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  • Lunedì 23 novembre 2015

I Carolina Panthers hanno fatto 10 su 10

Guida alla squadra-rivelazione del campionato di football americano di quest'anno, per chi non sa nulla di football americano

I Carolina Panthers festeggiano la vittoria contro i Washington Redskins. (Streeter Lecka/Getty Images)
I Carolina Panthers festeggiano la vittoria contro i Washington Redskins. (Streeter Lecka/Getty Images)

Domenica 22 novembre i Carolina Panthers hanno battuto i Washington Redskins per 44 a 16, nel corso dell’undicesima giornata di NFL, il più importante campionato al mondo di football americano. I Panthers hanno vinto tutte le prime dieci partite giocate dall’inizio del campionato, che dura in totale 17 giornate (anche se ogni squadra gioca solo 16 partite, perché una giornata viene data di riposo). Per i profani: il football americano ha un campionato strutturato con una lunga fase a gironi – 16 partite in 17 giornate appunto, detta regular season (stagione regolare) – e una fase di playoff che termina con il Super Bowl, la finale, che è l’evento sportivo più seguito dell’anno negli Stati Uniti. Dal 1970, anno in cui è stata fondata la moderna NFL, solo 16 squadre sono riuscite a rimanere imbattute per le prime 10 partite. Solo due squadre sono riuscite a terminare la regular season vincendo tutte e 16 le partite (si può pareggiare, in NFL, ma è molto raro).

Il record dei Panthers è raro ma non rarissimo, quindi, ma è sorprendente perché all’inizio della stagione la squadra era considerata da metà classifica. L’unica altra squadra rimasta imbattuta nel campionato di quest’anno sono i New England Patriots, che anche chi non segue il football americano avrà sentito nominare: è la squadra che ha vinto lo scorso Super Bowl e il suo capitano è Tom Brady, uno dei giocatori più forti di sempre, recentemente al centro dello scandalo dei “palloni sgonfi”. I Patriots erano dati fra i favoriti anche quest’anno e benché sia inusuale che un giocatore di 38 anni come Brady riesca ancora a giocare così bene, nessuno è molto stupito dalla loro serie di vittorie. Per i Panthers invece, prima che il campionato iniziasse, la maggior parte dei pronostici prevedeva una conclusione di regular season con 9 partite vinte e 7 perse.

Chi sono i Carolina Panthers

I Panthers sono una squadra relativamente giovane nella NFL: esistono dal 1995 e rappresentano South e North Carolina. Giocano in casa nel Bank Of America Stadium di Charlotte, in North Carolina. Hanno giocato un unico Super Bowl, perso, nel 2003. Negli ultimi anni sono riusciti a vincere la loro division, il loro girone, per due volte di seguito. Hanno giocato i playoff sia nel 2013 che nel 2014, ma non sono mai riusciti a superare la prima fase.

Come sono diventati così forti

Dal 2011 i Carolina Panthers sono riusciti a mettere insieme giovani di talento e qualche veterano ingaggiato per poche stagioni. Nel football americano gran parte del ricambio dei giocatori avviene ogni anno con un draft, in cui ogni squadra seleziona – a turno – un giocatore dai campionati universitari. Nel 2011 i Carolina Panthers avevano diritto alla prima scelta assoluta del draft, quindi potevano scegliere chi preferivano fra tutti i giocatori universitari disponibili quell’anno: scelsero Cam Newton, un quarterback che aveva giocato solo un anno come titolare all’università e che quindi era visto con un certo scetticismo. Oggi Cam Newton è considerato fra i cinque migliori quarterback del campionato (il quarterback è il ruolo più importante nel football americano) ed è fra i candidati per il titolo di MVP, miglior giocatore del campionato, anche se è più probabile che lo vinca Tom Brady. Nel 2011 i Panthers hanno anche cambiato capo allenatore: hanno scelto Ron Rivera, che dirigeva la difesa di un’altra squadra fino all’anno prima. Nel 2013 Rivera ha vinto il premio di allenatore dell’anno organizzato da Associated Press.

Cam Newton

Cam Newton ha 26 anni ed è un quarterback abbastanza unico nel suo genere. I quarterback sono i giocatori che ricevono la palla all’inizio di ogni azione e hanno tre opzioni: passare la palla in avanti a un ricevitore, darla in mano a un loro compagno che cerchi di portarla il più avanti possibile evitando i placcaggi, oppure correre loro stessi con il pallone. La qualità più richiesta in un quarterback è la precisione e la velocità nell’esecuzione nei passaggi. Newton in questo non eccelle – nonostante sia migliorato molto dal 2011 a oggi – e rimane molto potente ma impreciso, se paragonato con gli altri più forti nel suo ruolo. Ha però una struttura fisica che gli permette di correre molto bene con la palla ed è quasi inarrestabile sulle brevi distanze: è alto 196 centimetri e pesa 113 chili, ma è veloce e riesce a fare le capriole in aria, per dire. Questa sua capacità costringe le difese avversarie a coprire allo stesso modo tutte le tre opzioni di gioco (passa la palla, la dà in mano a un corridore o corre lui) quando invece sono abituate di solito a prepararne solo due. Newton è l’unico quarterback ad avere segnato più di 100 volte con un passaggio e più di 25 portando personalmente la palla in touchdown, nei suoi primi cinque anni di carriera. È inoltre particolarmente bravo nell’evitare i placcaggi quando si prepara a lanciare la palla.

C’entra solo Newton?

Cam Newton è senza dubbio il giocatore più importante della squadra, ma nelle ultime stagioni i Panthers hanno avuto anche una delle migliori difese del campionato: nel football americano i giocatori di attacco e difesa appartengono quasi a due squadre diverse, hanno allenatori diversi e non sono mai in campo nello stesso momento, perché si alternano nelle varie fasi del gioco. La difesa dei Panthers è capitanata da Luke Kuechly, che ricopre il ruolo di middle linebacker: una specie di quarterback della difesa, per importanza.

Kuechly è stato il primo giocatore scelto dai Panthers nel draft del 2012 e ha vinto il premio per il miglior giocatore difensivo dell’anno nel 2013. I Panthers hanno anche un’ottima linea di difesa: sono quei giocatori molto alti e pesanti che cercano di fermare le corse con la palla dell’attacco avversario e/o placcare il quarterback. L’unico reparto della difesa che ancora lasciava a desiderare era la “secondaria”: i giocatori che marcano i ricevitori dell’attacco avversario e cercano di impedirgli di ricevere la palla (quella passata in avanti dal quarterback, come dicevamo). Quest’anno anche questo reparto sta giocando bene, grazie al miglioramento improvviso di Josh Norman, un giocatore dei Panthers dal 2012 che oggi è fra i candidati per il premio di miglior giocatore difensivo dell’anno.

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E il Super Bowl?

È praticamente certo che i Panthers riescano ad accedere ai playoff anche quest’anno: il calendario delle prossime sei partite non dovrebbe metterli in difficoltà, anche se è improbabile che riescano a terminare la regular season imbattuti. Al momento per le statistiche sono la squadra con più probabilità di arrivare al Super Bowl, insieme ai New England Patriots di Brady. Il problema è che in uno sport come il football americano basta che qualche giocatore importante si infortuni perché le previsioni del campionato cambino velocemente – e gli infortuni sono molto frequenti, quindi le statistiche contano fino a un certo punto.