• Mondo
  • Lunedì 20 marzo 2017

Le alluvioni in Perù durano da settimane

Le foto delle gravi inondazioni che hanno coinvolto 800 città e distrutto le case di migliaia di persone

Lima, 19 marzo 2017
(ERNESTO BENAVIDES/AFP/Getty Images)
Lima, 19 marzo 2017 (ERNESTO BENAVIDES/AFP/Getty Images)

Almeno 75 persone sono morte in Perù a causa delle alluvioni che stanno interessando buona parte del paese. Le piogge copiose delle ultime settimane hanno portato a esondazioni di fiumi e a inondazioni, rendendo necessaria l’evacuazione di quartieri delle città più grandi e di interi paesi. Si stima che le città interessate siano almeno 800, nelle quali è stato dichiarato lo stato di emergenza: ci sono migliaia di sfollati e centinaia di persone hanno perso le loro abitazioni, ricoperte dal fango o distrutte dai fiumi in piena. La situazione più critica è lungo la costa settentrionale del Perù, dove le piogge sono arrivate dopo un prolungato periodo di siccità.

Le precipitazioni sono state in parte causate da un aumento fuori dalla media della temperatura dei tratti di mare lungo la costa, che ha portato alla formazione di un’area umida di bassa pressione: secondo le previsioni, continuerà a piovere ancora per diversi giorni. L’aumento della temperatura è dovuto principalmente a “El Niño”, l’insieme dei fenomeni atmosferici che si verificano nell’oceano Pacifico in media ogni cinque anni. Si stima che tra il 1997 e il 1998 El Niño abbia causato danni in giro per il mondo pari a quasi 35 miliardi di dollari, con 23mila morti riconducibili al fenomeno atmosferico.

Il governo del Perù ha detto che quasi 100mila persone hanno perso la casa in seguito alle alluvioni che si sono ripetute dall’inizio di quest’anno, e che dovrebbero continuare fino ad aprile compreso. Altre 600 mila persone circa hanno subito danni meno gravi alle loro abitazioni, ma hanno comunque bisogno dell’assistenza del governo.

La maggior parte degli sfollati sono persone povere, che non hanno le risorse per costruirsi una nuova casa. Il caldo e la forte umidità stanno inoltre rendendo complicata la gestione dell’emergenza dal punto di vista sanitario. Il rischio principale è legato alla proliferazione delle zanzare, che si riproducono velocemente soprattutto nelle acque stagnanti e con il caldo: questi insetti sono portatori sani di alcune malattie come la dengue.

Il presidente del Perù, Pablo Kuczynski, ha annunciato che stanzierà l’equivalente di circa 720 milioni di euro per i fondi di emergenza governativi. Kuczynski non è molto popolare da quando sono emersi sospetti su alcuni casi di corruzione, ma le opposizioni hanno annunciato di avere sospeso iniziative e manifestazioni contro di lui fino a quando non sarà risolta l’emergenza dovuta alle alluvioni.