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  • Mercoledì 5 ottobre 2016

António Guterres è il nuovo capo dell’ONU

Ha 67 anni ed è l'ex primo ministro del Portogallo, prenderà il posto di Ban Ki-moon

Antonio Guterres (KENA BETANCUR/AFP/Getty Images)
Antonio Guterres (KENA BETANCUR/AFP/Getty Images)

Aggiornamento del 6 ottobre: António Guterres è il nuovo capo dell’ONU.

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António Guterres, 67 anni, primo ministro portoghese dal 1995 al 2002, sarà quasi certamente il prossimo segretario generale delle Nazioni Unite. Il Consiglio di Sicurezza dell’ONU, l’organo dove siedono i cinque membri permanenti con diritto di veto, deciderà formalmente domani, ma già oggi tutti i rappresentanti dei paesi membri hanno detto che è stato trovato l’accordo su Guterres, che ha nettamente superato nelle preferenze gli altri nove candidati per l’incarico. Guterres prenderà il posto dell’attuale segretario generale dell’ONU, il sudcoreano Ban Ki-moon, in carica dal gennaio 2007.

Guterres cominciò a fare politica in Portogallo nel 1976, durante le prime elezioni democratiche che si tennero nel paese dopo la fine della dittatura. In breve tempo divenne uno degli esponenti più in vista del Partito Socialista: nel 1992 ne divenne il leader e tre anni dopo fu eletto primo ministro. Nel 2005 Guterres fu nominato Alto commissario delle Nazioni Unite per i rifugiati, il capo dell’agenzia dell’ONU che si occupa della gestione dei rifugiati. Nonostante il suo mandato sia terminato nel 2015, non ha mai smesso di fare pressioni sulla comunità internazionale, chiedendo a diversi paesi di investire più risorse nella gestione della crisi dei migranti. In diverse occasioni si è espresso a favore di maggiori aiuti alla Grecia e all’Italia, i due paesi più coinvolti nella prima accoglienza, accusando l’Unione Europea di non fare niente per risolvere il problema.

L’annuncio fatto mercoledì dai diplomatici del Consiglio di Sicurezza è stato accolto con una certa sorpresa: in molti si aspettavano dei negoziati lunghi e faticosi, visto il momento di tensione nei rapporti tra Russia da una parte e Stati Uniti e paesi europei dall’altra. Inoltre si temeva che la Russia, che in questo momento presiede il Consiglio di Sicurezza, fosse intenzionata a bloccare la nomina di Guterres e sostenere un candidato dell’Europa orientale. Il Guardian ha scritto che nelle votazioni informali di oggi Guterres ha ottenuto 13 voti favorevoli e 2 astensioni; il candidato che gli si è avvicinato di più ha ottenuto 7 voti a favore e 6 contro, tra cui quelli di due membri del Consiglio di Sicurezza con potere di veto. Giovedì il Consiglio di Sicurezza deciderà se procedere con la votazione formale, oppure se nominare Guterres per acclamazione, nel caso in cui i due astenuti cambino il loro voto e si esprimano a favore.

In diversi speravano che la scelta potesse cadere su un candidato donna, che se eletta sarebbe stata la prima a ricoprire questo incarico nella storia dell’ONU. Negli ultimi giorni la concorrente più vicina a Guterres era sembrata essere Kristalina Georgieva, la vice-presidente della Commissione europea, che però aveva annunciato la candidatura solo la scorsa settimana. Poi c’erano anche Irina Bokova, la direttrice generale dell’UNESCO, citata diverse volte nei giornali internazionali riguardo al traffico di beni archeologici rubati dallo Stato Islamico in Siria e in Iraq; Helen Clark, l’ex primo ministro della Nuova Zelanda (del Partito Laburista) e attuale capo del Programma delle Nazioni Unite per lo sviluppo, il terzo incarico più importante nell’ONU dopo quello di segretario generale e di vice-segretario generale; e Christiana Figueres, diplomatica del Costa Rica che l’ha presa sul ridere e ha definito su Twitter la scelta di Guterres “agrodolce”.