Questa mattina ci sono stati due diversi attentati a Bruxelles, la capitale del Belgio. Il primo è avvenuto intorno alle 8 di mattina all’aeroporto di Bruxelles, che si trova a Zaventem, a una decina di chilometri a nord-est della città. Ci sono state due esplosioni causate da attentatori suicidi, una nella zona delle partenze e una vicino alla zona degli arrivi: almeno 11 persone sono morte e 92 sono rimaste ferite, ha detto la ministra della Sanità belga Maggie de Block. L’altro attentato è avvenuto intorno alle 9 nella stazione della metropolitana di Maalbeek, che si trova circa due chilometri a est della Grand Place, la piazza principale di Bruxelles, e a poche centinaia di metri dal “quartiere europeo”, dove hanno sede la Commissione europea e il Consiglio dell’Unione europea. Nell’esplosione sono morte almeno 20 persone, e 130 sono rimaste ferite.
Nel pomeriggio l’ISIS ha rivendicato gli attentati, motivandoli con il fatto che il Belgio partecipa alla coalizione internazionale contro l’ISIS. Un procuratore federale belga ha parlato dell’attentato all’aeroporto, spiegando che probabilmente due uomini si sono fatti esplodere, mentre un terzo è scappato. La polizia belga ha diffuso una foto del sospettato, ripreso dalle telecamere di sicurezza di Zaventem, che è attualmente ricercato. In serata l’agenzia di stampa AFP, citando il sindaco di Zaventem Francis Vermeiren, ha scritto che gli attentatori dell’aeroporto di Bruxelles erano arrivati in taxi con le loro valigie e che le bombe erano nelle loro borse. La polizia belga ha diffuso una foto del sospettato, ripreso dalle telecamere di sicurezza di Zaventem, che è attualmente ricercato. Nel pomeriggio c’è stata un’operazione della polizia a Schaerbeek, un quartiere a nord di Bruxelles, ed è stata chiusa l’omonima stazione. I procuratori hanno detto in serata che in un’abitazione perquisita sono state trovate una bomba contenente dei chiodi, delle sostanze chimiche e una bandiera dell’ISIS. L’operazione è ancora in corso e molti residenti nella zona sono stati trasferiti in un palazzetto dello sport dove passeranno la notte. Dopo l’attentato, l’aeroporto di Bruxelles è stato chiuso e tutti i voli in partenza o in arrivo sono stati cancellati o dirottati sull’aeroporto di Charleroi: anche domani l’aeroporto rimarrà chiuso. Anche la metropolitana, le stazioni e tutti i trasporti pubblici di Bruxelles sono stati chiusi questa mattina: a partire dalle quattro di pomeriggio la circolazione è stata parzialmente riattivata. Le scuole, mercoledì 23 marzo, saranno invece aperte.
L’allerta terrorismo intanto è stata alzata in tutto il paese al quarto livello, il più elevato: sono state fatte delle perquisizioni e ci sono stati almeno due arresti alla stazione di Bruxelles Nord. La polizia tedesca ha detto di aver arrestato sull’autostrada Monaco-Salisburgo tre cittadini del Kosovo che viaggiavano su un’auto con targa belga e che, secondo quanto dichiarato da un portavoce della procura locale, potrebbero essere collegati a un’organizzazione terroristica. I tre, due fratelli e un terzo passeggero, hanno detto di lavorare per un’azienda belga di costruzioni. Hanno tra i 36 e i 46 anni e uno di loro è oggetto di un mandato di arresto in Kosovo. Non è comunque stato stabilito alcun collegamento tra le tre persone fermate e gli attacchi di oggi a Bruxelles, ma è stata aperta un’inchiesta per «sospetto di pianificazione di un atto criminale grave contro lo stato».
Venerdì scorso a Bruxelles c’era stata una grossa operazione anti-terrorismo in cui era stato arrestato Salah Abdeslam, che si ritiene essere l’unico attentatore di Parigi ancora vivo. Abdeslam era in fuga dal 13 novembre, il giorno degli attentati: è stato arrestato a Molenbeek, il quartiere di Bruxelles da cui provenivano alcuni degli attentatori di Parigi e attorno al quale si sono concentrate molte delle indagini successive agli attacchi. Negli ultimi mesi gli investigatori hanno arrestato a Bruxelles diverse persone accusate di reati legati al terrorismo, alcune sospettate di preparare un attacco imminente.
La prima pagina di domani, mercoledì 23 marzo, del quotidiano belga Le Soir.
A la Une du @lesoir ce mercredi: "#TenirBon" https://t.co/cwwapndmZo pic.twitter.com/XvuO87jujY
— Le Soir (@lesoir) March 22, 2016
Le operazioni della polizia a Schaerbeek, un quartiere a nord di Bruxelles, sono ancora in corso. Il quotidiano belga Le Soir, dopo aver parlato con la polizia presente nella zona, scrive che le perquisizioni potrebbero durare tutta la notte.
La polizia tedesca ha detto di aver arrestato sull’autostrada Monaco-Salisburgo tre cittadini del Kosovo che viaggiavano su un’auto con targa belga e che, secondo quanto dichiarato da un portavoce della procura locale, potrebbero essere collegati a un’organizzazione terroristica. I tre, due fratelli e un terzo passeggero, hanno detto di lavorare per un’azienda belga di costruzioni. Hanno tra i 36 e i 46 anni e uno di loro è oggetto di un mandato di arresto in Kosovo, scrive il quotidiano belga Le Soir. Non è comunque stato stabilito alcun collegamento tra le tre persone fermate e gli attacchi di oggi a Bruxelles, ma è stata aperta un’inchiesta per «sospetto di pianificazione di un atto criminale grave contro lo stato».
Dopo gli attentati di oggi a Bruxelles la procura di Parigi ha annunciato di aver aperto un’inchiesta in Francia: è una procedura convenzionale, per la presenza tra i feriti di otto cittadini francesi, tre dei quali in modo grave.
L’agenzia di stampa AFP scrive che gli attentatori dell’aeroporto di Bruxelles trasportavano le bombe nelle loro valigie. Lo ha detto il sindaco di Zaventem Francis Vermeiren. «Sono arrivati in taxi con le loro valigie, le bombe erano nelle loro borse. Hanno messo le borse sui carrelli, le prime due bombe sono esplose. Il terzo ha messo la sua borsa su un carrello ma deve essersi lasciato prendere dal panico, la bomba non è esplosa». Il terzo uomo è attivamente ricercato.
#BREAKING Belgium attackers' 'bombs were in their bags': local mayor
— AFP news agency (@AFP) March 22, 2016
La ministra della Salute del Belgio, Maggie De Block, ha parlato da poco a una televisione locale dicendo che negli attacchi di oggi sono morte 31 persone e 250 sono rimaste ferite.
L’agenzia EPA ha diffuso questa radiografia scrivendo che proverrebbe dall’ospedale militare di Neder-Over-Heembeek, a nord della capitale belga: e che sarebbe il torace di una delle persone ferite negli attacchi terroristici di questa mattina. La radiografia mostra un chiodo o una vite nel petto del paziente. Non ci sono comunque conferme dell’autenticità dell’immagine, e EPA non ha chiarito come l’abbia ottenuta né dettagli ulteriori (c’è una lunga storia di radiografie falsificate, su internet e non solo su internet): ma molti siti internazionali l’hanno data per vera, contando sull’affidabilità di EPA. In serata il procuratore del Belgio ha detto che in un’abitazione perquisita a Schaerbeek, un quartiere a nord di Bruxelles, è stata trovata una bomba contenente dei chiodi.
L’operazione della polizia a Schaerbeek, un quartiere a nord di Bruxelles, è ancora in corso nonostante gli elicotteri che sorvolavano la zona non siano più visibili.
Il governo di Bruxelles ha invitato la popolazione ad osservare un minuto di silenzio domani, mercoledì 23 marzo, alle ore 12.00
La prima pagina di domani, mercoledì 23 marzo, del quotidiano francese Libération.
A la une de l’édition de @libe de mercredi #Bruxelles pic.twitter.com/r3hausvNsg
— Johan Hufnagel (@johanhufnagel) March 22, 2016
Re Filippo del Belgio ha parlato alla nazione in diretta televisiva, ha definito gli attacchi «vili ed efferati» e ha detto che «per ognuno di noi, questo 22 marzo non sarà più una giornata come le altre: siamo determinati a lottare e a reagire con calma e dignità. Dobbiamo mantenere la fiducia in noi stessi, è questa fiducia che è la nostra forza».
Cos’è successo oggi a Bruxelles, per punti:
• Intorno alle 8 ci sono state due esplosioni all’aeroporto di Bruxelles, che si trova a Zaventem, a una di chilometri dal centro: ci sono almeno 11 morti e 81 feriti
• Pochi minuti dopo le 9 c’è stata un’altra esplosione nella stazione della metropolitana di Maalbeck, a poche centinaia di metri dalla sede della Commissione europea e del Consiglio dell’Unione Europea: sono morte almeno 20 persone, ha detto il sindaco di Bruxelles, e altre 106 sono rimaste ferite
• L’ISIS ha rivendicato gli attentati
• La polizia belga ha diffuso una foto di un uomo sospettato di essere tra i responsabili degli attentati, ripreso dalle telecamere di sicurezza dell’aeroporto di Zaventem
• Dopo gli attentati sono stati chiusi l’aeroporto di Bruxelles, le stazioni e interrotti i trasporti pubblici: l’aeroporto rimarrà chiuso anche domani, alcune stazioni hanno riaperto alle 16 e i trasporti sono parzialmente ripresi
La polizia belga ha diffuso la foto che era circolata sui media belgi questo pomeriggio e che ritraeva tre persone sospettate di essere responsabili dell’attentato all’aeroporto di Zaventem, chiedendo informazioni sull’uomo a destra.
#TERRORISME Qui reconnait cet homme? https://t.co/rYdyrBSJqF pic.twitter.com/xKnAXb9eGs
— Avis de recherche (@police_temoin) March 22, 2016
Un’immagine twittata dall’account del governo francese.
We stand together with Belgium #Brussels #BrusselsAttack pic.twitter.com/r8AgIcIImX
— French Government (@French_Gov) March 22, 2016
Le Soir, il principale quotidiano belga, ha pubblicato un’edizione serale speciale del giornale, con questa prima pagina.
"#Bruxelles, 22 mars 2016" : accédez à notre EDITION SPECIALE https://t.co/5Sg38E12V2 pic.twitter.com/gZ9ATIpn9w
— Le Soir (@lesoir) March 22, 2016
SITE ha pubblicato un comunicato dell’ISIS con la rivendicazione degli attentati di Bruxelles in arabo e in francese.
#ISIS issued a formal communique in Arabic and French claiming credit for the attacks in #Brussels #Belgium pic.twitter.com/2lMFQUM26z
— SITE Intel Group (@siteintelgroup) March 22, 2016
I passeggeri fuori dalla stazione ferroviaria di Bruxelles Nord in attesa di prendere il treno.
All’aeroporto di Zaventem è stata trovata una terza bomba che non è esplosa durante gli attentati di questa mattina, ed è stata neutralizzata dalla polizia.
#BREAKING Third bomb failed to explode at Brussels airport: regional governor
— AFP news agency (@AFP) March 22, 2016
L’aeroporto di Bruxelles rimarrà chiuso anche domani.
The airport will remain closed through Wednesday says #brusselsairport CEO @arnaudfeist
— Brussels Airport (@BrusselsAirport) March 22, 2016
Tra i disegni e le vignette in solidarietà con la città di Bruxelles che stanno circolando online ce n’è anche una che ritrae Tintin, famoso personaggio dei fumetti belga, mentre piange insieme al suo cane Milou.
People are sharing pictures of Tintin after the Brussels attacks https://t.co/0PgG8oayk2 #Brussels pic.twitter.com/TwAzygtjRu
— The Independent (@Independent) March 22, 2016
Nella rivendicazione, Amaq dice che l’attentato è stato fatto con delle cinture esplosive e altri dispositivi, e ha motivato l’attacco con il fatto che il Belgio partecipa alla coalizione internazionale contro l’ISIS. Si dice anche che prima di farsi esplodere gli attentatori hanno aperto il fuoco all’interno dell’aeroporto di Zaventem.
Amaq, una specie di agenzia di stampa “non ufficiale” dello Stato Islamico (o ISIS), ha pubblicato una rivendicazione degli attentati di Bruxelles.
Breaking: #ISIS linked Amaq: #ISIS fighters carried out the #brusselsattack due "to participating in the international calition agains ISIS"
— Rita Katz (@Rita_Katz) March 22, 2016
Breaking:#ISIS –#Amaq claims #Brusselsattacks as carried out with "a series of bombings w/explosive belts& devices" pic.twitter.com/wExeGqaaAr
— Rita Katz (@Rita_Katz) March 22, 2016
Le Soir, il principale quotidiano belga, ha pubblicato la foto dei tre sospettati ripresi dalle telecamere di sicurezza dell’aeroporto di Zaventem prima delle esplosioni: inizialmente Le Soir aveva scritto che la foto non era confermata, ma successivamente ha contattato quelle che definisce come “fonti giudiziarie”, che hanno descritto la foto come «pertinente». Non è ancora chiaro quali e quante delle tre persone siano morte nell’attentato.
Attentats de #Bruxelles: voici la photo des suspects à l’aéroport de Zaventem https://t.co/2ozY3lUE0D pic.twitter.com/giWnvPzJg0
— Le Soir (@lesoir) March 22, 2016
Davanti alla Borsa di Bruxelles, che si trova vicino alla Grand Place, le persone stanno portando dei fiori e scrivendo messaggi di solidarietà per terra con dei gessi colorati.
People in Brussels are writing messages of solidarity by the central stock exchange in the aftermath of the attacks. pic.twitter.com/jRrInq3opg
— AJ+ (@ajplus) March 22, 2016
Solidarity at Beurs/La Bourse #brusselsattack #BruxellesMaBelle pic.twitter.com/Po6N3bFLDG
— Heleen Rodiers (@HeleenRodiers) March 22, 2016
Alcuni giornali belgi hanno pubblicato una foto sostenendo che mostri tre uomini sospettati di essere responsabili degli attentati, ripresi da una telecamera di sicurezza dell’aeroporto di Zaventem prima delle esplosioni. La foto, pubblicata per prima dal sito del giornale La Dernière Heure, non è stata però confermata da nessuna fonte ufficiale, e non è stata per ora ripresa da nessun giornale affidabile.
Un tweet di Hassan Rouhani, presidente dell’Iran, che ha condannato gli attentati di Bruxelles.
Firmly condemn terrorist attacks in #Brussels. Deepest condolences to the government & people of #Belgium, esp those who lost loved ones.
— Hassan Rouhani (@HassanRouhani) March 22, 2016
Il servizio ferroviario nazionale belga ha specificato che le stazioni ferroviarie di Bruxelles riapriranno alle 16 con l’eccezione di quelle di Schuman, quella di Bruxelles-Luxembourg e quella dell’aeroporto.
A partir de 16h, reprise du trafic ferroviaire à BXL, à l'exception à #BruxellesSchuman, #BruxellesLuxembourg et #BruxellesAéroport. #SNCB
— SNCB (@SNCB) March 22, 2016
Il ministro degli Interni belga Jan Jambon ha detto che il paese osserverà tre giorni di lutto nazionale.
Le ministre de l'Intérieur Jan Jambon annonce trois jours de deuil national. #Bruxelles
— véronique lamquin (@vlamquin) March 22, 2016
Associated Press ha pubblicato un video che mostra l’interno dell’aeroporto di Zaventem e della metropolitana di Bruxelles dopo le esplosioni: nella prima parte si vede, come in altri video diffusi questa mattina, molto fumo e delle persone che cercano di ripararsi e scappare nel terminal dell’aeroporto. La seconda parte – di cui alcuni segmenti erano già circolati online – mostra delle persone uscire da un treno della metropolitana, e altre bloccate all’interno di un vagone.
L’ambasciatore italiano a Bruxelles Vincenzo Grassi ha detto durante una conferenza stampa che tre cittadini italiani sono rimasti feriti in modo non grave negli attentati di questa mattina.
Il presidente degli Stati Uniti Barack Obama, che si trova a Cuba per una storica visita ufficiale (la prima di un presidente americano in carica da quasi 90 anni) ha parlato durante una conferenza stampa degli attentati di Bruxelles. Ha detto Obama: «Faremo tutto quello che è necessario per aiutare i nostri amici e alleati del Belgio per consegnare alla giustizia i responsabili», e ha aggiunto che l’attentato deve ricordare che «dobbiamo stare uniti, indipendentemente dalla nazionalità, etnia o religione, per combattere contro la piaga del terrorismo: possiamo sconfiggere chi minaccia la sicurezza delle persone nel mondo, e lo faremo».
"The thoughts and prayers of the American people are with the people of Belgium" —@POTUS on the attacks in #Brussels https://t.co/TWxnIDfDqL
— The White House (@WhiteHouse) March 22, 2016
Intanto dalle 15 le persone che si trovavano nel palazzo Berlaymont, sede della Commissione europea, hanno cominciato a uscire dall’edificio: dopo le esplosioni era stato chiesto loro di rimanere negli uffici.
#Bruxelles Le bâtiment du Berlaymont évacué vers 15h00 https://t.co/Q6YSUN8EIv
— Le Soir (@lesoir) March 22, 2016
Le stazioni ferroviarie di Bruxelles riapriranno alle quattro di pomeriggio, ha detto il ministro dei Trasporti belga Jacqueline Galant.
Una foto scattata poco fa a Piazza Schuman, che si trova tra la sede della Commissione europea e quella del Consiglio dell’Unione europea, e che normalmente è molto frequentata e trafficata.
I have never seen Schuman like this… pic.twitter.com/zIst7cR9lv
— Sándor Zsíros (@EuroSandor) March 22, 2016
Marco Imarisio, giornalista del Corriere della Sera, si trova a Bruxelles, e ha pubblicato su Twitter alcune foto dell’esterno della stazione di Maalbeek.
Oggi, metro di Maalbeek. pic.twitter.com/91knonMvd6
— marco imarisio (@marcoimarisio) March 22, 2016
Ingresso della metro di Maalbeek, Europa pic.twitter.com/nKam3gPIl9
— marco imarisio (@marcoimarisio) March 22, 2016
Davanti alla sede della Commissione europea, che si trova a poche centinaia di metri dalla stazione di Maalbeek, le bandiere dell’Unione Europea sono state issate a mezz’asta.
#Brussels: EU flags at half mast in front of the @EU_Commission. #BrusselsAttacks pic.twitter.com/WuNmLSRI7A
— European Commission (@EU_Commission) March 22, 2016
Questa mattina, intorno alle 11, la polizia belga ha arrestato due persone davanti alla Stazione di Bruxelles Nord.
arrestaties aan het noord station van #Brussel #nmbs #brusselslockdown (via @japabe) pic.twitter.com/9N8mKXd834
— Nuts! (@CNeuts) March 22, 2016
Il sindaco di Bruxelles dice che 20 persone sono morte nell’attacco alla stazione di Maalbeek. Altri 106 sono rimasti feriti, di cui 17 in modo grave.
Mayeur: "Minstens 20 doden, 17 zwaargewonden, 106 gewonden in metro Brussel." https://t.co/wCXumq4CB0
— VTM NIEUWS (@VTMNIEUWS) March 22, 2016
Gli artificieri dell’esercito belga stanno per far esplodere un “pacco sospetto” all’aeroporto di Bruxelles. Secondo la TV pubblica si tratta di una bomba inesplosa.
Within a few minutes the explosives team of the Belgian Army will neutralise a supsicious package at #Zaventem Airport. #Brussels
— CrisisCenter Belgium (@CrisiscenterBE) March 22, 2016
L’agenzia Reuters ha diffuso la foto di un giovane migrante al campo di Idomeni, in Grecia, che mostra un cartello in cui dice di essere dispiaciuto per gli attacchi avvenuti a Bruxelles questa mattina.
A #refugee boy holds up placard reading "Sorry for Brussels" near #Idomeni REUTERS/@Grulovic #brusselsattack pic.twitter.com/V21BcdedFY
— Reuters Paris Pix (@ReutersParisPix) March 22, 2016
• Almeno 26 persone sono morte e più di 150 sono rimaste ferite in due attacchi terroristici nella città di Bruxelles.
• Il primo attacco è avvenuto poco dopo le 8 di mattina, quando due bombe, di cui almeno una attivata da un attentatore sucida, sono esplose nell’aeroporto di Zaventem, il più grande del Belgio.
• Circa un’ora dopo, alle 9, una seconda bomba è esplosa a bordo di un treno della metropolitana, vicino alla stazione di Maalbeek, nel centro di Bruxelles, vicino al quartiere delle istituzioni europee.
• Per il momento gli attacchi non sono ancora stati rivendicati.
• Il livello di allerta è stato portato a quattro in tutto il Belgio, il più alto nella scala. A Bruxelles il trasporto pubblico è stato sospeso, mentre sono stati chiusi numerosi musei, palazzi e altri luoghi pubblici.
È stato diffuso quello che finora è il video girato all’interno dell’aeroporto di Zaventem che mostra più cose: si vede molto fumo, e delle persone che scappano dal terminal e cercano di ripararsi.
#Bruxelles > images impressionnantes du hall des départs de l'aéroport de #Zaventem, qqs minutes après l'explosion https://t.co/8cX143Zukz
— iTELE (@itele) March 22, 2016
Il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni ha detto che per il momento non risultato italiani coinvolti negli attacchi.
Un video girato dentro l’aeroporto di Zaventem poco dopo le esplosioni.
Footage immediately after the explosions @BrusselsAirport #vrtnieuws#prayforbelgium #terror pic.twitter.com/zhYtkAS6Dn
— Steven Decraene (@stevencraneTV) March 22, 2016
Sui social network si è diffuso l’hashtag #ikwilhelpen, voglio aiutare in fiammingo, una delle due lingue ufficiali del Belgio. Con questo hashtag le persone posso offrire posti nella loro auto per coloro che sono rimasti bloccati dalla chiusura dei mezzi di trasporto, oppure richiedere un passaggio.
Il giornalista Matthew Keys ha pubblicato l’audio di una conversazione tra un pilota d’aereo in avvicinamento all’aeroporto di Bruxelles e la torre di controllo, avvenuta pochi minuti dopo l’esplosione. Tutti i voli aerei diretti all’aeroporto sono stati dirottati e l’aeroporto stesso è stato chiuso.
Air traffic control dispatches from Brussels airport following twin explosions there this morning pic.twitter.com/J1dk60pZZ9
— Matthew Keys (@MatthewKeysLive) March 22, 2016
Il presidente francese François Hollande ha diffuso un messaggio sugli attacchi di questa mattina a Bruxelles in cui ha detto che il mondo: «È davanti a una minaccia globale, che ha bisogno di una risposta globale».
"Ns sommes devant une menace globale qui exige que ns y répondions globalement", @fhollande https://t.co/QqHO5XN5ac pic.twitter.com/XAGoV0PfBk
— FRANCE 24 (@FRANCE24) March 22, 2016
Secondo la radio belga RTBF, un fucile d’assalto è stato ritrovato nella zona dell’aeroporto di Bruxelles dove sono avvenute le esplosioni.
#Bruxelles #brusselsattacks #Brussels Une kalachnikov a été retrouvée dans le hall des départs de #Zaventem https://t.co/cHKEHwgLsW
— RTBF info (@RTBFinfo) March 22, 2016
Richard Westcott, esperto di trasporti di BBC, ha scritto che secondo le informazioni attualmente disponibili, le esplosioni all’aeroporto di Bruxelles sono avvenute in aree pubbliche, prima che potesse essere effettuato qualsiasi controllo. Per il momento, quindi, l’attacco non sembra essere stato causato da un fallimento del sistema di sicurezza dell’aeroporto.
Lunedì 21 marzo il ministro degli Interni del Belgio Jan Jambon aveva parlato alla televisione belga RTL del rischio che l’arresto di Salah Abdeslam, avvenuto venerdì 18 a Bruxelles, avrebbe potuto comportare l’attivazione di altre cellule terroristiche nel paese. Jambon aveva spiegato che l’allerta nazionale per il terrorismo sarebbe rimasta a 3 (su una scala di quattro) perché le minacce rimanevano plausibili e imminenti. Jambon, scrive Politico, aveva detto che «è chiaro che l’arresto di Abdeslam è un passo in avanti nella lotta la terrorismo. Ma non possiamo dire che il problema sia stato risolto. Il network dello Stato Islamico è ancora attivo in Europa, Francia e Belgio». Per il momento non ci sono elementi che suggeriscano che gli attentati di oggi siano collegati direttamente all’arresto di Abdeslam, né che siano riconducibili allo Stato Islamico.
Questa sera la Tour Eiffel sarà illuminata con i colori della bandiera belga.
Ce soir, @LaTourEiffel sera illuminée aux couleurs de la Belgique.
Paris est solidaire de #Bruxelles. #NousSommesUnis
— Paris (@Paris) March 22, 2016
L’Università di al Azhar del Cairo, in Egitto, una delle principali autorità islamiche al mondo, ha condannato gli attacchi avvenuti oggi a Bruxelles.
#BREAKING Brussels attacks 'violate' Islamic teachings: top Muslim body Al-Azhar
— AFP news agency (@AFP) March 22, 2016
Sta girando molto online un disegno del vignettista di Le Monde Plantu sugli attentati di Bruxelles.
#Bruxelles L'hommage de Plantu https://t.co/sBBY9mGViE pic.twitter.com/WNoXNAwCUT
— Le Monde (@lemondefr) March 22, 2016
Qui abbiamo raccolto e messo in ordine tutto quello che è successo oggi a Bruxelles.
L’Alto rappresentante dell’Unione per gli affari esteri e la sicurezza Federica Mogherini si trova in Giordania per una visita ufficiale. Al termine della conferenza stampa sull’attacco di Bruxelles, in cui ha detto che oggi è «un giorno triste per tutta l’Europa», Mogherini si è commossa e ha lasciato la sala.
[Direct] Déclaration poignante de Federica Mogherini : "Un jour très triste pour l'Europe" https://t.co/6WeXfMm1qE https://t.co/NjgpbLv9gb
— euronews en français (@euronewsfr) March 22, 2016
Philippe Coulon, general manager di Airbnb per il Belgio, ha detto che con l’hashtag #hostinbrussels le persone che normalmente affittano una casa a Bruxelles tramite il servizio possono offrire ospitalità a chi è rimasto bloccato a Bruxelles.
Yes, launch of #hostinbrussels for hosts who'd like to open their doors for people stuck in Brussels #airbnbbelgium https://t.co/5TZpnark7F
— Philippe Coulon (@PhilippeCoulon2) March 22, 2016
Le strade intorno alla stazione della metropolitana di Maalbeek sono state chiuse e continuano ad arrivare ambulanze, mentre si sente il rumore degli elicotteri della polizia che sorvolano la città.
All around perimeter blocking off #Maelbeek, ambulances continue to rush by & helicopters hover pic.twitter.com/THaGTAU2E9
— Aurélien Breeden (@aurelienbrd) March 22, 2016
• Tutti i trasporti pubblici di Bruxelles e i collegamenti ferroviari con la città sono stati sospesi.
• Gli aeroporti della città di Bruxelles sono stati chiusi.
• Le autorità hanno consigliato agli abitanti della città di non lasciare le loro abitazioni.
Secondo il ministro della Salute belga, Maggie de Block, 11 persone sono morte nell’attacco all’aeroporto di Zaventem, mentre altre 81 sono rimaste ferite.
Guy Sablon, un portavoce della società che gestisce i trasporti a Bruxelles, ha detto che nell’esplosione alla stazione di Maalbeek sono morte 15 persone e 55 sono rimaste ferite.
BREAKING: Brussels transit spokesman Guy Sablon says 15 dead, 55 injured in attack at subway station.
— The Associated Press (@AP) March 22, 2016
Un video che mostra Rue Belliard, vicino alla stazione di Maalbeek, poco dopo l’esplosione.
This is the scene on Rue Belliard, near Maelbeek station, 15 minutes after reports of the explosion at the stationhttps://t.co/tDx51kvGn6
— Guardian news (@guardiannews) March 22, 2016
Secondo funzionari del servizio del trasporto pubblico locale di Bruxelles, citati dai media belgi, 15 persone sono morte nell’attacco alla stazione della metropolitana di Maalbeek e altre 55 sono rimaste ferite. Si tratta di numeri non ancora ufficiali, da prendere con molta cautela.
Nella conferenza stampa del primo ministro, il procuratore federale ha detto che è troppo presto per fare un bilancio delle vittime: «La priorità al momento è fornire assistenza ai feriti».
Il primo ministro Michel ha confermato che due attentati sono avvenuti oggi a Bruxelles: uno all’aeroporto di Zaventam, un altro alla situazione di Maalbeek, nel centro della città. Michel ha aggiunto che ci numerosi morti e feriti, molti in gravi condizioni, ma non ha fornito una cifra precisa. «È accaduto quello che temevamo», ha detto Michel: «È un giorno nero per il Belgio».
Le Soir ha pubblicato su Twitter una versione parzialmente oscurata della foto scattata dentro la metropolitana di Maalbeek, che sta girando molto e che nella versione originale mostra quelli che sembrano essere resti umani.
Suivez la conférence de presse des autorités https://t.co/Q6YSUN8EIv pic.twitter.com/JJOXmPmFRi
— Le Soir (@lesoir) March 22, 2016
Sta parlando Charles Michel, primo ministro belga.
È circolata la notizia di una nuova esplosione in rue de la Loi, la stessa nella quale si trova la stazione di Maalbeek: i media locali, tra cui il canale televisivo RTBF, hanno detto però che si è trattato di un’esplosione controllata degli artificieri belgi.
L’agenzia Associated Press dice di aver parlato con fonti di polizia che confermano che nell’attacco alla stazione di Maalbeek ci sono stati dei morti. Al momento non è ancora chiaro quante persone siano rimaste uccise, ma diversi media locali riportano che alcune decine sono rimaste ferite.
Latest on Belgium attacks: Brussels police say there were deaths at Maelbeek police station near EU headquarters https://t.co/RvnQakJAUh
— The Associated Press (@AP) March 22, 2016
Frank Gardner, che si occupa di questioni di sicurezza per BBC, ha detto che questo attacco “non è stato una sorpresa”, ma che “è scioccante che abbia avuto così tanto successo”. Gardner ha detto che è dagli attacchi di Charlie Hebdo, all’inizio del 2015, che in Europa ci sono stabilite diverse cellule terroristiche pronte a compiere degli attentati: alcune di loro sono state scoperte e smantellate negli ultimi mesi in diverse città del Belgio, tra cui Bruxelles.
Nonostante l’allerta molto alta, i servizi di intelligence del Belgio non sono però riusciti a smantellare tutte le cellule terroristiche e già in passato le autorità belghe erano state molto criticate per non essere state in grado di arrestare rapidamente Salah Abdeslam, che si ritiene essere l’unico ancora vivo tra gli attentatori di Parigi (Abdeslam è stato arrestato venerdì scorso in un appartamento di Molenbeek, un quartiere di Bruxelles).
Il Belgio ha un problema col terrorismo da diverso tempo. Anzitutto è il paese che in proporzione fornisce più combattenti al jihad tra tutti gli stati europei: centinaia di cittadini belgi sono andati a combattere negli ultimi anni insieme a gruppi estremisti in Siria, tra cui lo Stato Islamico. Diversi esperti ritengono che abbia avuto una grossa influenza Sharia4Belgium, un’organizzazione terroristica accusata di reclutare combattenti per il jihad e finita sotto processo in Belgio.
Le difficoltà dipendono anche dalla complicata frammentazione amministrativa del Belgio in generale e di Bruxelles in particolare. Tre giorni dopo gli attacchi di Parigi del 13 novembre, il Post aveva scritto, riferendosi al problema del Belgio:
«Jambon [il ministro per la Sicurezza belga, ndr] aveva detto che parte del problema è la complicata struttura dello stato belga e la frammentazione che esiste tra la parte del paese che parla francese e quella che parla fiammingo. Secondo Jambon, le divisioni tra le due comunità rendono più difficile rispondere in maniera efficace alle minacce terroriste. La stessa regione di Bruxelles è molto frammentata: per esempio ha 19 sindaci che spesso non si passano le informazioni l’uno con l’altro. Un altro problema è che molti belgi che si uniscono a gruppi terroristici non sono immigrati, ma cittadini le cui famiglie vivono in Belgio da parecchie generazioni: diventa perciò più difficile per le autorità ritirare i passaporti o le carte d’identità a persone sospette, per evitare per esempio che viaggino in Siria.»
È stato dato accesso libero a tutti gli hotspot internet della società Telenet nella città di Bruxelles. Da diverse ore le autorità continuano a invitare i cittadini a utilizzare internet e a lasciare libere le linee telefoniche, tranne in caso di emergenza.
All Telenet Hotspots are free to use in #Brussels. Do not use telephone – network saturation
— CrisisCenter Belgium (@CrisiscenterBE) March 22, 2016
Il sito dell’Università di Bruxelles è irraggiungibile a causa del troppo traffico. L’amministrazione invita le persone in cerca di informazioni a utilizzare i profili Facebook e Twitter dell’università.
Le site ulb.be est surchargé, merci de vous rediriger vers Twitter et Facebook pour des infos officielles.
— ULB (@ULBruxelles) March 22, 2016
Da diversi minuti circola sui social network una foto che mostra uno dei vagoni del treno colpito da un’esplosione nella stazione della metropolitana di Maalbeek, nel centro di Bruxelles. I danni sono molto estesi e nella foto si intravedono anche quelli che sembrano essere resti umani.
Alcune foto dell’interno dell’aeroporto di Zaventem, pubblicate da un utente di Twitter la cui moglie era dentro l’edificio.
De luchthaven nu. Heftig en angstaanjagend. pic.twitter.com/XAXNlIahY7
— weerman@FDuboccage (@FDuboccage) March 22, 2016
Una mappa di Le Figaro che mostra i luoghi delle esplosioni.
And here from Le Figaro is a useful map about where the two terror attacks in Brussels occurred. pic.twitter.com/eBgUGwSdOt
— DavidKenner (@DavidKenner) March 22, 2016
• Questa mattina poco dopo le otto due bombe sono esplose all’aeroporto di Bruxelles in quello che secondo la procura federale belga è stato un attentato suicida.
• Almeno 13 persone sono morte e altre 35 sono rimaste ferite. Prima dell’esplosione, alcuni testimoni dicono di aver sentito rumore di spari e grida in arabo.
• Poco dopo le nove c’è stata una terza esplosione nella stazione metropolitana di Maalbeek, nel centro di Bruxelles, non lontano dalla zona dove si trovano le sedi delle principali istituzioni dell’Unione Europea.
• L’esplosione a Maalbeek ha causato diversi feriti, secondo i testimoni e la stampa che si trova sul posto, ma non ci sono ancora informazioni precise a riguardo.
• Il livello di allerta è stato portato a quattro in tutto il Belgio, il più alto nella scala. A Bruxelles, il trasporto pubblico è stato sospeso, mentre sono stati chiusi numerosi musei, palazzi e altri luoghi pubblici.
Evan Lamos, che si trovava su uno dei treni vicino alla stazione della metro Maalbeek quando c’è stata l’esplosione, ha twittato un video che mostra l’evacuazione di un vagone tra le fermate di Arts-Lois e Maelbeek.
This was the scene a short while ago, between the Arts-Lois and Maelbeek metro stations in Brussels. pic.twitter.com/aTZjqsF7Gt
— Evan Lamos (@evanlamos) March 22, 2016
Numerosi musei, palazzi e altri edifici pubblici stanno chiudendo in tutta la città di Bruxelles. Il palazzo reale è stato chiuso a causa del ritrovamento di una valigia sospetta. È stato chiuso anche il grande magazzino Ikea, vicino Maalbeek, così come il museo delle Belle Arti e il parco del Cinquantenario. La circolazione dei mezzi pubblici locali è stata sospesa, così come la partenza e l’arrivo di treni nelle stazioni cittadine.
Shaun Walker, giornalista del Guardian che si occupa soprattutto di Russia, ha raccontato alcune delle reazioni di politici russi agli attacchi di Bruxelles. Alexei Pushkov, presidente del comitato per gli Affari Esteri della Camera bassa del parlamento russo, ha twittato: «Mentre Stoltenberg [il segretario generale della NATO) è occupato a combattere una “minaccia russa” immaginaria spostando dei soldati in Lettonia, a Bruxelles, sotto il suo naso, ci sono persone che si fanno esplodere».
Inoltre la portavoce del ministro degli Esteri, Maria Zakharova, ha detto: «Non puoi appoggiare i terroristi in una parte del mondo e non aspettarti che loro appaiano in un’altra». Non è chiaro a chi si riferisca Zakharova, ma ci sono diverse divergenze tra Russia e paesi Occidentali su chi si possa definire un “terrorista”: in Siria, per esempio, il governo russo considera terroristi diversi gruppi dell’opposizione al regime siriano di Bashar al Assad, a differenza di quanto fa l’Occidente.
Il presidente russo Vladimir Putin ha condannato l’attacco.
La procura federale belga ha confermato che l’attacco all’aeroporto di Zaventem è stato un attentato suicida.
A Bruxelles ci sono le sedi della Commissione europea e del Consiglio dell’Unione Europea, entrambe a poche centinaia di metri di distanza dalla stazione d Maalbeek, dove c’è stata una delle esplosioni. Attualmente lo stato di allerta è arancione (dopo c’è solo il rosso): tutte le riunioni sono cancellate, l’accesso è permesso solo ai dipendenti muniti del badge. Davanti agli edifici ci sono moltissimi agenti di polizia.
Area around EU institutions totally locked down by military and police squads pic.twitter.com/3lIRNBIk5p
— Simon Marks (@MarksSimon) March 22, 2016
All EU institutions are at alert level ORANGE – all meetings on premises and outside cancelled, access only for staff with badges
— Kristalina Georgieva (@KGeorgievaEU) March 22, 2016
Anche il primo ministro belga Charles Michel ha consigliato agli abitanti di Bruxelles di non uscire dalle loro abitazioni.
Pour le moment, nous demandons à la population d'éviter tout déplacement. Call centre de centre de crise : 1771.
— Charles Michel (@CharlesMichel) March 22, 2016
Matteo Salvini, segretario della Lega Nord ed europarlamentare, si trova a Bruxelles. Salvini ha raccontato all’ANSA che questa mattina stava andando all’aeroporto internazionale di Bruxelles per prendere un aereo che lo avrebbe riportato in Italia. Salvini è stato però bloccato e rimandato indietro dalla polizia:
«Sto rientrando in questo momento nei miei uffici a Bruxelles, la polizia mi ha bloccato a poca distanza dall’aeroporto, dove a minuti avrei preso un aereo per l’Italia. Stavo andando proprio alla sala partenze per tornare in Italia quando sono stato bloccato e rimandato indietro dalla polizia. Qui intorno c’è un grande caos»
Anche secondo fonti di polizia, interpellate dall’agenzia AFP, ci sarebbero morti e feriti nell’esplosione alla stazione di Maalbeek.
#BREAKING 'Dead and wounded' in Brussels metro blast: police
— AFP news agency (@AFP) March 22, 2016
Eurostar, il servizio ferroviario che collega Londra e Parigi passando anche per Bruxelles, ha detto che al momento i treni non stanno partendo o circolando dalla stazione di Bruxelles Sud. Circolano invece con qualche limitazione i treni che passano per Lille.
UPDATE: No trains are currently running to or from Brussels Midi. Brussels customers are advised to postpone, and not come to station.
— Eurostar (@Eurostar) March 22, 2016
Il bilancio di 13 morti e 35 feriti nelle due esplosioni all’aeroporto di Bruxelles è stato confermato dalla procura federale del Belgio.
Anche a Charleroi, dove già erano stati intensificati i controlli nella zona dell’aeroporto, sono state chiuse le linee della metropolitana leggera.
Les TEC wallons ferment toutes les stations du métro léger de Charleroi et les trams qui roulent sur ces lignes #mobilité
— Michel De Muelenaere (@MdM_LeSoir) March 22, 2016
La radio locale belga VTM ha detto che almeno 10 persone sono morte nell’esplosione alla stazione della metropolitana Maalbeek. La stessa notizia è stata data da Sky News, ma finora non ci sono conferme da parte delle autorità.
La società che gestisce gli aeroporti di Bruxelles ha detto che tutte le operazioni sono state sospese per oggi, e ha consigliato ai passeggeri che dovrebbero partire o arrivare a Zaventem di contattare la propria compagnia aerea per maggiori informazioni.
All airport operations today have been suspended. Contact your airline for more information about your flight.
— Brussels Airport (@BrusselsAirport) March 22, 2016
Alexander De Croo, vice primo ministro belga, dice che le linee telefoniche mobili a Bruxelles potrebbero non funzionare per il troppo traffico, e consiglia a chi si trova nella città di comunicare utilizzando le applicazioni di messaggistica online e i social network.
IMPORTANT: Brussels mobile networks are getting saturated. Please contact through data messages: Facebook, WhatsApp, Twitter. Avoid calls
— Alexander De Croo (@alexanderdecroo) March 22, 2016
Una giornalista del quotidiano belga Le Soir ha scritto su Twitter che una decina di persone ferite leggermente nell’esplosione alla stazione metropolitana di Maalbeek sono state trasportate in ospedale su un autobus.
Une dizaine de blessés légers transportés par bus #Maelbeek #Brussels pic.twitter.com/0ykOPKjNF0
— Lorraine Kihl (@LKihl) March 22, 2016
La Commissione Europea ha detto ai suoi dipendenti di rimanere a casa o di non uscire dai loro uffici. Il palazzo della Commissione si trova a poche centinaia di metri dalla fermata della metro Maalbeek, nel centro di Bruxelles, dove poco dopo le nove è avvenuta un’esplosione. Per il momento non ci sono notizie né di vittime né di feriti.
BREAKING: EU personnel in Brussels told to stay in office or home in wake of airport blasts
— The Associated Press (@AP) March 22, 2016
Tutte le linee del trasporto pubblico di Bruxelles, comprese quelle di tram e bus, sono state sospese.
Bus, trams, métros ne circulent plus #STIB
Bus, tram en metro rijden niet meer #MIVB
Bus, tram and metro shut down #Brussels @CrisisCenterBE— STIB-MIVB (@STIBMIVB) March 22, 2016
Una foto scattata vicino all’uscita della metropolitana di Maalbeek, dopo l’esplosione.
Une explosion a retenti dans le métro entre la station Maelbeek et Arts-Loi https://t.co/eef2JzQsdJ pic.twitter.com/RxTsw9UBXe
— Le Soir (@lesoir) March 22, 2016
Secondo i media belgi, il numero di morti è salito a 13, mentre i feriti sarebbero 35. Al momento però non ci sono ancora conferme ufficiali.
Un video che mostra il fumo dopo l’esplosione alla stazione della metro di Maalbeek.
Smoke in malbeek station #brussels #brusselsattack pic.twitter.com/4rnsGgbGdu
— Antoine Bertrand (@AntBertrand) March 22, 2016
Un’altra immagine che mostra i danni causati dalle esplosioni all’aeroporto di Bruxelles.
seems lots of destruction in #brussels airport pic.twitter.com/rrekW8h5Qw
— Nasser Atta (@nasseratta5) March 22, 2016
Circolano online notizie di un’esplosione anche nella fermata della metropolitana di Schumann, ma si tratta probabilmente di un errore giornalistico: Schumann è molto vicina a Maalbeek e tanti passeggeri sono stati fatti uscire da quella fermata. Dovrebbe quindi trattarsi dello stesso evento.
Anche la stazione Arts-Loi è citata in alcuni tweet, ed è la precedente sulla stessa linea.
Il quotidiano belga Le Soir consiglia ai suoi lettori che si trovano a Bruxelles di non uscire di casa.
Molti dei voli che sarebbero dovuti atterrare all’aeroporto di Zaventem, dove questa mattina ci sono state le due esplosioni, sono stati dirottati sull’aeroporto di Liegi, a circa ottanta chilometri da Bruxelles.
Il governo belga ha diffuso un comunicato ufficiale sugli attentanti di oggi in cui conferma che due esplosioni sono avvenute questa mattina all’aeroporto di Bruxelles e che al momento la pista principale ad essere seguita è quella di un attentato. Il comunicato parla di “vittime”, senza specificare un numero e aggiunge che più tardi nel corso della mattinata sarà convocato un consiglio della sicurezza nazionale.
Evan Lamos ha scritto su Twitter che si trovava in metropolitana a circa una stazione di distanza da Maalbeek. Dopo l’esplosione, il suo treno si è fermato e le persone a bordo sono state fatte risalire in superficie passando dai binari della metropolitana (c’era molto fumo, ha scritto).
Just arrived at Schuman station after walking on the tracks. pic.twitter.com/4xc0YCQmIv
— Evan Lamos (@evanlamos) March 22, 2016
La stazione della metropolitana di Maalbeek si trova a Est della Grand Place, la piazza principale di Bruxelles, a circa due chilomtetri di distanza.
La radio belga RTBF, citando fonti mediche, ha detto che nell’attacco sono state uccise almeno 10 persone e ci sono 30 feriti. La polizia non ha ancora diffuso numeri ufficiali.
• Ci sono state due esplosioni all’aeroporto di Bruxelles, poco dopo le otto di mattina. Almeno una persona è morta e molte altre sono rimaste ferite.
• Prima dell’esplosione, alcuni testimoni dicono di aver sentito rumore di spari e grida in arabo.
• Poco dopo le nove c’è stata una terza esplosione nella stazione metropolitana di Maalbeek, nel centro di Bruxelles, non lontano dalla zona dove si trovano le sedi delle principali istituzioni dell’Unione Europea.
• Non ci sono notizie più precise al momento su questa terza esplosione, ma la rete metropolitana di Bruxelles è stata chiusa.
Circola su alcune testate (Gazzetta, Repubblica che poi lo ha rimosso, ANSA, SkyTg24) un video che sostiene di mostrare il “momento dell’esplosione” all’aeroporto di Bruxelles registrato dalle telecamere di sorveglianza. Si tratta in realtà dell’esplosione avvenuta all’aeroporto di Mosca di Domodedovo nel 2011. Il video è stato inizialmente diffuso dal Daily Mail, tabloid di scarsissima affidabilità, che poi lo ha rimosso.
L’intera linea di metropolitana di Bruxelles è stata chiusa.
Ci sono notizie non ancora confermate di almeno un’altra esplosione alla stazione della metropolitana di Maalbeek, nel centro di Bruxelles. Tutte le linee sono state chiuse.
Explosión metro maalbeek pic.twitter.com/9KIEhLMOin
— Serge Massart (@massart_serge) March 22, 2016
Fermeture du métro #STIB
Sluiting van alle metrostations #MIVB
All metro stations are closing #Brussels @zpz_polbru— STIB-MIVB (@STIBMIVB) March 22, 2016
L’allerta terrorismo è stata alzata in tutto il paese al quarto livello, il più elevato.
Secondo diversi testimoni citati dal quotidiano belga Le Soir e da altri media locali, poco prima delle due esplosioni, nell’area delle partenze, si sono sentiti colpi di arma da fuoco e grida in arabo.
Intanto, all’aeroporto di Charleroi, che si trova a circa 50 chilometri a sud di Bruxelles, sono arrivati numerosi militari e agenti di polizia. Tutti i passeggeri sono sottoposti a controlli speciali, così come i veicoli che entrano nell’aerea dell’aeroporto.
Secondo alcuni media belgi, all’interno dell’aeroporto sono stati trovati altri esplosivi: non si hanno informazioni più precise a riguardo.
More explosive devices were reportedly found in #Brussels Airport according to Belgian media
— Michael Horowitz (@michaelh992) March 22, 2016
Un video che mostra l’area l’esterno dell’aeroporto. In tutta l’area è stato chiuso l’accesso e sul posto sono arrivati numerosi agenti di polizia e delle forze speciali.
#inBELS | Ambulances rijden af en aan op #Brussel Airport (Zaventem) aan vertrekhal [vid:@PaulLuxSartoria] pic.twitter.com/Q8tUvNU8gt
— roeland roovers (@r0eland) March 22, 2016
Venerdì della scorsa settimana a Bruxelles c’era stata una grossa operazione anti-terrorismo in cui era stato arrestato Salah Abdeslam, che si ritiene essere l’unico attentatore di Parigi ancora vivo. Abdeslam era in fuga dal 13 novembre, il giorno degli attentati: è stato arrestato a Molenbeek, il quartiere di Bruxelles da cui provenivano alcuni degli attentatori di Parigi e attorno al quale si sono concentrate molte delle indagini successive agli attacchi. Negli ultimi mesi gli investigatori hanno arrestato a Bruxelles diverse persone accusate di reati legati al terrorismo, alcune sospettate di preparare un attacco imminente. L’attacco di oggi potrebbe essere una ritorsione per l’arresto di Abdeslam.
La polizia federale belga ha confermato che almeno una persona è morta nelle due esplosioni che questa mattina hanno colpito il principale aeroporto di Bruxelles.
Secondo diversi testimoni, citati dal quotidiano belga Le Soir, la prima esplosione è avvenuta nella zona delle partenze. Qualche secondo dopo un’altra esplosione ha colpito la zona degli arrivi, mandando in frantumi le vetrate e riempiendo di fumo tutta l’area.
Agenti di polizia e vigili del fuoco stanno parlando di morti e feriti con i giornalisti che si trovano sul posto. Le cifre però per il momento sono ancora contraddittorie e non ufficiali.
#BREAKING One dead, several wounded at Brussels airport: police to Belga news agency
— AFP news agency (@AFP) March 22, 2016
Belgian fire service tell local media there are several dead and wounded at #Zaventem airport https://t.co/UIvFvG1NHi
— BBC Breaking News (@BBCBreaking) March 22, 2016
Jef Versele, un utente di Facebook arrivato cinque giorni fa ad Amsterdam da Houston, negli Stati Uniti, ha pubblicato sulla pagina diverse fotografie e video piuttosto impressionanti degli effetti dell’esplosione all’aeroporto di Bruxelles.
https://www.facebook.com/jef.versele/videos/pcb.10208020386360029/10208020379759864/?type=3&theater
La società che gestisce gli aeroporti di Bruxelles conferma che ci sono state due distinte esplosioni all’aeroporto di Zaventem e consiglia di non avvicinarsi alla zona.
There have been 2 explosions at the airport. Building is being evacuated. Don't come to the airport area.
— Brussels Airport (@BrusselsAirport) March 22, 2016
L’aeroporto di Zaventem si trova a sei chilometri a nord est del centro di Bruxelles ed il principale aeroporto del Belgio. Nel 2015 è stato utilizzato da 23 milioni di passeggeri.
Un’altra fotografia che mostra gli effetti dell’esplosione. L’ha fatta un passeggero in arrivo, Jef Versele, che l’ha pubblicata su Facebook.
echt #wtf daar in #zaventem 🙁 pic.twitter.com/2AGTBBA0xs
— ward markey (@wardmarkey) March 22, 2016
Al momento a nessun aereo è permesso di atterrare all’aeroporto di Bruxelles e molti sono stati quindi costretti a invertire la rotta.
MAP: No airplanes being allowed to land at #Brussels airport after two explosions rock main terminal – @planefinder pic.twitter.com/auILzX2Q4z
— Conflict News (@Conflicts) March 22, 2016
Un video mostra le persone che scappano dopo l’esplosione.
#BREAKING: Bombs detonated next to American Airlines desk at Zaventem airport in Brussels: 10+ injured pic.twitter.com/ykDpsc6hgV
— Amichai Stein (@AmichaiStein1) March 22, 2016
Il centro di crisi del Belgio ha fatto sapere che domani “salvo indicazioni contrarie” le scuole saranno aperte.