Il secondo attentatore della chiesa di Saint-Étienne-du-Rouvray, in Normandia, è stato identificato

Abdel Malik Petitjean, uno dei due attentatori nella chiesa di Saint-Etienne-du-Rouvray
(STRINGER/AFP/Getty Images)
Abdel Malik Petitjean, uno dei due attentatori nella chiesa di Saint-Etienne-du-Rouvray (STRINGER/AFP/Getty Images)

Il secondo attentatore che lo scorso 26 luglio ha attaccato una chiesa di Saint-Étienne-du-Rouvray, in Normandia, è stato identificato: Le Monde dice che si chiama Abdel Malik Nabil Petitjean e che è nato nel 1996 à Saint-Dié-des-Vosges, comune che si trova nel dipartimento dei Vosgi nella regione della Lorena. L’identificazione è arrivata dopo alcune prove comparative con il DNA che hanno coinvolto anche la madre dell’uomo.

Il ragazzo era stato schedato con la “fiche S” dallo scorso 29 giugno perché, scrive sempre Le Monde citando una fonte vicina alle indagini, aveva cercato di raggiungere la Siria attraverso la Turchia. “Fiche S” è una delle 21 categorie con le quali in Francia possono essere schedate e monitorate le persone sospettate di aver commesso qualche reato o che rientrano in specifiche tipologie: “fiche M” è per i minori in fuga, “PJ” per i ricercati dalla polizia giudiziaria, “T” per i debitori del Tesoro, “V” per gli evasi, “S” per le persone sospettate di minacciare la sicurezza pubblica, la sicurezza dello stato o che si stanno radicalizzando all’islamismo, ma che non sono necessariamente già state condannate. Ci sono poi delle sotto-categorie: “S14″, per esempio, viene assegnata a jihadisti tornati dall’Iraq o dalla Siria. Se dopo un anno una persona schedata non commette un reato o non ha comportamenti sospetti, la sua fiche viene eliminata.