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Per la prima volta, un tribunale francese ha condannato per maltrattamenti un macello e uno degli ex dipendenti: la struttura si trova a Vigan, nel sud del paese. L’imputato principale era un ex dipendente dello stabilimento che è stato condannato a otto mesi con pena sospesa e a 600 euro di multa. Gli è stato anche vietato di lavorare in un mattatoio per i prossimi cinque anni. Per i reati degli altri due co-imputati è intervenuta invece la prescrizione. I gestori della struttura sono stati condannati a pagare 3.500 euro di multa.
È da circa un anno che in Francia si discute di rispetto dei diritti degli animali, da quando cioè l’associazione animalista L214 ha diffuso dei video che mostrano macellazioni crudeli, violente e illegali. Diversi controlli ministeriali, in seguito, hanno accertato che situazioni del genere erano diffuse e lo scorso gennaio, l’Assemblea nazionale francese aveva approvato in prima lettura un emendamento che prevede la videosorveglianza obbligatoria nei 960 macelli del paese a partire dal gennaio del 2018. Prima di diventare legge, la nuova proposta dovrà comunque essere votata anche dal Senato.


