L’Assemblea nazionale francese ha approvato il primo articolo del progetto di riforma costituzionale per l’inserimento dello stato d’emergenza nella Costituzione
Dopo circa cinque ore di dibattito, la sera di lunedì 8 febbraio l’Assemblea nazionale francese ha approvato con 103 voti a favore, 26 contrari e 7 astensioni, il primo articolo del progetto di riforma costituzionale che prevede l’inserimento dello stato d’emergenza nella Costituzione. Il progetto era stato promesso dal presidente François Hollande dopo gli attentati terroristici di Parigi e Saint-Denis dello scorso 13 novembre, in cui erano morte 130 persone. La grande maggioranza dei deputati socialisti presenti, 96, ha approvato l’articolo, undici si sono invece rifiutati e hanno votato contro (tra loro anche l’ex ministro Benoît Hamon). Il testo originale è stato leggermente modificato.
Il secondo e ultimo articolo della nuova riforma prevede l’inserimento nella Costituzione della privazione della nazionalità per chi ha la doppia cittadinanza, se ci saranno un’accusa e una condanna esecutiva a suo carico per “crimini legati al terrorismo”. Questo vale anche per i francesi nati da uno o due genitori stranieri che hanno comunque mantenuto anche la nazionalità di un altro paese. L’articolo è molto contestato e qualche giorno fa la ministra della Giustizia Christiane Taubira si era dimessa. Le discussioni proseguiranno oggi e domani e il voto finale è previsto per mercoledì 10 febbraio.