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  • Lunedì 18 aprile 2016

Lo psicodramma del Barcellona

Alla squadra più forte del mondo – lo è ancora? – sta succedendo quello che nessuno poteva immaginare fino a poche settimane fa

Il difensore Gerard Pique dopo la sconfitta contro il Valencia (JOSEP LAGO/AFP/Getty Images)
Il difensore Gerard Pique dopo la sconfitta contro il Valencia (JOSEP LAGO/AFP/Getty Images)

La squadra di calcio campione di Spagna, d’Europa e del mondo in carica, che in questa stagione ha realizzato il record di vittorie consecutive nella storia del campionato spagnolo, non vince una partita di campionato da quattro giornate e ha perso le ultime tre che ha giocato. Ha perso anche il vantaggio che aveva guadagnato dalle squadre inseguitrici e ora è ancora prima ma a pari merito con l’Atletico Madrid e a un punto dal Real Madrid. Le inaspettate difficoltà del Barcellona non si sono viste solo in campionato: la scorsa settimana la squadra ha perso 2 a 0 contro l’Atletico Madrid nel ritorno dei quarti di finale di Champions League ed è stata eliminata dalla coppa.

Essere primi in classifica, non vincere in campionato da quattro partite e venire eliminati ai quarti di Champions League non sarebbe una notizia per qualsiasi altra squadra d’Europa, ma in questo caso si parla del Barcellona, la squadra con il miglior attacco del mondo che fino a poche settimane fa sembrava invincibile e che non perdeva tre partite di fila in campionato dal 2003. Ieri sera ha perso in casa, cosa che non succede quasi mai, e contro il Valencia dodicesimo in classifica che solo due mesi fa aveva battuto 7 a 0 in Coppa del Re.

Le ultime partite

La serie negativa di risultati è iniziata con il pareggio in casa del Villarreal a fine marzo ed è proseguita una decina di giorni dopo con la sconfitta al Camp Nou contro il Real Madrid, che grazie alla vittoria è tornato in corsa per il titolo, da cui sembrava definitivamente escluso. Tre giorni dopo il Barcellona è tornato a vincere, nell’andata dei quarti di finale di Champions League contro l’Atletico Madrid, dopo essere passato in svantaggio nel primo tempo. La vittoria però è stata agevolata parecchio dall’espulsione di Fernando Torres, attaccante dell’Atletico, al 35esimo minuto del primo tempo.

Quando le due sconfitte precedenti sembravano solamente due sconfitte nel corso di una stagione molto positiva, nella partita successiva giocata a San Sebastian contro la Real Sociedad, il Barcellona ha perso di nuovo: la Real Sociedad ha segnato nei primi minuti della partita e il Barcellona non più è riuscito a pareggiare.

 

La sconfitta contro la Real Sociedad aveva evidenziato alcuni problemi della squadra che poi si sono rivisti nella sconfitta contro l’Atletico nei quarti di Champions, mercoledì 13 aprile. Domenica sera è arrivata la terza sconfitta consecutiva in campionato, contro il Valencia. Il Barcellona è andato in svantaggio al 26esimo per un autogol del centrocampista Ivan Rakitic e non ha più recuperato: pochi secondi prima della fine del primo tempo il Valencia ha segnato il secondo gol e la partita è stata di fatto chiusa lì.

 

I giocatori del Barcellona non hanno preso bene la sconfitta. Al fischio finale Neymar è andato a “disturbare” tre giocatori del Valencia che stavano festeggiando in mezzo al campo, senza aver ricevuto nessuna provocazione. Poi, secondo quanto scrive il giornale spagnolo Marca, nel tunnel che collega il campo agli spogliatoi Neymar avrebbe detto a Antonio Barragan del Valencia: “Stai zitto, abbiamo trenta punti in più di voi”, per poi tirargli contro un bottiglietta di plastica, senza colpirlo.

 

Le ragioni delle sconfitte

Bisogna dire che due delle ultime partite perse il Barcellona le ha giocate contro due fra le squadre più forti d’Europa e che il numero di sconfitte in campionato può essere considerato un semplice dato fisiologico: in campionato, prima delle recenti difficoltà, il Barcellona aveva perso solo due partite e ne aveva pareggiate quattro. Anche in Champions League, prima del ritorno dei quarti di finale con l’Atletico, non aveva mai perso. Circolano però delle critiche all’allenatore, Luis Enrique, in special modo per la sconfitta nel derby contro il Real Madrid, in cui avrebbe fatto alcune scelte sbagliate: per esempio spostare Messi più al centro, isolare troppo Neymar e aver sbagliato alcuni cambi a partita in corso. Diversi giornali spagnoli inoltre sostengono che le prestazioni della squadra, soprattutto quelle dell’attacco formato da Messi, Neymar e Suarez, siano calate per questioni fisiche. Durante la conferenza stampa di domenica sera, un giornalista spagnolo ha chiesto a Luis Enrique in che modo la preparazione atletica ha influito nei risultati di aprile. Luis Enrique ha risposto chiedendo il cognome del giornalista — “Malo”, che in spagnolo vuol dire cattivo — e aggiungendo “corretto, prossima domanda”.

 

Al termine del campionato spagnolo mancano 5 partite, che il Barcellona dovrà giocare contro squadre che si trovano nella seconda metà della classifica. Inoltre non ha più l’impegno della Champions League, a differenza di Real e Atletico Madrid. Se però la serie di risultati negativi dovesse continuare, il Barcellona rischia di perdere un campionato che appena qualche settimana fa sembrava già vinto.