Il procuratore di Parigi, François Molins, ha detto che nell’operazione di questa mattina a Saint-Denis è stata “neutralizzata una cellula terroristica” che stava organizzando un nuovo attacco. Ha anche confermato che un cellulare è stato trovato in un bidone dell’immondizia fuori dal Bataclan: l’ultimo messaggio, proveniente dal capo degli attacchi, diceva “Ci siamo, iniziamo”. Molins ha detto che i terroristi si sono mossi con tre automobili affittate dai fratelli Abdeslam – francesi che vivevano a Molenbeek, un quartiere di Bruxelles – da un’azienda belga: una Volkswagen (trovata il giorno dopo gli attentati a Montreuil con tre kalashnikov), una Seat (recuperata dalle autorità a un posto di blocco al confine con il Belgio) e una Clio (abbandonata in piazza Albert Kahn nel XVIII arrondissement di Parigi). Molins ha anche detto che Abdelhamid Abaaoud, considerato l’uomo che ha progettato gli attentati di Parigi, e Salah Abdeslam, l’uomo ancora ricercato dalla polizia, non sono tra gli arrestati questa mattina.
Nell’operazione di polizia di questa mattina sono rimasti uccisi altri due terroristi, tra cui una donna che si è fatta esplodere nell’appartamento usato dagli attentatori: l’identità dell’altra persona morta non è stata diffusa. A Saint-Denis questa mattina sono state arrestate 8 persone: tre in una prima operazione di polizia, cui ne è seguita una seconda dopo l’esplosione della donna kamikaze nell’appartamento. Tra le macerie dell’appartamento sono state trovate due persone, messe subito agli arresti, e in seguito una donna e un altro uomo sono stati arrestati nelle vicinanze dell’abitazione. Una di queste aveva dato l’appartamento in affitto alla cellula terroristica.
Che cosa ha detto il procuratore di Parigi, in breve.
• A Saint-Denis questa mattina sono state arrestate 8 persone: tre in una prima operazione di polizia, cui ne è seguita una seconda in seguito all’esplosione nell’appartamento usato dagli attentatori – a causa di una donna che si è fatta esplodere (si attendono conferme della scientifica su queste circostanze). Tra le macerie dell’appartamento sono state trovate due persone, messe subito agli arresti, e in seguito una donna e un altro uomo sono stati arrestati nelle vicinanze dell’abitazione. Una di queste aveva dato l’appartamento in affitto alla cellula terroristica.
• Al momento la procura non ha dato informazioni circa l’identità delle persone arrestate, né di quelle morte. Abdelhamid Abaaoud, considerato l’organizzatore degli attentati di Parigi, non è tra gli arrestati.
• Nell’operazione di polizia di questa mattina a Saint-Denis sono stati esplosi circa 5mila colpi di armi da fuoco.
• La polizia è risalita all’appartamento di Saint-Denis grazie ad alcune testimonianze e alle indagini condotte nella zona poco prima di avviare l’operazione.
Molins ha concluso la conferenza stampa dicendo di non poter dare dettagli più precisi sull’identità delle persone arrestate oggi a Saint-Denis. Il procuratore ha detto che Abaaoud “non è tra le persone arrestate: le indagini sono in corso per identificare i terroristi morti e le altre persone poste sotto arresto”: sette uomini e una donna.
Molins: a Saint-Denis questa mattina sono stati sparati circa 5mila colpi negli scontri tra terroristi e polizia; in un primo momento sono state arrestate tre persone, sulla cui identità sono ancora in corso indagini. In seguito una donna si è fatta esplodere nell’appartamento, ma anche in questo caso sono in corso verifiche da parte della scientifica per ricostruire con precisione la dinamica.
Molins: è possibile che l’appartamento di Saint-Denis in cui è stata condotta l’operazione di polizia di oggi fosse stato usato da Abdelhamid Abaaoud, considerato l’organizzatore degli attentati di Parigi. Alcuni testimoni consultati dagli investigatori avevano confermato la sua presenza in territorio francese nei giorni scorsi.
Molins: non sono stati ancora identificati due terroristi che hanno effettuato gli attacchi di venerdì, nei quali sono morti.
Molins: sono stati usati telefoni, armi e informazioni su diversi nascondigli per ricostruire i movimenti dei terroristi, che si sono mossi con tre automobili affittate dai fratelli Abdelslam da un’azienda belga.
Molins: sono stati identificati cinque su sette terroristi morti durante gli attacchi di venerdì, come annunciato in precedenza. A Saint-Denis la polizia ha trovato un arsenale con fucili di vario tipo e cinture esplosive.
Molins: gli autori degli attacchi terroristici di venerdì sono arrivati dal Belgio il 12 novembre su tre automobili.
Il procuratore di Parigi, François Molin, ha detto in una conferenza stampa che oggi è stata “neutralizzata una cellula terroristica” che stava organizzando un nuovo attacco, attraverso le operazioni di polizia a Saint-Denis.
Anche il Washington Post dice che Abdelhamid Abaaoud – considerato l’organizzatore degli attentati di Parigi – è morto nell’operazione di polizia di questa mattina a Saint-Denis. Il Washington Post cita due funzionari di intelligence, senza specificare per ora altri dettagli. La notizia della morte di Abaaoud, non ancora confermata dalle autorità, era stata anticipata poco fa da Tara Palmeri, giornalista di Politico Europe.
The suspected architect of the Paris attacks is dead, according to two senior intelligence officials https://t.co/iJkQCQmij5
— Washington Post (@washingtonpost) November 18, 2015
Alle 19 è prevista una conferenza stampa della procura di Parigi che potrebbe chiarire alcuni dettagli dell’operazione a Saint-Denise.
Il giornalista Ian Tray del Guardian ha visto i documenti che la Francia ha presentato all’Unione Europea per richiedere più controlli lungo i confini europei. La proposta è di rendere più rigorose le verifiche anche per i cittadini europei che rientrano negli stati membri dopo un viaggio nei paesi extracomunitari. Le altre proposte riguardano sistemi più rigidi per il controllo delle armi, nuove soluzioni per il monitoraggio delle transazioni con denaro contante e una maggiore condivisione di informazioni tra le agenzie di intelligence europee.
Il governo britannico ha diffuso una serie di consigli da seguire nel caso di attentato terroristico. Tra gli altri: scappare e lasciare indietro i propri oggetti personali; se non si riesce a scappare, nascondersi, cercando di non rimanere intrappolati, e mettere il silenzioso sul cellulare. E rimanere calmi, per quanto possibile.
Advice from govt on what to do in the event of a gun attack. The STAY SAFE principles https://t.co/cXTllgnU0t pic.twitter.com/9yaRGuqfHg
— Daniel Sandford (@BBCDanielS) November 18, 2015
La “Marcia per il clima” in programma per il 29 novembre a Parigi è stata annullata in seguito agli attentati di venerdì in città. L’iniziativa era stata organizzata nell’ambito delle manifestazioni per la COP21, la conferenza sul clima che si terrà a Parigi dal 30 novembre all’11 dicembre.
[info France Inter] #COP21 Conséquence des attentats de vendredi : la marche pour le climat du 29.11 est annulée. pic.twitter.com/i91fbwBlyl
— France Inter (@franceinter) November 18, 2015
Una giornalista di Politico Europe, Tara Palmeri, ha scritto su Twitter che Abdelhamid Abaaoud – considerato l’organizzatore degli attentati di Parigi – è morto nell’operazione di polizia di questa mattina a Saint-Denis. La notizia per ora non è stata diffusa da Politico Europe e non è stata confermata dalle autorità francesi. Alle 19 è prevista una conferenza stampa della procura di Parigi con informazioni sulle operazioni di polizia di oggi.
Altri dettagli sui bombardamenti contro lo Stato Islamico effettuati dalla Russia. Sono state colpite le province di Raqqa, Aleppo, Idlib e Deir el-Zor in Siria. Ai piloti è stato dato l’ordine di colpire i convogli di camion che trasportano petrolio, nel caso in cui siano avvistati durante le loro attività.
A Molenbeek, quartiere di Bruxelles in Belgio, sono in corso una manifestazione e diverse iniziative per ricordare le persone morte negli attacchi di Parigi.
PHOTO: #Molenbeek #Brussels now. Square full of people to show solidarity and unity. #ParisAttacks – @MonicaTiberi pic.twitter.com/eA2YBhcjSk
— Conflict News (@Conflicts) November 18, 2015
A Molenbeek lunedì la polizia belga ha eseguito perquisizioni nell’ambito delle operazioni antiterrorismo legate agli attentati in Francia.
Il ministero della Difesa russo ha annunciato che sono stati avviati attacchi contro i convogli di autocisterne dello Stato Islamico, che trasportano petrolio di contrabbando, una delle principali fonti di ricavo dell’organizzazione.
#BREAKING Russian jets 'hunting' IS oil tanker trucks: defence ministry
— Agence France-Presse (@AFP) November 18, 2015
A inizio settimana anche gli Stati Uniti avevano annunciato di avere eseguito attacchi mirati contro i convogli dell’ISIS.
Mohamed Abdeslam, il fratello degli attentatori di Parigi, ha acceso alcune candele a Molenbeek in ricordo delle persone morte negli attentati di venerdì.
Mohamed Abdeslam, brother of Paris attackers, and cousin Rachid, light candles in Molenbeek #ParisAttacks pic.twitter.com/7czZ49Y0yV
— Ron Brown (@ronbrown01) November 18, 2015
L’ufficio del procuratore del Belgio ha confermato al Guardian che due degli attentatori di Parigi erano stati interrogati quest’anno dalla polizia belga. Si tratta dei due fratelli di nazionalità francese che vivevano a Molenbeek, il quartiere di Bruxelles attorno al quale si stanno concentrando le indagini relative agli attentati di Parigi: Ibrahim Abdeslam, che si è fatto esplodere in un ristorante del centro di Parigi, e Salah Abdeslan, che è ancora ricercato dalla polizia.
Ibrahim, scrive il Guardian, fu interrogato a febbraio, dopo che le autorità turche lo avevano fermato con il sospetto che stesse tentando di andare in Siria a combattere: Ibrahim fu poi rimandato a Bruxelles. Eric Van der Sypt, un portavoce dell’ufficio del procuratore del Belgio, ha detto al Guardian: «Negò di volere andare in Siria. Quando fu interrogato, disse solo che stava cercando di andare in vacanza in Turchia. Non c’erano segni che stesse partecipando ad attività terroristiche. Era solo un giovane radicalizzato, non c’erano ragioni per trattenerlo.»
Anche Salah Abdeslam fu interrogato, nonostante l’ufficio del procuratore non avesse prove che fosse andato in Siria a combattere: «C’erano 130 persone che sapevamo essere tornate dalla Siria e che avevano passato là un certo periodo, e non eravamo in grado di seguirli tutti. Non possiamo controllarli tutti».
A Molenbeek, il quartiere di Bruxelles dove lunedì la polizia belga ha eseguito una serie di perquisizioni, sono state accese candele in ricordo dei morti degli attentati di Parigi.
Candles are lit in memory of the Paris victims #Molenbeek pic.twitter.com/b4Ru7RUVyg
— James Franey (@jamesfraney) November 18, 2015
Gli Eagles of Death Metal, la band che stava suonando al Bataclan quando sono iniziati gli attacchi terroristici, ha pubblicato su Twitter un comunicato in cui dice di essere “sconvolta da quanto accaduto in Francia”. Il messaggio contiene ringraziamenti per chi si è occupato dei soccorsi e della protezione delle persone nel teatro, durante e dopo gli attacchi.
— EaglesOfDeathMetal (@EODMofficial) November 18, 2015
A Parigi-Roissy (Charles de Gaulle), il principale aeroporto vicino a Parigi, sono in corso da questa mattina controlli e perquisizioni. Nelle ultime ore la polizia si è concentrata sulle attività del corriere FedEx nell’aeroporto.
Domani l’università Paris VIII: Vincennes e le scuole di Saint-Denis saranno regolarmente aperte, dopo il giorni di chiusura di oggi in seguito all’operazione di polizia nelle prime ore della mattina.
La copertina del settimanale tedesco Der Spiegel è dedicata agli attentati di Parigi, la frase è una citazione di Antoine Leiris, intervistato dopo la morte della moglie a causa degli attacchi terroristici di venerdì: “Volete che sia spaventato. Scordatevelo!”.
Our Paris cover. Quote by Antoine Leiris whose wife was murdered at Bataclan: "You want me to be afraid. Forget it!" pic.twitter.com/uAs2UxJHXM
— Mathieu von Rohr (@mathieuvonrohr) November 18, 2015
Il ministro della Salute francese, Marisol Touraine, ha detto in Parlamento che delle 352 rimaste ferite negli attentati di venerdì a Parigi, 195 restano in ospedale: 41 sono in terapia intensiva e 3 in condizioni critiche.
Gli obiettivi dei bombardamenti condotti negli ultimi giorni da Francia e Russia in Siria, su una mappa realizzata da AFP.
France and Russia strike IS in Syria pic.twitter.com/1K1wJqVT7j
— Agence France-Presse (@AFP) November 18, 2015
L’ISIS ha diffuso l’ultimo numero di Dabiq, la sua rivista in lingua inglese. Al suo interno, l’ISIS ha annunciato l’uccisione di due ostaggi per cui aveva chiesto il pagamento di un riscatto due mesi fa: il norvegese Johan Grimsgaard-Ofstad, 48 anni proveniente da Oslo, e il cinese Fan Pingui, 50 anni e consulente freelance proveniente da Pechino. L’ISIS non ha specificato quando e dove i due ostaggi erano stati catturati.
Nello stesso numero, l’ISIS ha pubblicato la foto di quella che dice essere la bomba esplosa a bordo dell’aereo della compagnia russa Metrojet, precipitato nel Sinai, in Egitto, il 31 ottobre scorso. La provincia del Sinai, gruppo affiliato all’ISIS, aveva rivendicato l’attentato, dicendo che avrebbe presto diffuso le prove della sua responsabilità nell’attacco.
In Dabiq 12, #ISIS gave a photo of the purported IED that brought down the Russian airliner in Sinai pic.twitter.com/xLnZq9yeku
— SITE Intel Group (@siteintelgroup) November 18, 2015
L’ISIS ha anche scritto di avere inizialmente pensato di colpire un aereo occidentale, ma di avere cambiato obiettivo dopo l’inizio delle operazioni militari russe in Siria.
Il pacco sospetto trovato alla Gare de Paris Nord è stato fatto brillare, l’allarme è finito e le attività nella stazione stanno tornando alla normalità.
Controlled explosion on bag outside Gare du Nord outside my hotel room. Station reopens.#ParisAttacks
— oliver king (@oliverjamesking) November 18, 2015
Reuters scrive che nella notte ci sono stati 16 attacchi contro l’ISIS in Iraq e 13 in Siria, sempre contro lo Stato Islamico, da parte degli Stati Uniti e degli altri paesi che fanno parte della coalizione.
Le prime immagini della palazzina di Saint-Denis dove sono state effettuate le operazioni di polizia questa mattina.
Per un pacco sospetto, il check-in degli Eurostar presso la Gare de Paris Nord, una delle stazioni ferroviarie principali di Parigi, è chiuso da 40 minuti circa.
40 mins later, still waiting to check-in, police blocked off the western part of the station #Eurostar #garedunord pic.twitter.com/98VN7jeLCr
— Jack Hawke (@jack_hawke) November 18, 2015
Centinaia di organizzazioni musulmane del Regno Unito hanno acquistato una pagina sul Telegraph per condannare gli attentati di venerdì a Parigi.
Full page @Telegraph ad from hundreds of Muslim orgs condemning #Paris attacks pic.twitter.com/0jodvRaObm
— British Future (@britishfuture) November 18, 2015
In Svezia è stato innalzato il livello di sicurezza a 4 da 3, in seguito alla ricezione di “informazioni consistenti” su potenziali minacce terroristiche. Negli ultimi giorni molti paesi europei hanno innalzato i livelli di sicurezza e i controlli.
La prima pagina di oggi de L’Equipe, il principale giornale sportivo francese, riferita alla partita di calcio di ieri sera Inghilterra-Francia disputata nello stadio di Wembley a Londra. Il “Thank you” è per l’accoglienza molto amichevole che i tifosi inglesi hanno mostrato ai loro avversari francesi. Lo stadio ha cantato insieme l’inno nazionale francese prima della partita.
Salah Abdeslam, il principale sospettato ancora ricercato dalla polizia francese per gli attentati a Parigi, potrebbe essere in fuga su una Citroen Xsara. La notizia è stata data alle agenzie di stampa da una fonte della polizia spagnola, che ha detto di avere ricevuto un avviso diffuso in tutta Europa circa il mezzo che forse sta trasportando Abdeslam.
Update – Spanish Authorities say police advised to look for Citroen Xsara with registration AE-113-SY that may be carrying Salah Abdeslam
— Sky News Newsdesk (@SkyNewsBreak) November 18, 2015
Il ministro dell’Interno francese, Bernard Cazeneuve, ha detto all’Assemblea Nazionale che le persone morte oggi a Saint-Denis potrebbero essere “più di due”, ma non ha dato altri dettagli. Ha detto che l’operazione di questa mattina “è stata realizzata contro persone che intendevano colpire di nuovo”.
I numeri forniti dalle autorità francesi sulle attività di polizia condotte nella notte tra martedì e mercoledì in tutta la Francia:
• 118 nuove perquisizioni;
• 25 persone fermate;
• 34 armi sequestrate.
[Communiqué] 414 perquisitions adm, 64 interpellations, 118 assignations à résidence depuis début de l'#etatdurgence pic.twitter.com/AU2gs8c7y8
— Ministère Intérieur (@Place_Beauvau) November 18, 2015
Questa mattina durante le attività di polizia a Saint-Denis, alcuni agenti hanno abbattuto la porta di un ingresso laterale della chiesa di Saint-Denis-de-l’Estrée e altre due porte interne che portano al campanile. Il parroco ha spiegato che l’intervento si è reso necessario dopo che si era diffusa la voce circa la presenza di qualcuno nascosto nel campanile, per l’urgenza la polizia non ha atteso di ricevere le chiavi dai responsabili della chiesa. Secondo Le Monde si è comunque trattato di un falso allarme.
La Commissione europea ha adottato oggi una serie di provvedimenti per rendere più efficace il controllo delle armi negli stati membri. La detenzione di alcuni tipi di armi semiautomatiche non sarà più consentita e saranno adottati nuovi sistemi per tracciare meglio le armi in circolazione.
Questa mattina parte dell’aeroporto di Copenhagen è stata chiusa in seguito a un allarme bomba, in seguito rientrato. L’aeroporto ha ripreso da qualche minuto a funzionare normalmente.
L’inno nazionale francese intonato dall’assemblea dei sindaci francesi al termine dell’intervento di François Hollande poco prima delle 14.
Dopo gli attentati di Parigi si sono intensificati i controlli e le indagini anche in altri paesi europei. In Spagna la Audiencia Nacional, il tribunale con sede a Madrid ma che ha competenza su tutto il territorio, ha fatto sapere che ci sono 160 cause aperte e 301 persone attualmente sotto inchiesta per presunti legami con il jihadismo. La maggior parte di loro è già inserita nei database del CITCO, il Centro de Inteligencia contra el Terrorismo y el Crimen Organizado, la struttura antiterroristica del governo spagnolo. Sono numeri molto alti, rispetto ai dati dello scorso anno. Nel 2015, 90 persone sono state arrestate per reati legati al terrorismo islamico, quasi il doppio rispetto al 2014 (46 arresti) e quattro volte tanti rispetto al 2013 (21 arresti).
Le ragioni di questo aumento sono dovute alla cresciuta dell’ISIS, le cui minacce vengono percepite come gravi e preoccupanti. Dallo scorso giugno, l’allerta terrorismo in Spagna è al livello quattro (su una scala di cinque) e i servizi anti-terrorismo si riuniscono anche due o tre volte al giorno. Gli esperti, scrive El País, non parlano più di una minaccia, ma “della minaccia”. La preoccupazione maggiore riguarda il fatto che gli attentati compiuti dall’ISIS superano i confini di un unico paese. Negli attentati di Parigi della scorsa settimana sono coinvolte la Siria, il Belgio e la Francia. Oggi a Siviglia 120 esperti prevenienti da 39 diversi paesi si incontreranno per discutere di cooperazione internazionale e condividere informazioni.
Al termine dell’intervento di Hollande, l’assemblea dei sindaci francesi ha intonato la Marsigliese.
Les Maires chantent debout a cappella la Marseillaise avec Hollande et Hidalgo #AMF pic.twitter.com/s6yfQst2Te
— Adrien Gindre (@agindre) November 18, 2015
Sono in corso due perquisizioni all’aeroporto di Parigi-Roissy (Charles de Gaulle). Come le operazioni degli scorsi giorni, non c’è alcun legame con le indagini per gli attentati di Parigi. Le perquisizioni rientrano nelle azioni previste dallo stato di emergenza, in vigore dallo scorso venerdì dopo gli attacchi, e in generale dalla lotta la terrorismo. Inoltre, è stato precisato che le indagini non hanno nulla a che fare con i procedimenti aperti contro alcuni dipendenti di Air France dopo le aggressioni dello scorso ottobre.
Hollande conferma che nel corso dei prossimi 2 anni saranno accolti 30mila nuovi rifugiati in Francia.
L’irruzione in una chiesa di Saint-Denis si è conclusa dopo 15 minuti. Le ragioni di questa azione non sono chiare e non avrebbero portato a nulla.
Hollande nel suo discorso ricorda anche le misure annunciate lunedì in seguito agli attentati: estensione del periodo di emergenza – che dà più poteri a magistratura e polizia – ai prossimi tre mesi, modifiche della Costituzione per adattarla meglio alla guerra contro il terrorismo, pene più severe per i reati di terrorismo, più risorse per magistratura, polizia penitenziaria e di confine.
Hollande ricorda che la settimana prossima vedrà i presidenti di Stati Uniti e Russia per organizzare le iniziative militari contro lo Stato Islamico (o ISIS). Hollande ha anche ribadito la necessità di coordinare meglio e ampliare la coalizione internazionale che in questi mesi si è già impegnata con bombardamenti contro campi e altre strutture dell’ISIS in Siria e in Iraq.
Hollande: “quello che è successo oggi ci ricorda e conferma che attualmente siamo in guerra” contro l’ISIS, che dispone di un esercito, di risorse finanziarie e che occupa un territorio con delle complicità in Europa e in Francia con giovani islamisti radicalizzati.
François Hollande ha iniziato il suo intervento al congresso dei sindaci di Francia. Ha ringraziato le forze dell’ordine per il loro impegno nell’operazione di oggi a Saint-Denis definita “particolarmente pericolosa”. Hollande ha confermato che i due terroristi morti erano legati agli attentati di Parigi di venerdì.
#saintdenis deserta. Negozi chiusi e gente in casa pic.twitter.com/EWMrWOeeOq
— Martina Castigliani (@MartCasti) November 18, 2015
Un mezzo della Brigade de recherche et d’intervention lascia l’area di Saint-Denis, al termine dell’operazione di polizia.
Le camion de la BRI quitte la zone de l'appartement assiégé à Saint Denis #AFP pic.twitter.com/Ob8UP9Cxle
— Marie Giffard (@mariegiffard) November 18, 2015
Anne Hidalgo, sindaco di Parigi, è intervenuto alla Conferenza dei sindaci francesi tenendo un discorso sugli attentati di venerdì e la reazione della cittadinanza. Ha detto che “insieme i comuni della Francia possono dire: non abbiamo paura”, riferendosi ai terroristi ha poi aggiunto che non avranno la soddisfazione di vedere il popolo francese che si fa prendere da dubbi e incertezze “scopriranno che siamo determinati a perseguire il dialogo democratico, ciò che loro odiano”.
Si la société parisienne est blessée, elle sait se transfigurer dans l'épreuve. #FluctuatNecMergitur pic.twitter.com/hfdIyP1GVj
— Anne Hidalgo (@Anne_Hidalgo) November 18, 2015
Intanto, in Germania, il cancelliere tedesco Angela Merkel ha definito una “scelta responsabile” la decisione di cancellare all’ultimo la partita di calcio tra Germania e Olanda ad Hannover, per il timore di un attentato esplosivo.
Cazeneuve ha parlato dei sette arrestati: tre all’interno dell’appartamento, due che si sono nascosti sotto le macerie dopo l’esplosione e altri due: il padrone di casa dell’appartamento e un suo conoscente.
Qualche informazione in più fornita dal ministro dell’Interno francese, Bernard Cazeneuve, e dal procuratore François Molin sull’operazione di oggi: l’indagine è stata condotta dalla polizia in un appartamento di Saint-Denis sulla base di informazioni che facevano pensare che Abaaoud si trovasse lì, tre persone nell’appartamento sono state arrestate; una giovane donna, la cui identità è ancora sconosciuta, si è fatta esplodere; un altro terrorista è morto ucciso da “proiettili e granate”. Le identificazioni sono in corso e non è nota l’identità di nessuno.
Tutte le 129 persone uccise negli attentati del 13 novembre a Parigi sono state identificate. Ieri sera il ministro francese della Salute, Marisol Touraine, aveva detto che, dei 352 feriti, 221 erano ancora ricoverati in ospedale e 57 si trovano in terapia intensiva. Touraine ha anche annunciato che le cure per tutte le vittime degli attentati saranno a carico dello stato.
Al momento non si sa se Abdelhamid Abaaoud, ritenuto l’organizzatore degli attentati di Parigi, sia tra le persone arrestate oggi a Saint-Denis.
La procura ha confermato la morte di due persone nell’operazione di questa mattina: una donna che si era barricata nell’appartamento di Saint-Denis e che ha attivato una cintura esplosiva, e un altro uomo che è stato ucciso da una granata della polizia. Di un secondo terrorista morto parlavano già da diverse ore molti giornali francesi citando fonti della polizia. Inoltre, 7 persone sono state arrestate.
Il portavoce del governo, Stéphane Le Foll, dopo aver annunciato la fine dell’operazione di polizia a Saint-Denis, ha fornito i dettagli del progetto di legge sullo stato di emergenza discusso questa mattina dal Consiglio dei ministri. La proposta sarà esaminata domani all’Assemblea nazionale e venerdì al Senato. Il testo prevede l’estensione dello stato di emergenza per altri tre mesi, come già annunciato da François Hollande, e la possibilità di estendere gli arresti domiciliari a tutte quelle persone i cui comportamenti possano costituire, in base «a serie ragioni», una grave minaccia per l’ordine pubblico.
A Saint-Denis è da poco arrivato Bernard Cazeneuve, il ministro dell’Interno francese.
In questo video è visibile il momento in cui sono stati eseguiti alcuni arresti a Saint-Denis questa mattina.
Nell’operazione della polizia a Saint-Denis è morta una donna che si è barricata nell’appartamento e che ha attivato una cintura esplosiva, stando alle informazioni raccolte finora dai media francesi. Le cinture esplosive erano state utilizzate anche durante gli attacchi di venerdì 13 a Parigi. L’esplosivo presente nelle cinture era TATP cioè perossido di acetone, una polvere bianca praticamente inodore, molto potente e instabile: il TATP è molto sensibile al calore, all’attrito e agli urti e per ottenerlo basta mescolare sostanze che sono facilmente reperibili come acido solforico e perossido di idrogeno, cioè acqua ossigenata.
Dopo gli attacchi della scorsa settimana, il procuratore di Parigi, François Molins, ha detto che i terroristi indossavano tutti gli stessi giubbotti esplosivi, che avevano una batteria e un pulsante come detonatore. Quelli utilizzati dai tre kamikaze allo Stade de France contenevano anche dei bulloni, per aggravare i danni dell’esplosione. In ogni bomba, ha spiegato un esperto a Le Figaro, vengono solitamente utilizzate due cariche: la prima, più piccola, nel detonatore, e la seconda, quella vera e propria, nel giubbotto.
Se gli “ingredienti” per fabbricare l’esplosivo sono facili da reperire, assemblare una cintura esplosiva è una cosa molto complicata e richiede una grande abilità. Ci vogliono settimane di addestramento, è un lavoro scrupoloso, bisogna avere delle specifiche competenze. Secondo diversi esperti è probabile che il tecnico che ha fabbricato le cinture dei terroristi che hanno attaccato Parigi non facesse parte della squadra d’assalto perché è una figura troppo preziosa. Inoltre è probabile che le cinture siano state fabbricate in Francia o nei paesi vicini perché il rischio del trasporto sarebbe stato troppo alto.
A Saint-Denis, intanto, un gruppo di poliziotti sta cercando di entrare nella chiesa di Saint-Denis de l’Estrée da un ingresso laterale, utilizzando un’ascia.
#SaintDenis pic.twitter.com/0RBohFL2tZ
— Fred Picard (@fredpicard) November 18, 2015
Forces de police dans l église boulevard Guedes #SaintDenis pic.twitter.com/WRP5NXTSMo
— Fred Picard (@fredpicard) November 18, 2015
Non ci sono ancora aggiornamenti ufficiali su persone morte e arrestate durante l’operazione di polizia di questa mattina a Saint-Denis. Citando fonti interne alla polizia, i media francesi compresa AFP parlano di 2 persone morte e di sette arresti.
A Saint-Denis gli agenti di polizia sono comunque al lavoro per mettere in sicurezza l’area ed effettuare altre verifiche. Al momento non sono state date informazioni ufficiali sull’identità delle persone arrestate.
Il portavoce del governo francese ha confermato che l’operazione di polizia a Saint-Denis è terminata.
La portaerei francese Charles de Gaulle è intanto partita dal porto di Tolone diretta verso il Mediterraneo orientale, dove sarà utilizzata come base di appoggio per gli attacchi francesi contro lo Stato Islamico in Siria. L’impiego della nave era stato annunciato lunedì dal presidente francese François Hollande durante il discorso al Parlamento a Versailles.
Le porte-avions Charles-de-Gaulle a appareillé de Toulon pour la Méditerranée orientale pic.twitter.com/CeZf3AYIFQ
— iTELE (@itele) November 18, 2015
Secondo fonti della polizia consultate dai media francesi, l’operazione antiterrorismo a Saint-Denis è terminata, si attendono conferme ufficiali.
#SaintDenis police operation over. Two terror suspects dead, 7 people arrested
— Mathieu von Rohr (@mathieuvonrohr) November 18, 2015
La polizia ha invitato a non segnalare la posizione degli agenti per non complicare o compromettere le loro attività. Le operazioni sono ancora in corso a Saint-Denis, ma ci sono verifiche su tutto il territorio francese.
#EtatdUrgence Des contrôles ont lieu partout en France. Ne signalez pas la position des forces de l'ordre #Attentats pic.twitter.com/YstLLtMkLD
— GendarmerieNationale (@Gendarmerie) November 18, 2015
Secondo alcune fonti consultate da Reuters, le persone coinvolte nell’operazione di polizia a Saint-Denis stavano preparando un attacco a La Défense, il quartiere d’affari di Parigi. Al momento né le autorità né gli altri media francesi hanno confermato la notizia.
Al Jazeera ha pubblicato un video dell’operazione di questa mattina a Saint-Denis: a un certo punto si sentono delle esplosioni.
Here’s the moment several explosions took place in #SaintDenis police raid. More info: https://t.co/myS1YWk9su https://t.co/AOn5kWqJ0i
— Al Jazeera English (@AJEnglish) November 18, 2015
Secondo AP gli arrestati nell’operazione di questa mattina a Saint-Denis sono sette. Per ora comunque la procura ha confermato cinque arresti.
Update – AP: Seven people have been arrested in raids in Saint Denis linked to the attacks in #Paris
— Sky News Newsdesk (@SkyNewsBreak) November 18, 2015
Precisazione.
Per ora la procura ha confermato la morte di una sola persona nell’operazione di questa mattina: è una donna che si era barricata nell’appartamento di Saint-Denis e che ha attivato una cintura esplosiva. Del secondo terrorista morto parlano diversi giornali francesi citando fonti della polizia.
Cioè il cittadino belga cresciuto a Molenbeek, a Bruxelles, e sospettato di avere progettato gli attentati di Parigi.
Negli ultimi giorni la stampa francese e internazionale ha scritto molto di Abdelhamid Abaaoud, un cittadino belga considerato da molti l’uomo che ha progettato gli attentati di Parigi. Il coinvolgimento di Abaaoud non è stato confermato dalle autorità, ma diversi siti di news hanno scritto di avere parlato con funzionari di polizia che hanno detto che le indagini si stanno concentrando su di lui. Abaaoud – che ha origini marocchine, e ha 27 o 28 anni – era già noto alla polizia di diversi paesi europei: ha fatto parte di una rete terroristica a Verviers, in Belgio, smantellata all’inizio del 2015 ed è comparso in alcuni video dell’ISIS girati in Siria, tra le altre cose. Finora, comunque, è sempre riuscito a scappare.
La polizia ha confermato che un cane dei RAID è stato ucciso durante l’operazione.
[INFO] Diesel, malinois de 7 ans, chienne d'assaut du #RAID a été tuée par les terroristes dans l'opération en cours #SaintDenis
— Police Nationale (@PNationale) November 18, 2015
I feriti tra gli agenti sono invece cinque. BFMTV dice che ci sarebbe un sesto poliziotto ferito, ma non ci sono ancora conferme ufficiali.
L’operazione di polizia a Saint-Denis è in corso da circa sei ore e mezza.
Il sindaco di Saint-Denis ha detto che quindici persone, e tra loro donne e bambini, sono state evacuate dal palazzo di Saint-Denis dove questa mattina è intervenuta la polizia: nella zona è stato anche creato per loro un centro per il sostegno psicologico.
All'inizio dell'operazione sarebbe rimasto ucciso un cane delle forze speciali del Raid
— Stefano Montefiori (@Stef_Montefiori) November 18, 2015
È intanto iniziato regolarmente il Consiglio dei ministri del governo francese, già in programma per oggi alle 10:30.
Dall’indagine sugli attentati di Parigi di venerdì, in cui sono morte almeno 129 persone, è emerso che un passaporto che si pensa essere siriano è stato trovato vicino al corpo di uno dei terroristi uccisi. Sul passaporto c’era il nome di un cittadino siriano che sembra essere passato dalla Grecia nei primi giorni di ottobre. Il passaporto sembrava essere un importante indizio per comprendere il piano terrorista. Oltre a questo, quel passaporto ha dato inizio a un più grande dibattito: uno dei terroristi era stato un rifugiato siriano?
Le operazioni di polizia di oggi a Saint-Denis sono state realizzate in parte dai RAID francesi. RAID significa Recherche Assistance Intervention Dissuasion: è una sezione speciale delle forze di polizia francesi ed è la principale unità anti-terrorismo del paese: si occupa di sequestri, attentati, ammutinamenti e arresti di criminali molto pericolosi. L’unità è stata creata nel 1985 e risponde direttamente al direttore generale della Polizia nazionale. Dal 2013 è guidata da Jean-Michel Fauvergue. Nel 2015 l’organico è stato aumentato passando da 168 dipendenti (tra agenti e tecnici) a più di 300.
Tra le persone arrestate a Saint-Denis c’è anche l’uomo che ha affittato l’appartamento di Saint-Denis ai presunti terroristi, dicono AFP e la televisione francese BFMTV. L’uomo ha parlato con un giornalista di AFP prima del suo arresto e ha dato questa versione:
Un amico mi ha chiesto di affittarlo a due suoi amici per qualche giorno. Gli ho detto che non c’erano materassi, ma mi hanno risposto che non era un problema, volevano solo acqua e un posto dove pregare. Mi è stato chiesto di fare un favore e l’ho fatto. Non sapevo fossero terroristi.
.
Un’amica del proprietario dell’appartamento ha detto di averci dormito la settimana scorsa e ha detto che i due ospiti erano arrivati un paio di giorni fa.
Dopo gli attentati di venerdì, diverse operazioni della polizia e perquisizioni sono state fatte nella zona di Tolosa, nel sud della Francia. La città sarebbe in qualche modo legata agli attentati di Parigi: già ieri, i media francesi hanno scritto che è stata identificata la voce nel messaggio che rivendica gli attentati di venerdì. Si tratta di Fabien Clain, uno jihadista francese che ora vive in Siria e che è originario di Tolosa. Clain ha 37 anni, è soprannominato “Omar” e il suo avvicinamento all’Islam radicale sarebbe iniziato alla fine degli anni Novanta: nel 2004 si era trasferito con il fratello in Egitto per studiare il Corano nella periferia del Cairo. Tornato in Francia era stato arrestato nel 2009 con l’accusa di essere un reclutatore di jihadisti verso la Siria. Secondo Le Monde sempre nel 2009 aveva minacciato i proprietari del Bataclan, ebrei, accusandoli di sionismo. Rilasciato nel 2014 Clain si era trasferito in Siria. Mentre si trovava in Francia aveva avuto diversi contatti con Mohamed Merah, il responsabile degli attentati di Tolosa e Montauban del marzo 2012 che avevano portato alla morte di sette persone, Merah era rimasto ucciso in un’operazione di polizia dopo l’attacco. Merah e Clain si conoscevano e Libération scrive che avevano avuto dei contatti anche mentre Clain si trovava in carcere.
Operazione da sei ore. Alle 7h30 sette esplosioni poi più niente. La polizia ha fatto evacuare il palazzo e verificato che non sia minato
— Stefano Montefiori (@Stef_Montefiori) November 18, 2015
Questa mappa realizzata da BBC mette in relazione l’area dell’operazione di polizia di oggi a Saint-Denis con i luoghi degli attentati di venerdì a Parigi.
La polizia ha confermato che nell’operazione a Saint-Denis sono stati feriti lievemente 5 agenti delle forze speciali. L’operazione è ancora in corso.
[INFO] #SaintDenis Opération #RAID en cours À cette heure, 5 policiers du #RAID sont légèrement blessés.
— Police Nationale (@PNationale) November 18, 2015
Diversi giornalisti a Saint-Denis hanno sentito nuovi colpi di arma da fuoco, durati pochi secondi e seguiti da un lungo silenzio.
Nouveaux coups de feu à Saint-Denis suivis d'un silence de mort. #AttentatsParis #traque
— sylvia zappi (@sylviazappi) November 18, 2015
La basilica gotica di Saint-Denis, uno dei monumenti più conosciuti poco al di fuori di Parigi, oggi resterà chiusa per motivi di sicurezza.
La basilique de #SaintDenis est fermée aujourd'hui. pic.twitter.com/iDXnZEEJ3j
— le CMN (@leCMN) November 18, 2015
Nella notte tra martedì e mercoledì la Francia ha condotto nuovi attacchi aerei su Raqqa, considerata la “capitale” dello Stato Islamico. La città è stata bombardata anche dalla Russia, che non fa parte della coalizione internazionale guidata dagli Stati Uniti per contrastare l’ISIS, ma che comunque da diverse settimane esegue raid aerei contro sue strutture e accampamenti e che, dopo gli attentati di venerdì scorso, ha deciso di collaborare con gli “alleati” francesi. Negli attacchi aerei guidati da Francia e Russia delle ultime 72 ore sono stati uccisi 33 jihadisti dell’ISIS: i dato sono dell’Osservatorio siriano dei diritti dell’uomo.
Uno degli obiettivi dell’operazione di questa mattina era di rintracciare Abdelhamid Abaaoud, ritenuto l’organizzatore degli attentati di Parigi. Stando alle informazioni raccolte da un giornalista di Le Figaro a Saint-Denis, tra le persone fermate dalla polizia non c’è Abaaoud, ma non è escluso che sia la persona ancora barricata nell’appartamento sotto assedio da parte degli agenti.
Le manifestazioni di solidarietà nei confronti di Parigi sono state soprattutto positive, ma c’è un tipo di reazione che è suonato piuttosto strano: i rimproveri contro la nostra ipocrisia per esserci emozionati così tanto nei confronti di vittime europee e soprattutto bianche, mentre reagiamo con minore sensibilità al dolore delle vittime di attacchi terroristici in altre parti del mondo. Questa sciagurata differenza è, secondo le accuse, un segno di razzismo latente.
Paragonando la reazione su Parigi al complessivo silenzio globale per due attentati suicidi a Beirut, Aryn Baker ha scritto su Time: «Qualsiasi siano le ragioni – e ce ne sono molte – per le disparità di reazioni, il messaggio che viene trasmesso da questi eventi gemelli è che certe vite valgono più di altre». E il titolo di un articolo su AntiMedia.org dice: “America: la tua solidarietà con Parigi è sgradevolmente fuori luogo”. L’articolo sostiene che «fintanto che portate una bandiera sola, il vostro sforzo di essere vicini alle vittime del terrorismo è una solidarietà imbarazzantemente vuota».
Come avevano già fatto nella notte, le autorità invitano la popolazione di Saint-Denis a non avvicinarsi all’area dove è in corso l’operazione di polizia. I media francesi parlano di almeno una persona ancora barricata in un appartamento, ma non è chiaro chi sia né se abbia qualcun altro con sé.
Il ministero Interno assicura che nessun terrorista è riuscito a scappare. Cinque arresti, due morti, uno o due ancora asserragliati
— Stefano Montefiori (@Stef_Montefiori) November 18, 2015
A inizio mattina si era parlato di un morto o di un ferito tra la popolazione a causa dell’operazione di polizia a Saint-Denis, la notizia era stata smentita non ufficialmente e ora anche Le Figaro cita fonti di polizia per dire che non aveva fondamento.
In questo servizio di BMFTV sull’operazione a Saint-Denis della polizia si sentono gli spari dello scontro con i presunti terroristi.
Il comunicato della Procura sull’operazione a Saint-Denis.
Le parquet de Paris confirme la mort d'une femme kamikaze lors de l'assaut du RAID à St-Denis. pic.twitter.com/QTiYRcKyGO
— Guillaume BIET (@GuillaumeBiet) November 18, 2015
Dall’inizio dell’operazione a Saint-Denis ci sono problemi di traffico e trasporto pubblico. La metropolitana della linea 13 è interrotta tra le fermate Saint-Denis Université e Saint-Denis-Porte de Paris. Fermi anche i tram e gli autobus. La stazione di Saint-Denis è chiusa così come non sono accessibili le principali strade della città.
Una donna che vive nell’appartamento di fianco a quello dove c’è stata l’operazione della polizia, a Sant-Denis, ha raccontato quello che ha sentito alla televisione francese BMFTV:
Sono stata svegliata da un’esplosione. Poi ho sentito dei colpi di arma da fuoco e ci sono stati molti spari. I terroristi stavano attaccando la polizia e la polizia stava rispondendo sparando a sua volta.
Ci sono stati spari ed esplosioni. Non sapevamo dove andare. Io e mio figlio eravamo in panico. Cadeva della polvere dal soffitto a causa delle esplosioni. Continuavo a gridare: “Se siete della polizia, per favore aiutatemi. Sono qui con il mio bambino”.
Ma hanno continuato a sparare e sparare.
Due aerei di Air France che sarebbero dovuti atterrare a Parigi sono stati dirottati a causa “di minacce anonime ricevute in una telefonata” subito dopo il decollo martedì sera. I voli erano partiti da Washington e Los Angeles e sono atterrati rispettivamente a Halifax e Salt Lake City. Air France ha precisato in un comunicato che il dirottamento è stata una misura precauzionale e che sono in corso tutti i necessari controlli di sicurezza.
#AirFrance confirme que les 2 vols #AF055 de Washginton #IAD & #AF065 de LosAngeles #LAX ont atterri en tte sécurité pic.twitter.com/3ui32V83ZZ
— Air France Newsroom (@AFnewsroom) November 18, 2015
Abitanti di Saint Denis ancora pregati di restare a casa, scuole chiuse, metro e Rer saltano le fermate
— Stefano Montefiori (@Stef_Montefiori) November 18, 2015
Qualche informazione in più dalla procura. Una donna che si era barricata nell’appartamento di Saint-Denis è morta dopo avere attivato una cintura esplosiva. All’interno dell’appartamento c’erano altre tre persone, che sono state fermate dalla polizia. Altre due persone, che si trovavano nelle vicinanze dell’appartamento, sono state fermate dagli agenti. In tutto sono stati eseguiti cinque arresti.
I numeri ufficiali forniti dalla procura:
• 2 terroristi morti, tra cui una donna che si è fatta esplodere;
• 3 persone che si erano barricate in un appartamento messe agli arresti.
C’è la conferma che una donna è morta a Saint-Denis facendosi esplodere.
#SaintDenis La justice confirme la mort d'une femme kamikaze (communiqué) #AFP
— Agence France-Presse (@afpfr) November 18, 2015
Un uomo di circa 30 anni che dice di aver ospitato in un appartamento in rue du Corbillon a Saint-Denis due persone «che provenivano dal Belgio» è stato interrogato dalla polizia, scrive un giornalista di AFP. «Un amico mi ha chiesto di ospitare due dei suoi amici per un paio di giorni» ha detto l’uomo all’agenzia di stampa. «Ho detto che non c’era nessun materasso, mi hanno detto ‘non è grave’, volevano solo acqua e la possibilità di pregare. Ho chiesto al mio amico. Lui mi ha detto che venivano dal Belgio». E ancora, secondo AFP: «Mi è stato chiesto di fare un favore, l’ho fatto, non sapevo che fossero dei terroristi». Una donna che ha dormito in quella stessa casa la settimana scorsa ha detto che i due ospiti erano arrivati «due giorni fa».
Per le scuole del centro di Saint-Denis è stata invece decisa la chiusura per motivi di sicurezza, trovandosi in molti casi a poca distanza da dove è in corso l’operazione di polizia.
Les écoles du centre-ville sont fermées au moins toute la matinée. https://t.co/Eap2gW3eLb
— Ville de Saint-Denis (@VilleSaintDenis) November 18, 2015
Come per l’università, anche nelle scuole sarà comunque possibile entrare per mettersi al sicuro.
Dans les écoles hors zone, les enfants seront accueillis même si les enseignants ne se présentent pas.
— Ville de Saint-Denis (@VilleSaintDenis) November 18, 2015
L’Università Paris 8, che si trova a Saint-Denis, ha invitato i suoi studenti a non andare a lezione oggi. L’ateneo non è comunque chiuso e ospiterà tutte le persone che non hanno fatto in tempo a leggere l’avviso su Internet, diffuso nelle prime ore del mattino quando molti pendolari erano già partiti.
Da questa mattina sono in corso anche perquisizioni a Ariège, a Tolosa e in un altro comune della Haute-Garonne, nel sud della Francia. Come le operazioni degli scorsi giorni, non c’è alcun legame con le indagini per gli attentati di Parigi. Le perquisizioni rientrano nelle azioni previste dallo stato di emergenza, in vigore dallo scorso venerdì dopo gli attacchi, e in generale dalla lotta la terrorismo.
In questa foto un agente di polizia parla con i tanti giornalisti arrivati a Saint-Denis, qualche minuto fa molti di loro avevano iniziato a seguire alcuni poliziotti per un falso allarme.
Fausse alerte mais grandedifficulté pour la police de se mouvoir, serrée par des jeunes de St Denis et des médias. pic.twitter.com/CTijfFB0kF
— Serge Michel (@SergeMichel_LM) November 18, 2015
Le fonti di Associated Press confermano che a Saint-Denis una delle due persone morte è una donna che indossava una cintura esplosiva, gli agenti feriti nell’operazione sono 4.
BREAKING: Police: Woman wearing suicide explosive vest among 2 killed near Paris, 4 police injured
— The Associated Press (@AP) November 18, 2015
BREAKING: Police official: woman killed in Paris police operation blew self up with suicide vest
— The Associated Press (@AP) November 18, 2015
Saint-Denis è un comune francese vicino alla periferia di Parigi che si trova nel dipartimento della Senna-Saint-Denis nella regione dell’Île-de-France, a nord-est della capitale. I suoi abitanti si chiamano Dionysiens, dal nome del dio greco Dioniso. Qui si trova una grande e famosa abbazia del XII secolo, lo Stade de France, inaugurato nel 1998, e la casa d’educazione della Legion d’Onore. Ci sono tre sinagoghe e tre moschee. Il comune è diviso in tre zone: una zona residenziale a nord ovest, una zona commerciale, al centro, con un grande mercato coperto, e una zona industriale, a sud. Negli anni Sessanta Saint-Denis è stato un importante centro industriale, in declino dopo la crisi economica degli anni Settanta e Ottanta. In quegli anni la città ha attratto molti immigrati a causa degli affitti bassi e dalla vicinanza a Parigi. Si tratta di un comune molto cosmopolita che in anni recenti ha avuto tassi di criminalità e violenza superiori alla media nazionale. Saint-Denis è storicamente molto legata al Partito Comunista francese e attualmente è una delle uniche due città con più di 100mila abitanti (insieme a Montreuil) governata da un sindaco comunista, Didier Paillard.
A Saint-Denis sembra essere tornata la calma, stando a quanto dicono diversi giornalisti che hanno raggiunto il luogo dell’operazione di polizia.
EN DIRECT – Le calme semble être revenu à Saint-Denis d'après notre reporter sur place @seb_baer
— France Info (@franceinfo) November 18, 2015
Le Figaro riferisce che tre persone sono state fermate dalla polizia, durante l’operazione a Saint-Denis.
Citando fonti della polizia, Associated Press parla di due morti a Saint-Denis: per ora non ci sono conferme ufficiali sull’operazione, sui morti e su eventuali persone ferite.
BREAKING: Police say 2 suspects dead, including a woman, during raid in Saint Denis
— The Associated Press (@AP) November 18, 2015
Il primo ministro francese, Manuel Valls, e il ministro dell’Interno francese, Bernard Cazeneuve, hanno raggiunto il palazzo dell’Eliseo a Parigi, la sede della presidenza.
Questa mappa mostra dove si trova Saint-Denis, per farsi meglio un’idea.
Saint-Denis, là ou se déroule l'opération du Raid et de la BRI menée contre le commanditaire présumé des attentats pic.twitter.com/VGGoMrUqja
— France Info (@franceinfo) November 18, 2015
Un altro video girato nella notte da un abitante di Saint-Denis, si sentono gli spari dell’operazione di polizia.
Giornalisti e fotografi lungo il perimetro di sicurezza creato dalle autorità a Saint-Denis.
A quelques centaines de mètres de l assaut.les objectifs du monde entier pic.twitter.com/pGrWFmOmNZ
— Fred Picard (@fredpicard) November 18, 2015
Les journalistes multiplient les directs. Pas mal de chaînes étrangères. #AttentatsParis pic.twitter.com/HbmmjWRWpO
— Caroline Piquet (@CaroPiquet) November 18, 2015
Smentita la notizia di un passante ucciso, i morti sarebbero solo tra i terroristi
— Stefano Montefiori (@Stef_Montefiori) November 18, 2015
La polizia francese intanto conferma che l’operazione a Saint-Denis è ancora in corso.
[INFO] Opération #RAID toujours en cours merci de respecter les consignes
— Police Nationale (@PNationale) November 18, 2015
Ricapitolando: intorno alle 4:20 si sono sentiti i primi spari a Saint-Denis in seguito all’intervento della polizia nei pressi di un appartamento in cui si erano nascoste alcune persone sospette. L’obiettivo principale dell’operazione era Abdelhamid Abaaoud, ritenuto l’organizzatore degli attentati di Parigi, ma non è ancora chiaro se fosse effettivamente a Saint-Denis. Due persone sono state uccise e si parla di una terza ancora chiusa nell’appartamento. Una delle due persone morte era una donna, che si sarebbe fatta esplodere.
Il terzo terrorista nascosto nell’appartamento di Saint-Denis è stato “neutralizzato”, dice la televisione francese iTele.
#SaintDenis > le troisième terroriste retranché dans l'appartement "a été neutralisé" (@jmdecugis) https://t.co/hkiVBQaTx1
— iTELE (@itele) November 18, 2015
Opération à #Saint-Denis pic.twitter.com/kGpH0nlmOS
— Arnaud Tousch (@nanotousch) November 18, 2015
Stando alle ultime informazioni ottenute da AFP e altri media francesi:
• 2 presunti terroristi morti (uno dei due si sarebbe fatto esplodere);
• 1 presunto terrorista ancora nascosto in un’abitazione di Saint-Denis;
• 3 poliziotti feriti lievemente.
Il ministro della Giustizia francese, Christiane Taubira, ha annunciato durante un programma radiofonico su Europe1 che l’operazione di polizia a Saint-Denis sta terminando.
Assaut de St. Denis : "L'opération est en train de s'achever" @Ch_Taubira #E1matin https://t.co/iZc9KVMN3Q
— Europe 1 (@Europe1) November 18, 2015
Anche Associated Press riferisce che una delle persone nascoste a Saint-Denis potrebbe essere Abdelhamid Abaaoud, ritenuto l’organizzatore degli attentati di Parigi.
BREAKING: Paris police: Suspected attacks mastermind, Abdelhamid Abaaoud, believed holed up in standoff
— The Associated Press (@AP) November 18, 2015
I morti sarebbero due: una donna che si è fatta saltare e un altro terrorista colpito da un tiratore scelto (Bfm Tv)
— Stefano Montefiori (@Stef_Montefiori) November 18, 2015
Ai militari è stato assegnato il compito di controllare il perimetro di sicurezza intorno alla zona di intervento della polizia.
Place des Tilleuls… à quelques centaines de mètres de l intervention des forces de l ordre pic.twitter.com/UAqA8rh08k
— Fred Picard (@fredpicard) November 18, 2015
Secondo diversi giornalisti sul posto, l’operazione di polizia volge verso il termine.
Ambiance de guerre à Saint- Denis. Militaires hurlent " arrête toi" aux voitures. Centre ville en état de siège pic.twitter.com/ndGZ1idMCE
— sylvia zappi (@sylviazappi) November 18, 2015
Secondo i media francesi, la donna con la cintura esplosiva è morta facendosi esplodere.
#SaintDenis > "parmi les 2 terroristes tués, figure une femme qui se serait faite exploser avec une ceinture d'explosifs" (@jmdecugis)
— iTELE (@itele) November 18, 2015
Secondo alcuni media locali – e anche secondo alcune fonti citate da AFP – l’operazione di polizia a Saint-Denis è stata messa in piedi per arrestare Abdelhamid Abaaoud, cittadino belga di 27 anni che negli ultimi due giorni è stato identificato come l’organizzatore degli attentati di Parigi. Attenzione, non sono informazioni confermate ufficialmente: le autorità non hanno confermato né che Abaaoud sia l’organizzatore degli attentati, né che si trovi a Saint-Denis.
En direct : Assaut en cours à #SaintDenis/ Des hommes retranchés, Abdelhamid Abaaoud visé https://t.co/orSinopEjI pic.twitter.com/Bz4LGyHGw7
— La rédac d'Entrevue (@EntrevueFr) November 18, 2015
Dalle ricostruzioni dei giornali locali, sembra che in passato Abaaoud abbia avuto legami con uno degli attentatori di Parigi, Ibrahim Abdeslam. I due erano rimasti coinvolti in alcune indagini della polizia belga tra il 2010 e il 2011, quando entrambi vivevano a Molenbeek, il quartiere di Bruxelles attorno al quale negli ultimi giorni si sono concentrate le indagini. Abaaoud si è diplomato in una delle più prestigiose scuole superiori belghe. È stato accusato di essere il capo della cellula terroristica di Verviers: un tribunale di Bruxelles lo ha condannato a luglio, in contumacia, a 20 anni di carcere per reati legati al terrorismo. Per diverso tempo è stato in Siria, non è chiaro dove si trovi adesso: si è unito allo Stato Islamico, è comparso in un video dell’ISIS nel marzo del 2014 e una sua intervista è finita su Dabiq, la rivista dell’ISIS, nel febbraio del 2015. Associated Press e Libération, tra gli altri, hanno detto di avere delle fonti che sostengono che Abaaoud sia la persona che ha progettato gli attentati a Parigi.
Per precauzione il comune di Saint-Denis ha deciso di tenere chiuse le scuole nelle aree più interessate dalle operazioni di polizia.
Ecoles fermées: brise echalas, corbillon, sorano, guesde, estree, puy pensot, valles, la source, vilar, sembat, moulin dos d'ânes, hermitage
— Ville de Saint-Denis (@VilleSaintDenis) November 18, 2015
Secondo RTL France, uno dei terroristi è stato ucciso nell’appartamento in cui si era nascosto, la cintura esplosiva era invece indossata da una donna.
St-Denis "Un terroriste a été abattu dans l'appartement. Une femme portait à priori une ceinture d'explosifs" @jalphr #RTLMatin
— RTL France (@RTLFrance) November 18, 2015
Alcuni testimoni da Saint-Denis riferiscono di avere sentito una nuova serie di spari negli ultimi minuti, l’operazione di polizia è iniziata intorno alle 4 di notte ed è ancora in corso.
Serie d'énormes détonations. On dirait des grenades. #AttentatsParis
— Caroline Piquet (@CaroPiquet) November 18, 2015
In questo video si sentono gli spari dell’operazione di polizia iniziata nella notte a Saint-Denis.
L’operazione di polizia è ancora in corso, si parla di 3 persone arrestate e di 3 persone uccise, una portava una cintura esplosiva.
Info #E1. Saint-Denis : 3 suspects arrêtés, 3 autres tués, dont une femme portant une ceinture d'explosifs. Opération du RAID tjs en cours.
— Guillaume BIET (@GuillaumeBiet) November 18, 2015
Le Monde parla invece di due morti.
Cordon impressionnant de CRS à Saint-Denis. pic.twitter.com/3jx8i6v9VE
— Arnaud Tousch (@nanotousch) November 18, 2015
Saint Denis pic.twitter.com/HCoGJ1XInQ
— Arnaud Tousch (@nanotousch) November 18, 2015
L’emittente televisiva iTele parla di due poliziotti feriti e 2 terroristi uccisi, ma non ci sono conferme ufficiali e la notizia va presa con le molle.
#SaintDenis ► 2 policiers blessés ► 2 terroristes tués ► Au moins 1 terroriste tjrs retranché ► 3 interpellés https://t.co/nfUzr0MRGw
— iTELE (@itele) November 18, 2015
La polizia ha chiesto agli abitanti di Saint-Denis di non avvicinarsi alla zona in cui è in corso l’operazione di polizia.
[INFO] Opérations de #police en cours: ne franchissez pas les périmètres de sécurité, vous perturbez le travail des policiers
— Police Nationale (@PNationale) November 18, 2015
Le notizie che arrivano da Saint-Denis sono molto confuse, AFP riferisce di avere ricevuto alcune informazioni circa il punto del raid in corso: è tra rue de la République e rue Corbillon, lì sarebbe stato identificato un gruppo armato.
Nelle strade di Saint-Denis sono attive anche unità dell’esercito. L’operazione di polizia si sta svolgendo a meno di due chilometri di distanza in linea d’aria da dove si trova lo Stade de France, uno degli obiettivi dei terroristi di venerdì scorso.
PHOTO: Army in #SaintDenis Paris – @jrug pic.twitter.com/1oQYsx3iR7
— Conflict News (@Conflicts) November 18, 2015