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  • Domenica 10 luglio 2016

Come si fa la pasta di coca

Associated Press ha realizzato un servizio fotografico su una piantagione di coca ad Antioquia, in Colombia, e su chi ci lavora

Pasta di coca in via di solidificazione in un piccolo laboratorio nella regione montagnosa di Antioquia, in Colombia, 7 gennaio 2016.
(AP Photo/Rodrigo Abd)
Pasta di coca in via di solidificazione in un piccolo laboratorio nella regione montagnosa di Antioquia, in Colombia, 7 gennaio 2016. (AP Photo/Rodrigo Abd)

Il 7 gennaio dei fotografi di Associated Press hanno scattato delle foto in una piantagione di coca nella regione di Antioquia, in Colombia, zona che attualmente è controllata dalle Forze Armate Rivoluzionarie della Colombia (FARC). Il servizio è stato diffuso solamente pochi giorni fa e mostra anche il laboratorio, gestito da una famiglia, dove si produce la pasta di coca, che poi verrà usata per la produzione della cocaina. La Colombia è uno dei più grandi produttori di pasta di coca al mondo.

Dopo la raccolta nella piantagione, le foglie di coca vengono separate dalle erbacce, spezzettate e ricoperte di cemento in polvere. Il composto viene poi mescolato in dei secchi con acqua e carbonato di sodio. Dopodiché, viene aggiunto del cherosene e il composto viene macerato per estrarre gli alcaloidi. A questo punto vengono usati altri prodotti chimici per separare il cherosene dagli alcaloidi e ciò che rimane viene “cucinato” per far evaporare i prodotti chimici usati nella lavorazione. La famiglia che gestisce la piantagione riesce a ricavare circa 900 dollari per un chilogrammo di pasta, che poi verrà usata per produrre la cocaina.