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  • Giovedì 4 febbraio 2016

Un libro sui libri per ragazzi degli anni Settanta

Pubblicato da Corraini: racconta gli autori e i lavori che hanno cambiato l'editoria per bambini e adolescenti in Italia, da Bruno Munari a Leo Lionni

Corraini Edizioni ha ristampato I nostri anni ’70. Libri per ragazzi in Italia, che racconta la storia dell’editoria italiana per ragazzi degli anni Settanta. Il libro è curato da Silvana Sola, esperta di letteratura per ragazzi, e Paola Vassalli, esperta di illustrazioni per l’infanzia, ed è il catalogo dell’omonima mostra tenutasi al Palazzo delle Esposizioni di Roma nel 2014: raccoglie i lavori di importanti autori italiani e internazionali come Bruno Munari, Toti Scialoja, Gianni Rodari, Francesco Tullio Altan, Leo Lionni e Maurice Sendak.

Gli anni Settanta sono stati un decennio rilevante per la storia dell’editoria e dell’illustrazione per bambini e ragazzi, anche grazie alla nascita della Fiera Internazionale del Libro per l’Infanzia e la Gioventù, nel 1964. Secondo la co-autrice Paola Vassalli, fu in quegli anni che si iniziò a pensare che i libri per bambini dovessero rispettarne “intelligenze e personalità”: l’opera che più di tutte ha indicato questa nuova direzione è Piccolo blu e piccolo giallo, del pittore e illustratore olandese Leo Lionni, che racconta la storia di amicizia tra due frammenti di collage, i due colori.
Vassalli, descrive così il contenuto del volume, indicando i libri e gli autori più significativi, che contribuirono a cambiare in quegli anni il modo di fare editoria per l’infanzia.

«C’erano una volta in Italia le “signore dell’editoria per ragazzi” ed è la loro voce che vogliamo farvi ascoltare mentre ve ne raccontiamo le gesta, perché a loro dobbiamo molta di quella rivoluzione che ha cambiato radicalmente e innovato il panorama dell’editoria per i nostri bambini, negli anni Settanta del secolo scorso.E con loro vogliamo parlarvi degli artisti, autori e illustratori che hanno scritto la storia del libro illustrato per l’infanzia alla ricerca della sua modernità, progettando e creando libri per un bambino nuovo.

In un decennio assai controverso ma ricco di uno slancio vitale, di una energia creatrice che è stata capace, in questo particolare ambito, di coniugare libertà e insieme identità. Libertà dai vecchi canoni espressivi, quando abbandona definitivamente l’idea di una illustrazione a esclusivo servizio del testo per un “albo” dove immagini e parole si rincorrono, creando un ritmo nuovo e parlando direttamente al bambino apprendista lettore. Identità perché in questi anni nasce e si consolida una generazione di autori, editori, librai, bibliotecari, critici e lettori, che si riconoscono in una comunità. Perché, come ci ricorda Giorgio Gaber, “libertà è partecipazione”.
In questo decennio emergono e si sviluppano soggetti assai diversi ma con un comune progetto: regalare ai bambini un libro di qualità, pensato per loro, che ne rispetti intelligenze e personalità. Un albo illustrato che è la prima “galleria d’arte” per una educazione al visivo e alla vita tout court. Perché i bambini agli inizi della vita pensano per immagini, un pensiero che è proprio degli artisti, che noi adulti ritroviamo nei sogni.
Dieci anni di un generale rinnovamento che affonda le proprie radici negli anni Sessanta, in quella “rivoluzione” che tutto cambia o contribuisce a cambiare, negli anni del miracolo economico che si conclude con un conflitto sociale esploso non a caso nelle università e nelle fabbriche. Anni difficili e controversi appunto, che hanno trasformato il mondo, grazie alle nuove tecnologie e all’abbattimento delle frontiere. E ci hanno regalato una nuova modalità “politica” del vivere quotidiano.

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