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  • Venerdì 23 ottobre 2015

I migranti che arrivano in Norvegia in bici

Ci arrivano percorrendo la cosiddetta "rotta artica", dalla Russia: per ora sono poco più di mille, ma i numeri sono in aumento

La frontiera di Storskog (CORNELIUS POPPE/AFP/Getty Images)
La frontiera di Storskog (CORNELIUS POPPE/AFP/Getty Images)

Nelle ultime settimane diversi giornali internazionali hanno parlato dell’apertura di una nuova rotta che porta in Europa i migranti partiti dal Medio Oriente, più insolita dei tragitti “classici” che passano dai Balcani o dal Mediterraneo: centinaia di persone stanno attraversando il confine fra Russia e Norvegia situato nei pressi del paese norvegese di Storskog, che si trova al di sopra del Circolo Polare Artico. La cosa è resa ancora più insolita dal fatto che la Russia non permette che il confine venga passato a piedi, e la Norvegia ha vietato ai suoi cittadini di dare passaggi agli immigrati: i migranti che arrivano in Russia, di conseguenza, sono costretti a passare il confine in bicicletta.

La popolarità della rotta fra Norvegia e Russia è recente. Il capo della polizia norvegese della frontiera di Storskog, sentito dal New York Times, ha detto che nel 2014 solamente cinque persone sono arrivate dalla Russia facendo richiesta per ottenere asilo. In agosto, il Guardian aveva intervistato un poliziotto norvegese secondo cui nei primi mesi del 2015 «fra le cinque e le venti persone al mese» cercavano di passare il confine fra Russia e Norvegia. Fra settembre e ottobre, i numeri sono decisamente aumentati: secondo un recente articolo di BBC solamente nel mese di ottobre sono passati dalla frontiera di Storskog circa 1.100 richiedenti asilo. La polizia norvegese ha detto a Quartz che di recente ogni giorno passano il confine 50-60 persone. La maggior parte di loro sono siriani. Il New York Times si spiega l’improvvisa popolarità della rotta “artica” con i molti commenti positivi diffusi sui social network dai rifugiati che l’hanno provata, specie al confronto dei noti disagi e problemi dei viaggi attraverso i Balcani.

BBC ha raccontato di una specie di “business” che in Russia si è formato in seguito alla frequentazione della tratta. I migranti arrivano a Murmansk, una delle città più grandi della Russia “europea”, in treno o in aereo. I siriani, fra gli altri, riescono ad arrivare in Russia con un visto turistico; alcuni di loro vivevano invece da anni proprio in Russia. Da Murmansk i migranti comprano una specie di “pacchetto” che comprende un passaggio in taxi fino al confine con Storskog e l’acquisto di una bicicletta. Alcuni vengono portati in auto fino al confine, e di lì percorrono in bici solamente i 120 metri necessari per attraversare la terra di nessuno fra i due stati e arrivare in territorio norvegese. Altri invece percorrono in bici i circa 40 chilometri che separano il paese russo di Nikel – che è anche il posto dove spesso vengono acquistate le bici – fino alla frontiera. Secondo una testimonianza raccolta da BBC, un “pacchetto” che comprende una bici e un passaggio in taxi costa 200 dollari (cioè circa 180 euro).

https://twitter.com/ReutersGraphics/status/639795967584284674/photo/1

Le circostanze del passaggio sono rese ancora più bizzarre dal fatto che le bici fornite ai migranti sono spesso per bambini e di qualità scadente. Un poliziotto norvegese ha agilmente piegato a forma di U il manubrio di una di queste bici davanti a un giornalista di BBC. Per questa ragione, fra l’altro, le bici abbandonate dai migranti poco dopo la frontiera norvegese non possono essere riutilizzate: non raggiungono gli standard di sicurezza richiesti dalla Norvegia sulle bici, e perciò vengono ammassate in un posto e periodicamente portate via e distrutte. Un giornalista di BBC ha scritto che alcune di queste biciclette sono così nuove che hanno ancora il telaio avvolto nel materiale protettivo.

https://twitter.com/TheresaAFallon/status/653225025865154560/photo/1

Nei primi giorni di apertura della rotta, i migranti venivano quasi immediatamente imbarcati a Oslo, dove venivano presi in carico dalla divisione della polizia che si occupa di immigrazione. Da qualche tempo però i richiedenti asilo vengono portati dalle autorità norvegesi a Kirkenes, un paese distante pochi chilometri da Storskog, in cui è stato messo in piedi un centro di accoglienza temporaneo in un palazzetto dello sport e in un vecchio rifugio costruito per proteggersi dai bombardamenti. BBC scrive inoltre che verrà costruito un nuovo rifugio per ospitare altre 500 persone.

La Norvegia è il paese europeo più settentrionale che aderisce agli accordi di libera circolazione di Schengen. L’agenzia norvegese che si occupa di immigrazione ha detto a Quartz che i migranti possono passare il proprio confine senza documenti ma che poi sono obbligati a fare richiesta di asilo per stare in Norvegia. Non è chiaro se questa informazione sia nota ai migranti che ogni giorno arrivano a Storskog. La Norvegia si aspetta di ricevere circa 25mila richieste di asilo in tutto il 2015.