Canone RAI: oggi è l’ultimo giorno per richiedere l’esenzione

Chi non ha un televisore, tra gli altri, può fare domanda di non pagarlo direttamente su internet

Oggi, 16 maggio, scade il termine per chiedere di non pagare il canone RAI. Il termine, inizialmente fissato per il 30 aprile, era stato posticipato con un provvedimento del direttore dell’Agenzia delle Entrate. Il canone RAI da quest’anno si pagherà nella bolletta della luce, nella quale i gestori della rete aggiungeranno automaticamente una quota supplementare: in totale 100 euro l’anno. Solo per il 2016 il primo addebito del canone sarà inserito nella prima fattura elettrica successiva al 1 luglio 2016 e sarà pari a 70 euro. Nelle bollette successive, a partire da agosto, saranno distribuiti i restanti 30 euro.

Dal 2017, invece, scatterà la versione definitiva: il canone sarà teoricamente distribuito in 10 rate da 10 euro l’una. Poiché generalmente le fatture elettriche non sono mensili ma bimestrali o trimestrali, nella fattura elettrica sarà addebitata la somma delle rate mensili del canone scadute prima della scadenza della fattura stessa. Se la fattura è bimestrale le rate del canone addebitate saranno due (e la fattura sarà quindi maggiorata di 20 euro); se la fattura è trimestrale, le rate addebitate saranno tre. In ogni fattura saranno addebitate le rate mensili scadute, insomma. Le domiciliazioni bancarie del pagamento della fattura elettrica sono automaticamente estese all’importo del canone.

Chi non deve pagare il canone

Innanzitutto il canone si paga una volta sola, indipendentemente dal numero di apparecchi. Bisogna pagarlo, inoltre, soltanto per l’apparecchio presente nell’abitazione in cui si ha la residenza. Quindi chi possiede due case, ognuna con un televisore, dovrà pagare il canone soltanto nell’abitazione in cui ha la residenza. Attenzione: una coppia che per motivi fiscali ha messo la residenza in due abitazioni diverse dovrà pagare il canone per entrambe le utenze.

Non dovrà pagare il canone chi ha compiuto 75 anni, non convive con altri soggetti diversi dal coniuge titolari di reddito proprio e possiede un reddito non superiore a 516,46 euro per tredici mensilità (cioè 6.713,98 euro annui). La legge prevede che il limite venga alzato a 8.000 euro, ma il finanziamento di questo ulteriore sgravio deriverà dai guadagni ottenuti dalla lotta all’evasione del canone e quindi non sarà operativo da subito.

Infine, può chiedere di essere esentato dal canone chi non possiede un televisore. In questa categoria rientra anche chi possiede solo un computer privo di sintonizzatore TV. Se cioè si ha un computer che consente l’ascolto o la visione dei programmi radiotelevisivi via internet e non attraverso la ricezione del segnale digitale terrestre o satellitare, non si deve pagare il canone.

Come si fa a non pagare il canone

Ci sono due modi per ottenere l’esenzione: il primo, e più rapido, è tramite un’applicazione web del sito dell’Agenzia delle Entrate; il secondo, invece, consiste nello scaricare un modulo dal sito dell’Agenzia delle Entrate, compilarlo e spedirlo al Sat (Sportello abbonamenti tv) – c.p.22 Torino – per plico raccomandato senza busta insieme a una copia di un valido documento di riconoscimento. Attenzione: l’esenzione deve essere rinnovata ogni anno, altrimenti l’Agenzia delle Entrate darà per assodato che è stato acquistato un apparecchio televisivo e tornerà a far pagare il canone nella bolletta elettrica. L’esenzione per il 2017, quindi, può essere presentata già dal 1 luglio 2016 e si ha tempo fino al 31 gennaio 2017. Il modulo deve anche essere utilizzato per segnalare, ad esempio, se due persone che fanno parte dello stesso nucleo familiare hanno intestate due utenze elettriche differenti, così da evitare il rischio di pagare il canone due volte.