Cosa pensa Jack Dorsey di Trump su Twitter

Il CEO del social network dice che avere un presidente che twitta in quel modo è "complicato", ma anche interessante

Jack Dorsey (Recode)
Jack Dorsey (Recode)

Jack Dorsey, il CEO di Twitter, ha risposto per la prima volta ad alcune domande sul presidente eletto degli Stati Uniti, Donald Trump, che è un assiduo utilizzatore del social network. Durante la campagna elettorale e dopo l’elezione Trump ha usato Twitter per insultare i suoi avversari politici, per fare annunci anche piuttosto bellicosi e commentare qualsiasi cosa, dagli show satirici come Saturday Night Live alle critiche ricevute per le sue scelte di politica estera, come la recente telefonata con il presidente di Taiwan che ha indisposto molto la Cina.

Nel corso di un evento organizzato in California dal sito Recode, è stato chiesto a Dorsey se sentisse qualche responsabilità per l’elezione di Trump. Il CEO ha risposto dicendo: “L’America è responsabile per avere eletto presidente Donald Trump”. Dorsey ha però riconosciuto a Trump la capacità di saper usare Twitter meglio di altri: “Penso che questo sia un momento importante per la nostra azienda. Avere il presidente eletto sul nostro social network e il suo utilizzo come linea diretta di comunicazione permettono a tutti di vedere che cosa sta pensando, in un dato momento. Penso che sia interessante. È affascinante e non si era mai visto prima”.

Dorsey è stato invece più laconico su come si senta personalmente nel vedere come Trump utilizza Twitter: “È complicato”. Il modo di dire ricorda quello disponibile da diverso tempo su Facebook e che può essere utilizzato per indicare la propria condizione sentimentale sul proprio profilo, in modo da condividerla con i propri amici. Twitter continua ad avere seri problemi di crescita e ha passato un’estate molto movimentata, con continue voci e indiscrezioni circa la possibilità di un’acquisizione da parte di qualche altra grande azienda: alla fine nessuno si è fatto avanti e a Dorsey sta spettando il compito di riorganizzare la società, tagliando posti di lavoro, sedi locali (gli uffici in Italia di Twitter sono stati chiusi) e inventando servizi per attirare nuove iscrizioni. La presenza di Trump non è una soluzione, ma sicuramente sta aiutando il social network a mantenere una propria rilevanza e a far parlare di sé.