• Mondo
  • Mercoledì 26 agosto 2015

Il museo della droga, in Virginia

Lo ha allestito nel 1999 l'agenzia anti-droga statunitense, espone un po' di tutto: anche le statue venerate dai narcotrafficanti messicani

Riproduzione di alcune sigarette di marijuana. (PAUL J. RICHARDS/AFP/Getty Images)
Riproduzione di alcune sigarette di marijuana. (PAUL J. RICHARDS/AFP/Getty Images)

La Drug Enforcement Administration (DEA) è l’agenzia federale degli Stati Uniti che si occupa del contrasto alla produzione e al commercio di droga. Nel 1976, per commemorare il bicentenario degli Stati Uniti, il governo chiese alle sue agenzie di allestire musei che raccontassero la loro storia: all’epoca un agente della DEA che lavorava nel centro di addestramento cominciò a raccogliere vecchi distintivi, uniformi e oggetti di diverso tipo legati all’attività dell’agenzia. La DEA decise poi di aprire ad Arlington, in Virginia, un museo dedicato alla sua storia e fu deciso che il museo avrebbe raccontato anche la storia della droga: dalla produzione fino al commercio e al consumo. Il museo fu aperto nel 1999, e da allora la collezione che ospita si è sempre allargata: inizialmente comprendeva solo vecchi oggetti di servizio, negli anni ha raccolto anche oggetti sequestrati, riproduzioni di droghe e di sistemi usati per la produzione e il contrabbando della droga.