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  • Lunedì 22 agosto 2016

Serie A, cinque cose di cui parlare

Il campionato italiano di calcio è ricominciato con la sconfitta della nuova Inter e l'inizio promettente del nuovo Milan, tra le altre cose

Il nuovo pallone della Serie A (Photo by Giuseppe Bellini/Getty Images)
Il nuovo pallone della Serie A (Photo by Giuseppe Bellini/Getty Images)

La prima giornata della Serie A 2016/2017 è iniziata sabato sera con gli anticipi tra Roma e Udinese e tra Juventus e Fiorentina, e si è conclusa domenica con tutte le altre otto partite in programma. Il primo gol della nuova stagione è stato segnato da Diego Perotti, centrocampista argentino che al 65esimo minuto ha segnato il primo dei quattro gol con cui la Roma ha battuto l’Udinese. Il secondo anticipo di sabato è stato vinto dalla Juventus, che ha sconfitto in casa la Fiorentina per 2 a 1. I campioni d’Italia in carica sono passati in vantaggio verso la fine del primo tempo grazie a un colpo di testa di Sami Khedira. La Fiorentina ha poi pareggiato con l’attaccante croato Nikola Kalinic, riuscendo a segnare al primo tiro in porta della partita. Solamente cinque minuti dopo però, Gonzalo Higuain, che quest’estate è passato dal Napoli alla Juventus per 90 milioni di euro, al primo pallone giocato ha segnato il gol del definitivo 2 a 1.

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Un altro Milan?
Ieri sera il Milan ha giocato contro il Torino con una squadra praticamente identica a quella che aveva l’anno scorso: in più c’era solo Gabriel Paletta, difensore che ha passato l’ultima stagione in prestito all’Atalanta, e Suso, ala spagnola che lo scorso gennaio il Milan ha mandato in prestito al Genoa: tutti i nuovi acquisti – Gustavo Gomez, Leonel Vangioni e José Sosa – non hanno giocato. Quello che è cambiato è l’allenatore, Vincenzo Montella, e il modo con cui la squadra si è presentata: ha giocato meglio del Torino e ha meritato la vittoria, arrivata grazie ai tre gol di Carlos Bacca, attaccante che fino a poche settimane fa sembrava dovesse trasferirsi altrove, e anche grazie a Gianluigi Donnarumma, portiere 17enne titolare ormai da una stagione che ha parato un rigore al Torino nei minuti di recupero, mantenendo il risultato di 3 a 2.

Al termine della partita Montella ha detto: “Sono contento della prestazione, non abbiamo concesso praticamente nulla al Torino nel primo tempo. La squadra è stata ordinata, ha creato 4-5 occasioni nitide. E c’è grande soddisfazione nella convinzione dei ragazzi in quello che stiamo portando avanti. C’è da lavorare sulla tenuta, ma questo lo sapevamo. Dobbiamo riconquistare i tifosi e siamo convinti di poterlo fare: non ce l’hanno con questa squadra o con questa guida tecnica, oggi sono stati importanti”.

Le prime difficoltà per l’Inter
Fra le squadre che l’anno scorso hanno concluso il campionato nelle prime quattro posizioni, l’unica a perdere è stata l’Inter, che è stata sconfitta dal Chievo Verona 2 a 0. Il Chievo è sembrato più in forma per tutta la durata della partita ma soprattutto nel secondo tempo si è vista una differenza notevole fra le condizioni fisiche dei giocatori delle due squadre. Entrambi i gol sono stati segnati dal centrocampista sloveno Valter Birsa, migliore in campo. Le difficoltà dell’Inter tuttavia sono comprensibili: la squadra si è allenata al completo solamente nelle ultime settimane di preparazione, poiché i giocatori impegnati negli Europei in Francia e i nuovi acquisti si sono aggregati più tardi, mentre il resto della squadra era in tourneé negli Stati Uniti. Poi, una decina di giorni fa, l’allenatore Roberto Mancini ha lasciato il suo incarico per via di alcune incomprensioni con la dirigenza, e al suo posto è arrivato l’olandese Frank de Boer, che fino all’anno scorso ha allenato l’Ajax. Lo stesso de Boer, al termine della partita, ha parlato così della condizione della squadra: “Non si può negare che oggi sia stata una giornata difficile, ma siamo all’inizio e abbiamo la possibilità di migliorare in termini di gioco e a livello fisico. Ci sono molti giocatori che al momento non hanno i 90 minuti nelle gambe e anche per questo ho scelto la difesa a tre. Dobbiamo migliorare in molti aspetti, ma ho avuto solo un’amichevole e non ho avuto molto tempo”.

Anche il portiere Samir Handanovic ha parlato della preparazione dell’Inter, criticando l’organizzazione del precampionato: “Abbiamo fatto la tournée ed eravamo mezza squadra, abbiamo avuto poco tempo per allenarci. Non è colpa dell’allenatore ma dell’organizzazione, così oggi non eravamo al massimo”.

Le altre grandi
Roma e Juventus hanno entrambe vinto la loro prima partita, meritatamente, ma in due modi diversi. Contro l’Udinese si è vista una Roma già in forma, probabilmente per via della preparazione anticipata in vista dei preliminari di Champions League contro il Porto, contro cui ha già giocato la partita di andata. La rosa a disposizione di Spalletti sembra inoltre ampia abbastanza per poter mantenere alto il livello di rendimento della squadra, e infatti contro l’Udinese hanno giocato Paredes, Emerson, El Shaarawy e Szczesny, che contro il Porto non erano stati schierati titolari. Massimiliano Allegri, invece, contro la Fiorentina ha lasciato fuori quasi tutti i nuovi acquisti e ha fatto giocare dal primo minuto solo Dani Alves, ex terzino del Barcellona. La Fiorentina ha tirato in porta soltanto una volta – il gol di Kalinic – e la Juventus ha mantenuto il controllo del gioco per tutta la partita.

Dopo l’Inter, la squadra che è sembrata più in difficoltà è stata il Napoli, che ha pareggiato 2 a 2 contro il neo promosso Pescara, ritrovandosi a fine primo tempo con due gol di svantaggio da rimontare. Anche qui, Sarri ha deciso di non schierare titolare nessun nuovo acquisto. La partita è cambiata nel secondo tempo, dopo l’ingresso in campo di Dries Mertens, che ha segnato due gol, e Arkadiusz Milik, attaccante comprato in estate dall’Ajax.

L’inizio di stagione del Sassuolo
Tre anni fa il Sassuolo era in Serie B, nel 2008 era ancora in Serie C. Oggi si sta per qualificare alla fase a gironi di Europa League e ha vinto in trasferta la prima di campionato contro il Palermo, controllando il gioco per quasi tutti i novanta minuti. Il proprietario della squadra, Giorgio Squinzi, dopo l’andata dei playoff vinta 3 a 0 in casa contro la Stella Rossa di Belgrado ha detto che quest’anno si aspetta la Champions League: “Quando siamo arrivati in Serie A avevamo l’obiettivo di migliorarci di dieci punti in ogni stagione: posso fare uno sconto, ma 8 punti in più ce li aspettiamo e questo potrebbe voler dire Champions diretta”. È già in gran forma Domenico Berardi, attaccante 22enne che è uno dei giovani più talentuosi della Serie A: ha segnato il gol della vittoria contro il Palermo e nelle tre partite di Europa League giocate con il Sassuolo ha segnato quattro gol. Quest’anno, più degli altri, il Sassuolo è una di quelle squadre da tenere d’occhio, per vedere come riuscirà a gestire la propria rosa fra campionato e Europa League e come cresceranno i suoi giocatori.

I nuovi allenatori
Sono andati così così: l’Inter di de Boer ha perso contro il Chievo, il Torino di Siniša Mihajlović è stato sconfitto dal Milan, la sua ex squadra. Hanno poi perso all’esordio anche Gasperini dell’Atalanta, Nicola del Crotone e Martusciello dell’Empoli. Gli unici a vincere sono stati Montella, Juric del Genoa e Giampaolo della Sampdoria. Le prime giornate di campionato tuttavia costituiscono un piccolo campionato a parte, come si è visto anche nelle passate stagioni. Le squadre che hanno iniziato prima la preparazione per via delle coppe europee sono più in forma, e, con molte probabilità, alcune squadre rinforzeranno ancora la loro rosa prima del 31 agosto, giorno in cui termina il calciomercato. Altre squadre avranno bisogno di qualche settimana in più per prepararsi, per lavorare sulle nuove tattiche e per migliorare la condizione fisica dei propri giocatori.