• Sport
  • Sabato 10 dicembre 2016

Come cambierà la Champions League

La UEFA ha approvato le modifiche al torneo presentate ad agosto: la buona notizia è che l'Italia ritornerà ad avere quattro posti, senza passare dai preliminari

Il campo del San Paolo di Napoli il giorno prima di una partita di Champions League (Maurizio Lagana/Getty Images)
Il campo del San Paolo di Napoli il giorno prima di una partita di Champions League (Maurizio Lagana/Getty Images)

Venerdì 9 dicembre il Comitato esecutivo della UEFA si è riunito a Nyon, sede svizzera dell’organizzazione, per discutere quattro temi in agenda, tra cui la scelta delle sedi per le finali di alcuni tornei e l’approvazione delle liste d’accesso per le competizioni continentali per club dal 2018 al 2021. Per quello che riguarda le competizioni UEFA del quadriennio 2018-2021, ovvero il tema più importante discusso, la UEFA ha approvato la riforma inizialmente proposta ad agosto che prevedeva l’assegnazione di quattro posti fissi nei gironi di Champions League per ciascuno dei quattro principali campionati europei. Fra due stagioni quindi, Spagna, Germania, Inghilterra e Italia avranno quattro posti assicurati nella fase a gironi della Champions League, a cui si qualificheranno direttamente 26 squadre, mentre altre 6 dovranno passare per i preliminari. L’Italia sarà la nazione che più trarrà vantaggio dalla decisione, perché occupa la quarta posizione del ranking e a differenza delle prime tre nazioni ora ha solamente tre posti disponibili in Champions League. Senza la riforma, difficilmente sarebbe riuscita a superare l’Inghilterra nel ranking UEFA e riottenere i quattro posti in Champions persi nel 2011.

Questa modifica al regolamento della Champions League è stata molto contestata, fin dallo scorso agosto, da molti paesi membri dell’UEFA, e soprattutto dai più piccoli. Anche il presidente della UEFA, lo sloveno Aleksander Čeferin – eletto dopo l’introduzione della riforma — ha spesso criticato le modifiche alla struttura della competizione, ma ciononostante la riforma è stata approvata ed entrerà in vigore.

Čeferin è riuscito comunque a fare approvare alcune piccole proposte che andranno a beneficio dei piccoli club e dei paesi che continueranno ad avere soltanto pochi posti disponibili per le qualificazioni alle due competizioni continentali (Champions League ed Europa League). Verrà assegnato un contributo di dieci milioni di euro come “distribuzione di solidarietà addizionale per le squadre dei primi turni di qualificazione”, cioè i turni a cui partecipano quasi esclusivamente squadre dell’Est Europa e di altri piccoli paesi europei. È stato modificato anche parte del sistema di attribuzione dei punteggi per i coefficienti UEFA: il nuovo sistema non includerà più il coefficiente delle federazioni nazionali, che pesava per il venti per cento. Questa modifica, scrive la UEFA sul suo sito, «è stata fatta per evitare di dare un ulteriore vantaggio iniquo alle squadre delle federazioni col ranking più alto e una conseguente penalizzazione ai club con ottime prestazioni individuali ma scarso coefficiente della federazione d’appartenenza». Inoltre, il coefficiente usato per stabilire la fascia dei club «sarà calcolato sulla base dei risultati degli ultimi cinque anni, in modo da rispecchiare l’attuale forza delle squadre, e non conterrà dei punti bonus per i titoli vinti in passato».

L’accesso alla fase a gironi non è stata l’unica modifica al regolamento della Champions League. Dal 2018 infatti le partite della fase a gironi del torneo non verranno più disputate tutte in contemporanea alle 20.45, ma due inizieranno alle 19 e le altre sei alle 21, per ottimizzare i ricavi provenienti dai diritti televisivi e per permettere ai tifosi di seguire anche due partite in una serata.

Per quanto riguarda la scelta delle sedi per le finali delle prossime edizioni dei tornei continentali, il Comitato esecutivo della UEFA ha deciso che la finale della Europa League 2017/2018 sarà a Lione, in Francia, mentre i Campionati Europei Under-21 del 2019 si disputeranno in Italia, a Bologna, Cesena, Reggio Emilia, Udine e a San Marino, la cui federazione ha lavorato alla candidatura con quella italiana. I Campionati Europei Under-19 del 2019 si giocheranno in Armenia, quelli del 2020 in Irlanda del Nord. I Campionati Europei Under-17 invece, nel 2019 saranno organizzati dall’Irlanda e nel 2020 dall’Estonia.