• Moda
  • Martedì 10 novembre 2015

Le fotografie di moda all’asta

Da diversi anni le fotografie di moda hanno ottenuto attenzioni e valutazioni commerciali pari a quelle delle fotografie artistiche

di Enrico Matzeu – @enricomatzeu

"Nastassja Kinski e il serpente" di Richard Avedon (1981), in mostra all'esposizione "Tears of Eros" al museo Thyssen-Bornemisza. 19 ottobre 2009
(DOMINIQUE FAGET/AFP/Getty Images)
"Nastassja Kinski e il serpente" di Richard Avedon (1981), in mostra all'esposizione "Tears of Eros" al museo Thyssen-Bornemisza. 19 ottobre 2009 (DOMINIQUE FAGET/AFP/Getty Images)

In un recente articolo il Financial Times ha spiegato che la percezione che si ha della fotografia di moda sta cambiando: le foto che vengono commissionate solitamente per i servizi di moda delle riviste specializzate, o per le pubblicità di un marchio, non sono più considerate semplicemente prodotti commerciali, ma vengono sempre più spesso stampate e vendute come opere d’arte fotografica, anche a prezzi molto alti, soprattutto a una generazione di collezionisti giovani. Per fare due esempi: una foto del fotografo americano Steven Meisel può costare più di 50 mila euro, mentre una dell’inglese Nick Knight può arrivare a costare anche 105 mila euro.

Secondo Philippe Garner, responsabile della sezione fotografia della famosa casa d’aste britannica Christie’s, la tendenza a collezionare fotografie di moda alla pari di un’opera d’arte è aumentata a suo tempo con la diffusione delle riviste di moda. La cosiddetta “fashion photography” per Garner «gioca un ruolo sempre crescente nell’esplorazione delle idee sulla società, sui gruppi sociali, sulle culture e sulle sottoculture. Non è solo l’illustrazione di un abito, ma è una suggestione di tante cose».
Per molti anni però questo tipo di fotografia non è stata apprezzata e veniva considerata solo come un lavoro commissionato da un cliente e destinato alla promozione. Sul New York Times, Andy Grundberg, critico d’arte e professore alla George Washington University spiega che fino a qualche decennio fa la fotografia di moda era considerata dagli artisti e dai rivenditori d’arte come «meno pura» rispetto a ogni altro tipo di fotografia.

La foto di Richard Avedon ‘Dovima with elephants, evening dress by Dior”, all’asta da Christie’s a Parigi il 20 novembre 2010. (THOMAS SAMSON/AFP/Getty Images)

Questa visione è cambiata molto e oggi le fotografie di moda hanno un loro cospicuo giro d’affari, sia per i fotografi che per i galleristi. Secondo Christopher Mahoney, della casa d’aste Sotheby’s, parte del merito è di Irving Penn e Richard Avedon, due tra i più famosi e apprezzati fotografi di moda americani, che tra gli anni Quaranta e gli anni Settanta «hanno spinto la fotografia di moda oltre il suo intento editoriale – o pubblicitario – verso il regno dell’arte». Le loro foto ora hanno un valore economico altissimo: la foto “Dovima With Elephants” (quella dove la modella Dovima è in posa davanti a degli elefanti), ad esempio, scattata da Avedon nel 1955, è stata battuta all’asta cinque anni fa al prezzo di circa 1 milione di euro, mentre il valore delle opere di Penn è oggi intorno ai 500 mila euro.

Carrie Scott, consulente che lavora con fotografi contemporanei come Nick Knight, David Sims e Lord Snowdon, ha detto al Financial Times che questo è il momento giusto per investire sulla fotografia di moda e soprattutto sui fotografi contemporanei. Le fotografie che vale la pena comprare sono quelle realizzate per i servizi di moda, per le pubblicità, ma anche quelle non pubblicate, che spesso vengono destinate solo alle gallerie.

A determinare il successo e il valore di una fotografia di moda concorrono diversi fattori: non bastano solo il soggetto e gli abiti scelti, ma ci sono anche ad esempio la tecnica utilizzata per realizzarla e le dimensioni in cui una fotografia viene stampata. Da questo punto di vista non ci sono delle regole precise, ma solo l’intuito di chi la scatta. Contano però anche la fama del fotografo, quanto è famoso il soggetto fotografato e se chi ha fatto la foto l’ha firmata o ci ha scritto sopra delle annotazioni.
Nemmeno il soggetto della fotografia è sufficiente per assicurare le vendite e il Financial Times scrive che un fattore decisivo è la disponibilità delle foto.

Tra i fotografi che oggi sono considerati dagli addetti ai lavori forti in entrambi i settori ci sono l’americano David LaChapelle e il francese Patrick Demarchelier: LaChapelle è conosciuto per le sue foto molto colorate e a volte anche estreme (per i soggetti e le loro pose) che – pubblicate solitamente su riviste come Vogue, Vanity Fair, GQ e Details – vengono vendute ai collezionisti per un prezzo che oscilla dai 17 mila ai 33 mila euro. Le opere di Demarchelier (quello citato più volte nel famoso film “Il diavolo veste Prada”, tra le altre cose) sono più sobrie e spesso in bianco e nero. Demarchelier pubblica molto su Vogue e Harper’s Bazaar e ha curato le campagne pubblicitarie di marchi come Louis Vuitton, Dior, Chanel e Ralph Lauren e una sua foto può costare tra i 7 mila e i 14 mila euro.