Il 9 ottobre un tribunale di Istanbul, in Turchia, ha emesso un mandato d’arresto contro Bülent Keneş, il direttore di Today’s Zaman, l’edizione in inglese di Zaman, il più diffuso quotidiano turco. Keneş è accusato di aver diffamato in alcuni suoi tweet il presidente turco Recep Tayyip Erdoğan e altri influenti membri del governo. L’8 ottobre lo stesso tribunale che ha emesso il mandato di cattura aveva deciso di non arrestare Keneş, concedendogli la libertà vigilata. Dopo il mandato d’arresto, Keneş – che ha sempre sostenuto di aver solo esercitato su Twitter il suo diritto di critica e libertà di espressione – ha scritto che continuerà a «combattere fino alla fine per la libertà e la democrazia» e ha aggiunto: «Non riuscirete a costringere al silenzio uno spirito libero, nemmeno se lo mandate in prigione».
#UPDATE Court issues warrant for capture of journalist Keneş in Erdoğan insult case http://t.co/dXWv6n7XYS pic.twitter.com/wyDlpnnGMP
— Today's Zaman (@todayszamancom) October 9, 2015
Alcuni mesi fa Keneş era stato condannato a 21 mesi di carcere per dei tweet scritti nel giugno 2014: la pena era però stata sospesa, a patto che Keneş non commettesse di nuovo un simile reato. Una nuova condanna lo costringerebbe quindi a scontare anche quei 21 mesi di carcere. Negli ultimi mesi molti altri giornalisti sono stati accusati e condannati in base a una controversa legge che limita molto le possibilità di critica a Erdoğan.
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— Today's Zaman (@todayszamancom) October 10, 2015
Today’s Zaman – il cui profilo Twitter è seguito da 189mila persone – esiste dal 2007 ed è considerato molto vicino alle idee del predicatore musulmano Fethullah Gülen, che dal 1999 vive in Pennsylvania e che ha fondato un movimento chiamato Hizmet (“servizio”). Erdogan – che fino ad alcuni anni fa era considerato vicino a Gülen – pensa che Hizmet sia un movimento sovversivo e che negli ultimi anni abbia cercato di prendere il potere in Turchia. Secondo Erdogan, Hizmet rappresenta uno «stato nello stato», una specie di organizzazione segreta che ha l’obiettivo di rovesciare l’attuale governo.