorno prima dell'attentato

L'uomo ripreso dalle telecamere a circuito chiuso di un negozio a Manchester, e che potrebbe essere Salman Abedi (BBC)
L'uomo ripreso dalle telecamere a circuito chiuso di un negozio a Manchester, e che potrebbe essere Salman Abedi (BBC)

BBC News ha pubblicato in esclusiva un video che sembra mostrare l’attentatore di Manchester, Salman Abedi, il giorno prima dell’attentato compiuto la sera del 22 maggio alla fine del concerto di Ariana Grande, all’Arena di Manchester, nel Regno Unito. Il video è stato girato da una telecamera a circuito chiuso di un negozio vicino all’appartamento nel quale Abedi aveva passato le ore prima dell’attacco: non si vede chiaramente il viso dell’uomo ripreso, coperto da un cappellino e dal cappuccio di una felpa nera, ma ci sono diversi dettagli che suggeriscono che l’uomo potrebbe essere Abedi. Confrontando il video con un’immagine di Abedi scattata prima dell’attentato e diffusa nei giorni scorsi dalla polizia, si notano diverse somiglianze: le scarpe indossate sono uguali, così come il cappellino grigio e la montatura degli occhiali. Inoltre i baffi dell’uomo della foto sembrano gli stessi dell’uomo del video.

L’uomo ripreso nel video è rimasto nel negozio per circa cinque minuti e ha comprato del tonno, delle mandorle, dei prodotti per pulire la casa e un deodorante per ambienti. La polizia di Manchester, così come aveva già fatto nei giorni scorsi, ha chiesto a chiunque avesse delle informazioni sull’uomo di riferirle alle autorità.

Abedi aveva 22 anni, era nato a Manchester da genitori libici. Era già conosciuto dall’antiterrorismo britannico prima dell’attentato, ma era considerato solo come uno degli elementi periferici dell’ambiente del radicalismo islamista del Regno Unito: non era visto quindi come una minaccia imminente alla sicurezza nazionale. Nei giorni successivi all’attentato, le autorità di Libia e Regno Unito avevano arrestato gli altri componenti maschi della famiglia Abedi. La polizia britannica aveva fermato il fratello più grande, Ismail, su cui si sta ancora indagando per confermare un suo eventuale coinvolgimento nell’attentato. Una milizia antiterrorismo libica aveva invece arrestato il fratello minore e il padre di Salman, che diverso tempo fa erano tornati a vivere a Tripoli, lasciando Manchester. Due giorni fa il Telegraph ha scritto che Hashim Abedi, il fratello minore di Salman, faceva parte di un gruppo estremista che tra le altre cose aveva progettato di fare un attentato contro Martin Kobler, il capo della missione ONU in Libia, senza però poi riuscire a portare a termine il piano.