Le piccole cose che cambiano le città italiane

Fotografie di piccoli accorgimenti che a volte non notiamo ma che le rendono migliori

Via Carlo Alberto, Torino (Foto: Urb-i)
Via Carlo Alberto, Torino (Foto: Urb-i)

Capita a volte di sfogliare un vecchio libro di scuola e di notare le foto usate per illustrare le pagine di Storia dell’Arte: spesso sono state scattate anche venti o trent’anni prima della pubblicazione del libro e hanno quell’aspetto polveroso dato dalle persone con vestiti fuori moda e dal fatto che, quasi immancabilmente, davanti alle chiese e ai monumenti siano parcheggiate vecchie auto colorate. Chi vive a Milano, per esempio, è abituato a non vedere auto davanti al Duomo; chi vive a Roma prova la stessa sensazione a vedere certe vecchie foto di piazza del Popolo. Questi piccoli cambiamenti – strade chiuse al traffico, nuove aiuole, marciapiedi più larghi – accadono continuamente e cambiano le città, anche se sono meno notati e ricordati di opere più grandi e complesse.

Il progetto “Before/After” del gruppo di ricerca brasiliano Urb-i raccoglie e mostra questi piccoli cambiamenti nelle nostre città. A volte bastano dei vasi con delle piante per rendere il traffico più ordinato e lasciare spazio ai pedoni; altre volte una piazza caotica diventa un posto immediatamente bello una volta tolte le auto. “Before/After” mette a confronto foto dello stesso posto, prima e dopo un intervento urbanistico: sul loro sito si trovano foto di tutto il mondo, qui abbiamo raccolto quelle sull’Italia. Ci sono molte foto di Milano, una città che è cambiata molto negli ultimi anni, ma anche di Torino, Napoli, Cagliari e Roma.