La prima ascesa al Monte Bianco, l’8 agosto 1786

La spedizione era stata organizzata da un famoso scienziato, ma a raggiungere la vetta per la prima volta furono un medico e un cercatore di cristalli

Maxi scatto Monte Bianco di Filippo Blengini
Maxi scatto Monte Bianco di Filippo Blengini

La prima ascensione del Monte Bianco avvenne l’8 agosto 1786: i primi ad arrivare in cima furono il cercatore di cristalli Jaques Balmat e il medico Michel Gabriel Paccard, alle 18,23, e ci rimasero per poco meno di quaranta minuti, durante i quali effettuarono delle misurazioni scientifiche. Con i suoi 4810 metri il Monte Bianco è la montagna più alta delle Alpi e dell’Europa eccetto il Caucaso, La spedizione era stata organizzata dal famoso scienziato Horace-Bénédict de Saussure, che secondo certe ricostruzioni aveva perfino promesso una ricompensa a chi sarebbe salito per primo sul Monte Bianco. De Saussure era specializzato soprattutto nello studio dei ghiacciai, e per questo da anni studiava il massiccio del Monte Bianco, progettando di compiere delle misurazioni di persona.

Paccard si era laureato a Torino e aveva già tentato la salita nel 1783. Balmat invece era un esperto conoscitore delle montagne attorno a Chamonix, ed era dotato di grande prestanza fisica. Decisero di organizzare una spedizione insieme per convenienza, nonostante non andassero troppo d’accordo: l’idea di Paccard era di non percorrere la tradizionale via con la quale era stata tentata l’ascesa in precedenza, quella dei Grands Mullets, ma di deviare prima di raggiungere il Dôme du Goûter, passando per il Grand Plateau, sotto la parete nord del Monte Bianco. I due rischiarono di tornare indietro, anche perché la figlia di Balmat era malata e il cercatore di cristalli voleva tornare indietro (morì quel giorno stesso). Dopo aver raggiunto la vetta ed effettuato le misurazioni, Balmat e Paccard iniziarono la discesa: si fece buio in fretta, ma i due avevano scelto una notte di luna piena, e riuscirono a bivaccare.

La data della prima ascensione del Monte Bianco coincide con quella della nascita dell’alpinismo: quel giorno iniziò la cosiddetta “fase di conquista” dell’alpinismo, in cui a una a una vennero salite tutte le montagne delle Alpi alte più di quattromila metri. Quando nel 1865 Edward Whymper raggiunse l’ultima grande vetta, il Cervino, la natura dell’alpinismo era cambiata: se all’inizio le motivazioni alla base delle scalate erano soprattutto scientifiche, presto si affermò l’idea dell’alpinismo come gesto sportivo. Oggi nel centro di Chamonix una statua di Balmat che indica il Monte Bianco a de Saussure ricorda la prima ascesa.