• Mondo
  • Domenica 10 aprile 2016

Gli scontri tra migranti e polizia a Idomeni

La polizia macedone ha usato gas lacrimogeno e proiettili di plastica per disperdere un gruppo di migranti che tentava di superare il confine tra Grecia e Macedonia

Una famiglia si protegge dal gas lacrimogeno con del dentifricio sul viso, 10 aprile 2016 (BULENT KILIC/AFP/Getty Images)
Una famiglia si protegge dal gas lacrimogeno con del dentifricio sul viso, 10 aprile 2016 (BULENT KILIC/AFP/Getty Images)

Questa mattina alcuni migranti del campo profughi del piccolo paese greco di Idomeni, al confine con la Macedonia, si sono scontrati con la polizia macedone che sorvegliava la recinzione che segna il confine tra i due paesi. Restando in territorio macedone, i poliziotti hanno lanciato gas lacrimogeno, granate stordenti, proiettili di plastica e hanno usato un cannone ad acqua contro un gruppo di migranti che stava provando ad entrare in Macedonia scavalcando la recinzione. Alcuni migranti hanno reagito lanciando pietre verso la polizia macedone. Un membro di Medici Senza Frontiere ha detto ad Agence France-Presse che decine di migranti sono rimasti feriti, perlopiù a causa di problemi respiratori, e che tre persone sono state ricoverate in un ospedale locale. Secondo BBC, la polizia greca ha assistito senza reagire alla scena andata avanti per più di un’ora, dice una giornalista greca che si trovava a Idomeni. Associated Press ha scritto che gli scontri sono continuati anche nel pomeriggio.

 

Gli scontri sono iniziati quando un gruppo di circa 500 migranti si è avvicinato alla frontiera, forse dopo aver sentito una voce secondo cui il confine stava per riaprirsi. AP ha scritto: «Una delegazione di cinque migranti ha chiesto alla polizia macedone se il confine stesse per riaprire. Quando la polizia ha smentito questa voce, sparsa da alcuni attivisti sin da sabato, più di un centinaio di migranti tra cui diversi bambini hanno tentato di scavalcare la recinzione». A un certo punto alcuni migranti hanno anche rotto la recinzione, ma sono stati respinti dalla polizia.

Medici Senza Frontiere ha scritto su Twitter che il gas lacrimogeno è stato lanciato direttamente nel campo, dove probabilmente erano accampate molte persone che non stavano partecipando agli scontri. Il governo greco ha condannato l’uso della violenza della polizia macedone e ha invitato i migranti a non credere alle voci e alle false informazioni diffuse in questi giorni. Secondo le ultime stime diffuse dal governo greco, al momento in Grecia ci sono 53mila migranti, di cui circa 11.200 solo a Idomeni.