I film che Bill Murray non ha fatto

Chi vuole proporre una parte al santo patrono del Post può solo lasciare un messaggio in segreteria telefonica e aspettare: questo nel tempo gli ha fatto perdere un po' di opportunità

di Emily Yahr – Washington Post

Bill Murray nel film "St. Vincent"
Bill Murray nel film "St. Vincent"

Non c’è dubbio che Bill Murray [il santo patrono del Post] sia un tipo strano. Lo si capisce dai ruoli che interpreta nei film, o dalle cose che dice e fa quando va ospite nei principali programmi televisivi statunitensi. Per chi cerca altre prove del fatto che Bill Murray sia effettivamente un tipo strano, c’è un nuovo libro: The Big Bad Book of Bill Murray, scritto da Robert Schnakenberg

Nelle sue 271 pagine il libro si offre come guida per tutto quello che c’è da sapere sul bizzarro attore. È in effetti una lettura che assorbe, anche chi è indeciso su cosa pensare a proposito di Bill Murray e delle sue stranezze. Tra le cose più interessanti del libro ci sono i molti aneddoti riguardo al fastidio che Murray prova nei confronti degli agenti che gli propongono di recitare in nuovi film.

“Nel 2000 Murray ha licenziato il suo agente – si dice perché lo chiamava troppo spesso al telefono – e l’ha sostituito con una segreteria telefonica”, scrive Schnakenberg.

I registi che vogliono Murray nel loro film devono lasciargli un messaggio in segreteria (anche se lui non la controlla molto spesso). Quando capita che una sceneggiatura gli interessa Murray chiede che gli sia mandata via fax presso un negozio non lontano da casa sua. A causa di questa sua abitudine Murray ha perso molti ruoli in molti importanti film.

Ecco alcuni dei film che Murray ha rifiutato, divisi per motivi:

Semplicemente, non ha mai “alzato la cornetta”
– Iron Man: volevamo che recitasse nel film, ha detto Robert Downey Jr., ma nessuno è mai riuscito a mettersi in contatto con lui.
– Babbo bastardo: secondo quanto detto dal regista del film, Terry Zwigoff, Murray si era accordato a voce per prendere parte al film, ma quando arrivò il momento di firmare il contratto, non si riuscì più a contattarlo. Zwigoff ha spiegato di avergli lasciato diversi messaggi in segreteria e di aver rinunciato ad averlo nel film dopo alcune settimane di chiamate senza risposta.
– Monsters & Co: Avete presente Sulley? Il mostro grande, con il pelo blu e la voce di John Goodman. Quella voce sarebbe potuta essere quella di Murray. “Quando i produttori hanno cercato di contattarlo per la parte, non l’hanno però trovato”, spiega Schnakenberg.
– Chi ha incastrato Roger Rabbit: “L’attore era irreperibile”, scrive Schnakenberg, che aggiunge però che in questo caso Murray ha in seguito spiegato di essersene pentito.

Odiava la sceneggiatura al punto da non riuscire a tenerla in mano
– Splash – Una sirena a Manhattan: “Secondo quanto riferito dall’attrice P.J. Soles quando lei ha dato la sceneggiatura a Murray lui l’ha gettata con disgusto dall’altra parte della stanza”, spiega Schnakenberg.

Aveva dei problemi con alcuni membri del cast
– About last night: i produttori volevano Murray per il ruolo di protagonista e avevano pensato a Nick Nolte per una parte di supporto. A Murray la cosa non andò bene: “Le negoziazioni si interruppero dopo un disastroso incontro a New York tra Murray e Nolte”, scrive Schnakenberg.
– Pericolosamente insieme: il film prevedeva tra i suoi attori Murray e Dustin Hoffman. Ma quando Hoffman rinunciò, rinunciò anche Murray.

Stava facendo un viaggio on the road
– Un colpo da dilettanti: Schnakenberg scrive che Murray stava attraversando gli Stati Uniti in camper e non riuscì quindi a leggere la sceneggiatura.

Era oggettivamente troppo impegnato
– La zona morta: Murray era troppo preso dalle riprese di altri film e rifiutò la proposta di David Cronenberg, che lo voleva nel suo film horror del 1983.

Si era stancato di “un certo tipo di film”
– Santa Clause: dopo la poco piacevole esperienza di S.O.S. fantasmi  (litigò coi produttori) non aveva più voglia di “iniziare un altro film che parlava di vacanze”. Il suo posto fu preso da Tim Allen.
– Un vasto assortimento di commedie romantiche: Schnakenberg scrive che dopo Ricomincio da capo Murray si rifiutò di fare un’altra commedia romantica. Murray ha detto: «Un personaggio romantico deve comportarsi in modo romantico anche dopo che è stato un porco. Sembra dire “Sono così splendido che per avermi devi sopportare di tutto”. Quella cosa non mi interessa».

Ci voleva troppo tempo
– Shrek:  secondo Schnakenberg, la DreamWorks – la casa produttrice del film – ci mise più di dieci anni a farlo, e quindi Murray si dileguò.

Era a Parigi, in pausa di riflessione
– È successo per Le streghe di Eastwick e Lost in America

Non li ha fatti, e non si sa perché
– È successo per Forrest Gump, Rain Man – L’uomo della pioggia, Toy StoryAlvin SuperstarBoogie Nights – L’altra Hollywood, Un poliziotto alle elementari, Gung Ho.

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