Netflix vuole migliorare i suoi sottotitoli
E ci si può candidare online su HERMES sottoponendosi a un lungo test, se siete dei professionisti della traduzione
Netflix ha creato HERMES, una piattaforma online per testare le conoscenze linguistiche di utenti interessati a tradurre i testi dei suoi contenuti, ed è la prima volta che un importante creatore di contenuti fa una cosa di questo tipo. Netflix – i cui contenuti video sono disponibili, almeno attraverso i sottotitoli, in 20 lingue (cinque anni fa erano solo tre: inglese, spagnolo e portoghese) – ha ovviamente un grande interesse nel dare a chiunque nel mondo la possibilità di leggere i sottotitoli nella propria lingua, e ha spiegato che prima di HERMES non esistevano test fatti appositamente per valutare le competenze di candidati a lavori di questo tipo (la traduzione e la creazione di sottotitoli per film o serie tv).
Netflix, che è disponibile in oltre 130 paesi del mondo, ha spiegato che finora si affida a società terze per le traduzione, ma che ora vorrebbe cambiare le cose, uniformando tutto. Per candidarvi a tradurre dovete essere dei professionisti: ci si può registrare qui. Il test dura circa novanta minuti ed è diviso in cinque parti. La prima valuta la conoscenza dell’inglese; la seconda la capacità di traduzione dall’inglese alla lingua scelta; la terza chiede di guardare dei video, e poi dare delle risposte; la quarta riguarda aspetti tecnici della sottotitolazione; la quinta richiede di fare la traduzione completa di due video, dall’inglese alla lingua scelta.
Il test HERMES servirà a Netflix per trovare nuovi traduttori e, più in generale, per avere meglio sott’occhio il livello generale delle sue traduzioni in ogni paese. Da quest’estate tutti i testi tradotti per contenuti di Netflix dovranno quindi rispettare determinati standard, misurati attraverso il punteggio ottenuto nel test dai traduttori.