Samsung vuole spegnere gli ultimi Galaxy Note 7

Con un nuovo aggiornamento quelli venduti negli Stati Uniti non si caricheranno più, mentre quelli europei si fermeranno al 30 per cento della batteria

Un Samsung Galaxy Note 7 bruciato (Joni Gantz Barwick via AP)
Un Samsung Galaxy Note 7 bruciato (Joni Gantz Barwick via AP)

Per riuscire a ritirare tutti i Galaxy Note 7 – gli smartphone che in alcuni casi bruciavano o esplodevano per un problema alle batterie – Samsung diffonderà dei nuovi aggiornamenti che impediranno di ricaricarli o di ricaricarli completamente, o ne bloccheranno il funzionamento come telefoni. Nonostante Samsung abbia rimborsato o sostituito i Note 7 a chiunque li abbia riconsegnati, non tutti quelli venduti sono stati effettivamente raccolti dalla società. Il caso dei Note 7 che esplodevano o bruciavano è stato uno degli avvenimenti più discussi degli ultimi anni nel settore della tecnologia di consumo, e ha provocato un grave danno di immagine alla società sudcoreana, leader mondiale nella produzione di smartphone.

L’aggiornamento per gli Stati Uniti, dove il 7 per cento dei Galaxy Note 7 è ancora in possesso delle persone che li hanno acquistati, farà sì che gli smartphone non possano più essere ricaricati e che non possano più essere usati come telefoni. L’aggiornamento per l’Europa invece renderà impossibile caricare la batteria dei Galaxy Note 7 più del 30 per cento; un aggiornamento precedente aveva limitato al 60 per cento. Circa il 10 per cento dei Galaxy Note 7 venduti in Europa non è ancora stato recuperato da Samsung. Entrambi i nuovi aggiornamenti saranno diffusi il 19 dicembre.

In Italia solo 2.000 Galaxy Note 7 erano stati consegnati, dato che la sospensione delle vendite era stata decisa nello stesso giorno in cui era iniziata la distribuzione. L’11 ottobre, dopo una fase iniziale in cui aveva cercato di sostituire i Galaxy Note 7 pericolosi, Samsung aveva ufficialmente sospeso la produzione mondiale del modello.

Negli Stati Uniti le compagnie telefoniche non si sono del tutto adeguate alla decisione di Samsung. Verizon, la più grande del paese, ha detto che non manderà l’aggiornamento ai suoi clienti, ufficialmente perché potrebbe togliere loro la possibilità di telefonare in un momento di emergenza. T-Mobile, la terza maggiore compagnia telefonica, ha invece deciso che renderà l’aggiornamento disponibile ai suoi clienti non prima del 27 dicembre.