• Sport
  • Sabato 24 ottobre 2015

È vietato fischiare l’inno della Champions League?

Sembra di sì, tanto che l'UEFA ha aperto un procedimento disciplinare contro il Manchester City: i suoi tifosi da un anno lo fischiano sempre (perché?)

L'ingresso al campo dell'Etihad Stadium di Manchester (AP Photo/Jon Super)
L'ingresso al campo dell'Etihad Stadium di Manchester (AP Photo/Jon Super)

L’UEFA, il principale organo di governo del calcio europeo, ha avviato un procedimento disciplinare nei confronti del Manchester City a causa del comportamento dei suoi tifosi durante l’ultima partita di Champions League giocata in casa contro il Siviglia, lo scorso martedì: hanno fischiato l’inno ufficiale della Champions League, riprodotto con una certa solennità poco prima di ogni partita del torneo. Da più di un anno i tifosi del Manchester City fischiano l’inno della Champions League: solo dopo la partita di martedì scorso però i delegati UEFA lo hanno segnalato nei loro rapporti.

Le contestazioni dei tifosi del City durante l’inno della Champions League sono cominciate circa un anno fa, per protestare contro il Fair Play Finanziario (FFP), il sistema di regolamento e controllo economico introdotto dall’UEFA nel 2011 con lo scopo di diminuire le perdite dei club di calcio europei e limitare il dominio delle squadre dai proprietari ricchissimi. Il City è stata una delle squadre più ricche del mondo ed è stata sanzionata dall’UEFA a causa di alcune violazioni del FFP.

Il FFP però non è la sola ragione dietro le contestazioni dei tifosi del City, che accusano l’UEFA di aver introdotto degli anni delle norme che danneggiano il pubblico degli stadi, come il divieto dei posti in piedi nelle curve, la chiusura di alcuni settori degli impianti e il fatto che l’obbligo di disputare partite a porte chiuse non tenga conto dei soldi spesi dai tifosi per i viaggi già programmati.

L’articolo 16 del regolamento disciplinare dell’UEFA prevede che sia club che federazioni possano essere sanzionate se gli inni nazionali e delle competizioni vengono interrotti. La procedura contro il Manchester City verrà discussa nel prossimo incontro del comitato disciplinare UEFA in programma il 19 novembre. Sky Sports sostiene che non ci sarà alcuna sanzione significativa nei confronti del City.