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  • Lunedì 27 marzo 2017

L’ISIS dice che potrebbe crollare una diga vicino a Raqqa

La notizia è circolata domenica, in città si è diffuso il panico, ma non è chiaro quali siano le reali condizioni della struttura

Il fiume Eufrate fotografato dalla diga di Tabqa, nel 2011. (AP Photo)
Il fiume Eufrate fotografato dalla diga di Tabqa, nel 2011. (AP Photo)

Domenica si sono diffuse paura e preoccupazione a Raqqa, in Siria, dopo che lo Stato Islamico, che controlla la città dall’inizio del 2014, ha parlato della possibilità del crollo della diga di Tabqa, che si trova a circa 40 chilometri a ovest di Raqqa. Secondo lo Stato Islamico, la diga sarebbe stata seriamente danneggiata dagli attacchi aerei della coalizione anti-ISIS che stanno fornendo appoggio alle Forze democratiche siriane, la coalizione di curdi e arabi che ha avviato una grande operazione militare di terra per riconquistare Raqqa. Il Wall Street Journal ha scritto che, saputa la notizia, centinaia di abitanti della città hanno cercato di scappare: «Le famiglie si sono ammassate nelle macchine e sulle motociclette per andarsene, causando diversi incidenti stradali». Testimonianze simili sono state raccolte anche dagli attivisti di “Raqqa Being Slaughtered Silenty”, un gruppo che opera a Raqqa e contro lo Stato Islamico, e l’Osservatorio siriano per i diritti umani, un’organizzazione filo-ribelli che ha la sua sede a Londra.

Sembra che il pericolo di un eventuale crollo non abbia preoccupato solo i civili: secondo il Wall Street Journal, molti miliziani dello Stato Islamico se ne sono andati da Raqqa portandosi via armi e altro equipaggiamento militare e si sono diretti principalmente verso la provincia di Deir Ezzor, nella Siria orientale.

Per dimostrare i danni provocati alla diga di Tabqa, lo Stato Islamico ha pubblicato delle foto che mostrano il centro di controllo della struttura visibilmente danneggiato. Liam Dalati, giornalista di BBC che si occupa di Siria da diverso tempo, ha scritto su Twitter che l’ex capo della diga di Tabqa ha confermato l’autenticità delle immagini pubblicate e ha aggiunto che ora la struttura presenta danni piuttosto gravi e potrebbe diventare un pericolo. AFP ha scritto, citando una sua fonte, che la diga potrebbe essere un pericolo nel lungo periodo, ma che finora il livello dell’acqua non si è alzato così significativamente.

Il dipartimento della Difesa statunitense considera la diga particolarmente importante non solo perché fornisce energia elettrica alla regione circostante, ma anche perché viene usata come quartier generale per l’organizzazione e la pianificazione degli attentati terroristici fuori dalla Siria. Il colonnello Joseph Scrocca, uno dei portavoce della coalizione anti-ISIS guidata dagli Stati Uniti, ha detto che le forze alleate stanno avanzando verso la città di Tabqa e che l’obiettivo è quello di prendere il controllo dell’aeroporto e della diga, di modo da completare l’isolamento di Raqqa: «Stiamo prendendo ogni precauzione per preservare l’integrità della diga. Non pensiamo che la diga sia in condizioni da essere un pericolo imminente, a meno che lo Stato Islamico non pensi di distruggerla». Scrocca ha aggiunto che, secondo quanto emerso dalle attività di sorveglianza condotte domenica dalle forze della coalizione, la diga mostra ancora una certa stabilità strutturale.