IMDb ora ha una categoria per i film scritti o diretti da donne

Si chiama "F rating" e raccoglie anche film in cui le donne sono protagoniste o molto rilevanti nella trama

(Da "F rated")
(Da "F rated")

IMDb (cioè “Internet Movie Database”, uno dei più apprezzati e utilizzati siti di cinema al mondo) ha aggiunto una nuova categoria di classificazione dei film nel suo database. La categoria si chiama F rating (“classificazione F”) e servirà a raggruppare i film che sono scritti o diretti da donne, o in cui le donne sono protagoniste o realmente rilevanti nella trama. La classificazione F rating non è stata inventata da IMDb: esiste dal 2014, quando Holly Tarquini, direttrice di un festival di cinema organizzato a Bath, nel Regno Unito, decise di crearlo “per supportare le donne che lavorano nel cinema e cambiare le storie che vediamo sullo schermo. La F di F rating sta per femminismo ma è anche un riferimento al fatto che negli Stati Uniti i voti vengono dati in lettere: A è il massimo, F è il minimo (cioè “failed”). Il nome allude anche al sistema di classificazione americano dei film in base a quanto sono adatti ai minori: i film R rated sono per esempio i film per i quali chi ha meno di 17 anni deve essere accompagnato.

I principi della classificazione sono semplici: se il film è diretto da una donna prende una F, se è scritto da una donna prende un’altra F e una terza F la prende se nel film c’è un personaggio femminile complesso, che contribuisce in modo rilevante all’evoluzione della storia. Una condizione è già abbastanza per prendere il F rating; tutte e tre le cose insieme permettono di ottenere la Tripla F. Tra i film con una Tripla F ci sono Frozen, American Honey, L’ombra della paura e Bridget Jones’s Baby, e poi una serie di altri film molto meno famosi e recenti.

Un altro importante sistema di classificazione di questo tipo esiste invece da molto più tempo ed è il “test di Bechdel”, un test inventato nel 1985 dalla fumettista americana Alison Bechdel. Bechdel disegnò due amiche che scelgono di non andare al cinema perché una di loro ha deciso di guardare solamente film che rispettino tre semplici condizioni:

1. che tra i personaggi del film ci siano almeno due donne di cui si conosca il nome
2. che le due donne di cui si conosce il nome parlino almeno una volta tra di loro (e non solo con gli altri personaggi maschi)
3. che le due donne di cui si conosce il nome parlino tra di loro ma non di uomini (non del figlio di una delle due, non del marito, non del capo in ufficio e così via)

La classificazione pensata da Tarquini rende quindi le cose un po’ più semplici a livello di trama, ma si interessa anche alla scrittura e alla regia del film (cosa che il test di Bechdel non fa). Ed è l’ambito in cui ci sono i maggiori problemi: uno studio dell’Università della South California pubblicato a febbraio ha mostrato che il rapporto registi maschi/registe femmine nei 1.000 film che negli ultimi 10 anni hanno incassato di più è di 24 a 1, e che quindi le registe sono il 4 per cento del totale.

Negli ultimi tre anni alcune decine di cinema e di festival cinematografici hanno adottato la classificazione di Tarquini, ma la scelta di IMDb è la cosa più importante finora successa al F rating, anche se poco visibile. La classificazione è infatti una delle tante parole chiave attraverso cui i film di IMDb vengono divisi: altre classificazioni sono “film su una relazione tra marito e moglie”, “film tratto da un romanzo”, “film con un numero nel titolo” e cose di questo tipo. Al momento i film su IMDb con la classificazione F sono più di 20mila, e tra loro ci sono Gravity, i due Kill Bill, American Beauty, Juno, Requiem for a Dream e Lost in Translation. Tarquini ha detto: «È una gran cosa che ora si possa usare IMDb per cercare film scritti e diretti da donne», ma ha anche aggiunto che le piacerebbe che la classificazione F venisse resa più importante e visibile.