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  • Giovedì 25 febbraio 2016

L’incredibile siccità ad Haiti

Un reportage fotografico di AP mostra i laghi senz'acqua e le condizioni di miseria di uno dei paesi più poveri al mondo: la situazione è precipitata con l'arrivo di “El Niño”

Il letto del lago Trou Caiman, a Croix-des-Bouquets, Haiti
(AP Photo/Dieu Nalio Chery)
Il letto del lago Trou Caiman, a Croix-des-Bouquets, Haiti (AP Photo/Dieu Nalio Chery)

Da circa tre anni molte zone di Haiti sono colpite da un’intensa siccità, che ha peggiorato ulteriormente le condizioni della popolazione locale, già prima una delle più povere al mondo. Negli ultimi mesi la situazione è peggiorata ulteriormente a causa di “El Niño”, una serie di fenomeni atmosferici che si verificano nell’Oceano Pacifico – di solito con un picco nei mesi di dicembre e gennaio – in media ogni cinque anni. El Niño ha reso ancora più secchi i terreni dedicati all’agricoltura, che ad Haiti sono parecchi: AP scrive che due terzi della popolazione haitiana sopravvive grazie ad attività legate all’agricoltura. Le Nazioni Unite hanno parlato di “un’insicurezza alimentare senza precedenti”, con conseguenze legate anche alla diffusione di una serie di malattie. Secondo alcune stime, circa 1,5 milioni di persone ad Haiti vivono in condizioni di grave malnutrizione (su una popolazione di poco superiore ai 10 milioni di abitanti).

Dieu Nalio Chery, fotografo di AP, ha scattato delle fotografie per raccontare quello che sta succedendo ad Haiti.

Haiti è uno dei paesi più poveri al mondo e ha l’indice di sviluppo umano (ISU) più basso di tutte le Americhe (l’ISU è calcolato tenendo conto di variabili come aspettativa di vita, istruzione e reddito nazionale lordo procapite). Negli ultimi cinque anni ad Haiti è successo un po’ di tutto: nel 2010 c’è stato un terremoto devastante che ha ucciso almeno 230mila persone e distrutto Port-au-Prince, la capitale dello stato: al terremoto è seguita un’epidemia di colera, poi l’isola è stata coinvolta dall’uragano Sandy e più di recente sono state organizzate proteste violente per chiedere le dimissioni dell’allora presidente Michel Martelly, che si è dimesso dal suo incarico il 10 febbraio di quest’anno.