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  • Giovedì 1 dicembre 2016

Il calendario del prossimo Mondiale di Formula 1

È stato definitivamente approvato ieri e rispetto a quello dell'anno scorso ci saranno alcune novità: si inizia il 26 marzo 2017

(Mark Thompson/Getty Images)
(Mark Thompson/Getty Images)

Il calendario del Mondiale di Formula 1 che inizierà nel 2017 è stato approvato ieri a Vienna dal Consiglio mondiale della FIA, la Federazione Internazionale dell’Automobile. A differenza del campionato di quest’anno — terminato domenica scorsa e vinto dal tedesco Nico Rosberg – la stagione 2017 sarà composta da venti Gran Premi, e non da ventuno. L’unica vera novità è l’assenza del circuito di Hockenheim, che per trentacinque edizioni del Mondiale ha ospitato il Gran Premio di Germania. Hockenheim non è stato inserito nel calendario per via dei disaccordi tra la società che lo gestisce e Bernie Ecclestone, proprietario della Formula 1. Per altri problemi organizzativi, sembra a rischio anche il Gran Premio del Brasile del 12 novembre. Il campionato inizierà il 26 marzo col Gran Premio di Australia e si concluderà il 26 novembre con quello di Abu Dhabi.

Il calendario completo del Mondiale 2017:
26 marzo – Melbourne, Australia
9 aprile – Shanghai,China
16 aprile – Bahrain
30 aprile – Sochi, Russia
14 maggio – Barcellona, Spagna
28 maggio – Monte Carlo, Monaco
11 giugno – Montreal, Canada
25 giugno – Baku, Azerbaijan
9 luglio – Spielberg, Austria
16 luglio – Silverstone, Gran Bretagna
30 luglio – Budapest, Ungheria
27 agosto – Spa-Francorchamps, Belgio
3 settembre – Monza, Italia
17 settembre – Singapore
1 ottobre – Sepang, Malesia
8 ottobre – Suzuka, Giappone
22 ottobre – Austin, Stati Uniti
29 ottobre – Città del Messico, Messico
12 novembre – San Paolo, Brasile
26 novembre – Abu Dhabi

I principali cambiamenti rispetto al calendario provvisorio reso pubblico lo scorso settembre riguardano lo spostamento del Gran Premio d’Europa dal 18 al 25 giugno, del Gran Premio di Silverstone dal 9 al 16 luglio e lo scambio di date tra il Gran Premio di Singapore e quello della Malesia (che dal 2018 non ospiterà più gare di Formula 1).