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  • Giovedì 21 gennaio 2016

Rosa Capuozzo ha annunciato le sue dimissioni da sindaco di Quarto

Foto LaPresse - Marco Cantile
Quarto (Na), 10/01/2016
Cronaca
Flash mob dei Meet Up 5 Stelle in sostegno del sindaco di Quarto Rosa Capuozzo.
Nella foto: Il sindaco Rosa Capuozzo interviene al flash mob.
Foto LaPresse - Marco Cantile Quarto (Na), 10/01/2016 Cronaca Flash mob dei Meet Up 5 Stelle in sostegno del sindaco di Quarto Rosa Capuozzo. Nella foto: Il sindaco Rosa Capuozzo interviene al flash mob.

Rosa Capuozzo ha annunciato durante una conferenza stampa le dimissioni da sindaco di Quarto, comune in provincia di Napoli: «La mia non è una resa, ma un gesto d’amore e di responsabilità per la città». Ieri, martedì 19 gennaio, Capuozzo era stata convocata dalla commissione Antimafia e oggi la presidente della Commissione, Rosy Bindi, ha deciso di trasmettere alla Procura di Napoli gli atti del colloquio per la necessità di segnalare alcuni aspetti da approfondire.

Lo scorso 12 gennaio Rosa Capuozzo, che non è indagata, era stata espulsa dal Movimento 5 Stelle. La storia ha a che fare con l’inchiesta coordinata da Henry John Woodcock della Direzione distrettuale antimafia di Napoli e in cui risulta indagato Giovanni De Robbio, il candidato più votato per il consiglio comunale di Quarto alle ultime elezioni amministrative, già espulso dal movimento. De Robbio è indagato insieme ad altre due persone per tentata estorsione aggravata nei confronti della sindaco del suo partito, Rosa Capuozzo, e per voto di scambio. Secondo la ricostruzione dell’accusa – basata su intercettazioni telefoniche, alcune testimonianze e due deposizioni in Procura di Rosa Capuozzo – De Robbio avrebbe minacciato più volte Capuozzo utilizzando una foto aerea della sua casa che mostrava un abuso edilizio per costringerla ad affidare il campo sportivo di Quarto ad Alfonso Cesarano, imprenditore sospettato di legami con il clan camorrista dei Polverino. Da una serie di intercettazioni agli atti dell’inchiesta – che risalgono al 24 novembre e al 16 dicembre 2015 – risulta però che Capuozzo fosse consapevole di essere sotto ricatto e di non aver ricevuto delle semplici pressioni politiche. Nonostante questo non aveva presentato alcuna denuncia.