È morto a 90 anni George Martin

È stato lo storico produttore dei Beatles – "il quinto Beatle" – e il primo a mettere sotto contratto il gruppo nel 1962

George Martin a New York nel 2001 (AP Photo/Stephan Chernin)
George Martin a New York nel 2001 (AP Photo/Stephan Chernin)

George Martin, storico produttore dei Beatles, è morto a 90 anni. La notizia è stata data questa mattina con un tweet dall’ex batterista dei Beatles Ringo Starr, ed è stata successivamente confermata all’Hollywood Reporter dalla Universal Music. George Martin per primo mise sotto contratto i Beatles con l’etichetta Parlophone nel 1962, dopo che altre etichette avevano deciso di fare diversamente. Dopo aver fatto registrare ai Beatles il loro primo singolo Love me do, Martin continuò a lavorare con il gruppo e produsse molti dei loro successivi dischi. Secondo molti fu una delle persone che ebbe più influenza sulla musica dei Beatles e Martin veniva spesso chiamato “il quinto Beatle”. Paul McCartney, ex bassista e cantante dei Beatles, ha scritto sul suo sito un lungo messaggio in ricordo di Martin, che inizia così:

La notizia della morte di George Martin mi ha molto rattristato. Ho moltissimi bei ricordi su questo grande uomo, che resterà con me per il resto della mia vita. È stato un vero gentleman e per me, come un secondo padre. Ha guidato la carriera dei Beatles con abilità e senso dell’umorismo, diventando amico mio e della mia famiglia. Se qualcuno si è meritato il titolo di “Quinto Beatle”, quello è George. Dal giorno in cui ha fatto firmare ai Beatles il loro primo contratto fino all’ultima volta in cui l’ho incontrato è stato sempre uno degli uomini più generosi e intelligenti che abbia avuto il piacere di conoscere.

Martin nacque a Londra nel 1926 e iniziò a suonare il piano a sei anni. Dal 1947 al 1950 frequentò la Guildhall School of Music and Drama, una importante scuola di Londra in cui oltre a perfezionare la sua conoscenza del pianoforte iniziò a suonare l’oboe. Negli anni Cinquanta Martin lavorò per alcuni mesi alla BBC, occupandosi di musica, e dal 1955 divenne il manager della Parlophone, un’etichetta musicale fondata a Berlino, in Germania, nel 1896 e la cui società britannica prese poi il nome di EMI. In quegli anni Martin incise anche – suonandola lui stesso e usando lo pseudonimo Ray Cathode –  una canzone strumentale intitolata Time Beat. 

Negli anni Sessanta Brian Epstein – il produttore dei Beatles, un altro dei “quinti Beatles” – fece ascoltare a Martin una demo dei Beatles che era stata rifiutata dalla Decca, un’altra importante etichetta discografica. Martin raccontò in seguito di non essere rimasto particolarmente impressionato dalla canzone ma che anche grazie all’insistenza di Epstein, decise di produrre lo stesso i Beatles. Epstein, Martin e i Beatles si incontrarono negli studi di Abbey Road il 6 giugno 1962 per una sessione di prova e lì Martin decise di far firmare ai Beatles il contratto che li legava alla sua casa discografica. Il sito di musica Goldmine scrive che in quell’occasione i Beatles registrarono alcune canzoni, tra cui Love Me Do e PS I Love You. Si dice anche che quando Martin chiese ai Beatles di fargli sapere se c’era qualcosa che non gli andava bene, George Harrison rispose: «Beh, per cominciare, non mi piace la tua cravatta».

Negli anni Martin e i Beatles riuscirono ad andare d’accordo (nonostante alcuni litigi e dei momentanei “divorzi”) e Martin, oltre a produrre la band, lavorò agli arrangiamenti di alcuni brani, suonando anche alcuni strumenti in certe registrazioni. Uno dei principali meriti di Martin fu quello di rendere più elaborati i brani di certe canzoni dei Beatles che, soprattutto nei loro primi anni, erano descritto come talenti grezzi, musicalmente poco “educati”. Martin collaborò coni i Beatles per tutti gli anni Sessanta, fino al momento in cui si sciolsero, nel 1970. Dopo la fine dei Beatles Martin spiegò di essere sollevato dal non dover più cercare di rendere una hit ogni nuova canzone. Nonostante questo riuscì, in più di un’occasione, a creare delle nuove hit: ha collaborato tra gli altri con Jeff Beck, Ultravox, Kenny Rogers, Dire Straits e Aerosmith e produsse Candle in the Wind 1997, la versione di Candle in the Wind che Elton John incise dopo la morte della principessa Diana (la prima versione della canzone era invece dedicata a Marilyn Monroe).

Candle in the Wind 1997 è ancora oggi uno dei singoli musicali più venduti della storia. Martin continuò anche a collaborare con le esperienze da solisti di alcuni ex Beatle. Nel 1996 Martin è stato nominato Knight Bachelor, un’importante onorificenza conferita dalla monarchia britannica. Negli anni Novanta e Duemila Martin ha lavorato sempre meno ed erano ormai quasi 10 anni che non produceva più nessun disco.