Facebook costruirà case?

Lo ha proposto in cambio dei permessi per allargare i suoi uffici a Menlo Park, nella Silicon Valley, dove i dipendenti delle grandi società di tecnologia stanno diventando un problema

(CHRISTOPHE WU/FACEBOOK)
(CHRISTOPHE WU/FACEBOOK)

L’area della California a sud di San Francisco, dove c’è la Silicon Valley, ha da anni un problema di case: non ce ne sono abbastanza per tutti quelli che ci arrivano, spesso per lavorare per grandi aziende del settore tecnologico, e quelle che ci sono ora costano tantissimo e sono sempre più inavvicinabili per chi invece ha un lavoro normale. Tra le grandi società che hanno sede in quella zona c’è anche Facebook – i suoi uffici sono a Menlo Park, in mezzo alla Silicon Valley – che per provare a ridurre il problema potrebbe mettersi a costruire case. Ne ha parlato il Wall Street Journal in un articolo intitolato “La risposta di Facebook alla crisi degli alloggi nella Silicon Valley: costruire appartamenti“.

La Silicon Valley è la famosa zona dove hanno sede moltissime start-up e società di tecnologia. Fu chiamata così negli anni Settanta perché lì c’erano molte fabbriche di semiconduttori e di microchip, per fare i quali serve il silicio (“silicon” in inglese). La rapida e grandissima crescita che hanno avuto negli ultimi anni le società della Silicon Valley ha portato molti nuovi dipendenti in cerca di casa: chi ha più soldi (e in genere i dipendenti di Facebook o Google li hanno) la trova, chi ne ha meno fa fatica ed è spesso costretto a fare il pendolare, vivendo lontano da dove ogni giorno va a lavorare.

Il centro per l’occupazione della California ha detto che tra il 2010 e il 2015 sono stati creati più di 380mila posti di lavoro nell’area che comprende San Francisco e la Silicon Valley. Un censimento relativo a quegli stessi cinque anni dice però che i permessi per la costruzione di nuove case sono stati 58mila. Lo scarso interesse nel costruire case ha motivi economici: le città della Silicon Valley incentivano lo sviluppo commerciale perché attività di quel tipo portano molti più soldi rispetto alle case, e non richiedono nemmeno investimenti in servizi per la popolazione come strade, scuole, ospedali, che in molte città sono già al limite di capacità.
In diverse parti della Silicon Valley il problema dei prezzi delle case ha già portato a discussioni e proteste: Santa Clara e San Jose, per esempio, stanno litigando sul progetto di costruire un’area di 800.000 metri quadrati dedicata a uffici e attività commerciali e a Palo Alto è stata decisa una moratoria sulla costruzione di nuovi uffici in centro città.

Facebook ha in programma da tempo di ampliare la sua sede e farci arrivare circa 6.500 nuovi dipendenti, che dovrebbero andare a lavorare in un’area di circa un milione di metri quadrati. Nuovi dipendenti, naturalmente, vorrebbe dire maggiore competizione per le case che ci sono e prezzi ancora più alti, e questo timore ha causato qualche resistenza tra i residenti locali. Facebook per provare a cambiare le cose ha proposto di costruire in cambio almeno 1.500 case, da destinarsi a chiunque e con attenzione particolare alle persone dal reddito più basso, e numerosi altri investimenti per la città, tra cui un ambizioso programma di ricerca per migliorare i trasporti pubblici.

Steve Schmidt, ex sindaco di Menlo Park e membro del gruppo che si oppone all’espansione di Facebook, ha detto: «Siamo vicinissimi a trasformare quest’area in un insieme di esclusive città-società per super-ricchi. Vogliamo una crescita più ordinata e bilanciata». Schmidt ha anche detto che il piano di Facebook potrebbe aiutare, ma ci vorranno comunque anni perché le case siano costruite, e nel frattempo continueranno ad arrivare nuovi dipendenti. Ray Mueller, membro del consiglio comunale di Menlo Park, ha invece detto che le case di Facebook non risolveranno tutti i problemi dell’area, ma sono comunque un bel passo in avanti.

Il Wall Street Journal ha però spiegato che non è chiaro se Facebook si occuperà direttamente della costruzione delle case – che saranno costruite in una zona in cui al momento ci sono edifici industriali di proprietà di Facebook – o se delegherà ad altri. Non è nemmeno chiaro quando inizieranno i lavori, e di conseguenza quando saranno pronte le case. Il Wall Street Journal ha anche scritto che altre importante aziende della Silicon Valley – tra cui Google, la cui sede è a Mountain View, a circa un quarto d’ora di macchina da quella di Facebook – potrebbero decidere di fare lo stesso e ha chiesto che vengano dati i permessi per costruire case su alcuni terreni a uso commerciale che possiede già.