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  • Martedì 25 aprile 2017

Chiuderà uno dei progetti giovanili più interessanti nel mondo del calcio

Per anni Nike Academy ha aiutato giovani calciatori a trovare una squadra professionistica: smetterà di esistere a fine stagione

Tom Rogic, ex calciatore di Nike Academy, con la maglia della nazionale australiana (Getty Images)
Tom Rogic, ex calciatore di Nike Academy, con la maglia della nazionale australiana (Getty Images)

Con un post pubblicato su Facebook il 13 aprile, l’allenatore inglese Jon Goodman ha annunciato che dopo otto anni di attività chiuderà Nike Academy, l’accademia calcistica giovanile fondata da Nike nel 2009. Nike Academy è stato uno dei progetti giovanili più interessanti avviati di recente nel mondo del calcio. Ha tuttora sede nei pressi di Birmingham e dal 2009 ha reclutato decine di calciatori sotto i vent’anni e senza contratto da quattro diversi continenti, con lo scopo di aiutarli a crescere come calciatori e trovare loro una squadra professionistica in cui giocare. Nike Academy veniva usata anche per scopi promozionali e per il lancio di nuovi prodotti, e per le sue attività si appoggiava agli atleti e ai club sponsorizzati da Nike, fra cui Barcellona, Inter, Roma, Monaco e Paris Saint-Germain.


Prima dell’istituzione di Nike Academy, i centri di sviluppo di alta qualità per giovani calciatori esistevano quasi esclusivamente all’interno delle società professionistiche. Nel 2009 Nike iniziò a sviluppare il progetto di un’accademia giovanile di primo livello, con strutture all’avanguardia e preparatori e allenatori provenienti da diverse leghe professionistiche messi a disposizione di una quindicina di ragazzi sotto i vent’anni provenienti dai settori giovanili di club conosciuti ma anche da società amatoriali. La prima grande campagna di reclutamento, a cui venne dato il nome di “Nike The Chance”, iniziò nel 2010: ci si poteva iscrivere tramite internet, con un’applicazione per smartphone o partecipando ad eventi organizzati dai punti vendita Nike.

Le selezioni si sono ripetute varie volte nel corso degli anni del progetto, per rinnovare la squadra continuamente, stagione dopo stagione. Le selezioni si svolgevano nelle città di una cinquantina di paesi, dagli Stati Uniti all’Europa, Italia compresa, fino all’Australia. Venivano selezionati cento ragazzi, alcuni direttamente da allenatori, calciatori ed ex calciatori professionisti, come Pep Guardiola, Marco Materazzi, Mano Menezes, ex allenatore del Brasile, e Rio Ferdinand.

I cento ragazzi selezionati partecipavano poi a un’ulteriore selezione presso l’accademia giovanile del Barcellona, la famosa Masia de Can Planes. Qui i finalisti di “Nike The Chance” venivano impegnati in giornate di allenamenti, test e partite, e venivano seguiti da molti preparatori e valutati accuratamente. Al termine dei test, i sedici migliori giocatori del gruppo entravano a far parte della fase conclusiva di Nike Academy, che consisteva in circa un mese di allenamenti specializzati e partite organizzate contro alcune delle migliori formazioni giovanili del mondo, dal Barcellona all’Inter. In quelle partite, disputate presso i centri sportivi dei club, i calciatori di Nike Academy avevano l’opportunità di mettersi in mostra alla presenza dei migliori osservatori e preparatori giovanili, per cercare di ottenere un contratto.

Oggi decine di giovani passati per il St. George’s Park National Football Centre, il centro sportivo nei pressi di Birmingham dove Nike Academy ha la sua sede, giocano con club professionistici di tutto il mondo, dalle serie minori alle squadre dei primi cinque campionati d’Europa. Gli ultimi ad essere stati ingaggiati sono stati lo svedese Pontus Almqvist, selezionato dall’IFK Norrköping, l’australiano Emilio Martinez, andato a giocare con i Western Sydney Wanderers, squadra campione d’Asia nel 2014, e l’inglese Connor Wood, ingaggiato dal Leicester City. In Italia, in questo momento, ci sono tre giocatori usciti da Nike Academy: Lorenzo Negro, 20 anni, ingaggiato dalla Virtus Entella nel 2015 e ora al Castelfidardo in Serie D; Petar Golubović, terzino serbo acquistato dalla Roma e ora in prestito al Pisa in Serie B; e Miguel Angel Martinez, portiere spagnolo del Catania.

Il calciatore più noto che in passato è stato selezionato per Nike Academy è l’australiano di origini serbe Tom Rogic, che si allenò con l’accademia nel 2012 e ora, cinque anni dopo, gioca con il Celtic Glasgow, in Scozia. Rogic ha 24 anni e dal 2012 è nel giro dei convocati della nazionale australiana. In questa stagione ha disputato trentuno partite nel Celtic allenato da Brendan Rodgers e ha giocato anche ai gironi di Champions League, contro il Barcellona e il Manchester City. Rogic è un centrocampista che segna molto, soprattutto con tiri dalla distanza, e c’è già chi lo inserisce fra i migliori centrocampisti australiani di sempre.

Altri ex membri di Nike Academy ora giocano nella Major League Soccer, come David Accam dei Chicago Fire, e in squadre di Bundesliga tedesca, come nel caso di Fabian Senninger, ora all’Hannover, e Tim-Oliver Hiemer del Borussia Mönchengladbach. Altri ancora stanno passando dei periodi di prova in club tedeschi, inglesi e scandinavi.

Goodman, allenatore di Nike Academy da tre stagioni ma parte dello staff fin dal 2009, oltre ad aver dato per primo la notizia del termine del progetto ha scritto anche che Nike non ha ancora ufficializzato la chiusura dell’accademia, e per il momento non diffonderà altri commenti. L’applicazione “Nike Most Wanted”, tramite la quale ci si poteva iscrivere alle prime selezioni, non viene aggiornata da mesi, così come la pagina Facebook, il cui ultimo aggiornamento risale al 3 febbraio scorso.