Facebook se l’è presa di nuovo con il “clickbait”

Ha annunciato un nuovo aggiornamento del suo algoritmo per disincentivare l'uso di titoli ingannevoli fatti per attirare i lettori

(Facebook)
(Facebook)

Giovedì 4 agosto Facebook ha annunciato alcune nuove modifiche al modo in cui funziona la sua sezione Notizie (“News Feed”) – dove viene mostrata una selezione dei post dei propri amici e delle Pagine – per disincentivare il “clickbait”, ovvero quei titoli che cercano di attirare i lettori in modo particolarmente spudorato. Facebook ha detto che sta lavorando al proprio algoritmo e che le modifiche verranno introdotte nelle prossime settimane. L’obiettivo è quello di mostrare meno i post ingannevoli o che hanno dei titoli che omettono appositamente delle informazioni cruciali per spingere gli utenti a cliccare sul link. Facebook ha scritto: «Le persone ci hanno detto che vogliono vedere storie autentiche. È per questo che lavoriamo duramente per capire quali tipi di storie e post vengano considerati genuini, di modo da mostrarli di più nei News Feed».

Facebook aveva già introdotto modifiche simili in passato, che però non sono state considerate sufficienti per risolvere il problema del clickbait: aveva aggiornato il proprio algoritmo di modo da ridurre la diffusione dei post su cui le persone cliccavano molto per tornare però poco dopo su Facebook, segno del fatto che la notizia era da poco e che il suo titolo era eccessivamente attraente. Nonostante le modifiche, ha scritto Facebook, molte Pagine hanno continuato a basare il proprio successo sull’uso di titoli ingannevoli. Gli ultimi aggiornamenti sono stati studiati categorizzando decine di migliaia di titoli clickbait, sulla base di due valutazioni: il titolo trattiene informazioni necessarie per capire qual è il contenuto di un articolo? Il titolo esagera il contenuto dell’articolo, creando aspettative fuorvianti per il lettore? Nella prima categoria sono finiti i titoli come “Non crederai mai chi è inciampato e caduto sul red carpet…”, perché nascondono informazioni necessarie a capire il contenuto dell’articolo (cos’è successo? Chi è inciampato?); nella seconda categoria sono finiti titoli come “Le mele fanno davvero male?” perché ingannano il lettore nel credere che ci siano nuove importanti informazioni sulla pericolosità delle mele (le mele possono avere degli effetti negativi solo se se ne mangiano troppe).

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Facebook ha scritto che il nuovo sistema funzionerà come un filtro spam di una casella email e identificherà i titoli clickbait e anche i domini e le Pagine da cui provengono. I domini e le Pagine che pubblicano molti titoli clickbait cominceranno ad apparire in posizioni sempre più basse nei News Feed. Facebook ha aggiunto che gli utenti non vedranno cambiare in maniera significativa il loro News Feed; le conseguenze saranno evidenti per le Pagine e i siti che basano il loro successo sui titoli clickbait e che vedranno la diffusione dei loro post ridursi notevolmente.