Questa frase perseguiterà Jeb Bush?

«Non sono sicuro che sia necessario spendere mezzo miliardo di dollari per la salute delle donne»

Jeb Bush. (AP Photo/Mark Humphrey)
Jeb Bush. (AP Photo/Mark Humphrey)

Durante un’intervista con i sostenitori di un gruppo politico religioso conservatore, Jeb Bush – candidato Repubblicano alle primarie per la presidenza degli Stati Uniti – ha detto una frase che potrebbe danneggiarlo molto da qui alla fine della campagna elettorale, soprattutto se dovesse vincere le primarie del suo partito e sfidare Hillary Clinton alle elezioni di novembre. Bush ha suggerito che il governo spende troppi soldi per la salute delle donne, scrive il New York Times.

«Non sono sicuro che sia necessario spendere mezzo miliardo di dollari per la salute delle donne»

Per avere un termine di paragone, mezzo miliardo di dollari – cioè 500 milioni – sono lo 0,05 per cento di quanto spende ogni anno il governo federale statunitense complessivamente per le spese sanitarie. Questa è la frase intera di Bush sul tema:

«Possiamo andare a vedere dollaro per dollaro – anche se non sono sicuro che sia necessario spendere mezzo miliardo di dollari per la salute delle donne – ma se andiamo a vedere, dollaro per dollaro, ci sono molte straordinarie organizzazioni che esistono, sono finanziate dal governo e offrono cure sanitarie di qualità alle donne»

Dopo circa un’ora, mentre la frase veniva discussa dai media statunitensi, criticata dai suoi avversari e presa in giro su Internet, lo staff di Bush ha diffuso un comunicato per dire che il candidato «si è espresso male», e intendeva far riferimento non alle spese sanitarie per le donne in generale ma ai fondi pubblici destinati a Planned Parenthood, un’organizzazione di cliniche non profit che forniscono molti servizi tra cui anche l’interruzione di gravidanza, motivo per cui è oggetto frequente di campagne anche molto aggressive da parte dei conservatori.

Il New York Times suggerisce che l’incidente abbia a che fare anche col fatto che Bush – fuori dalla politica da otto anni – non è più abituato ai ritmi di una campagna elettorale, che richiedono concentrazione totale in ogni istante, e ricorda un simile svarione che gli capitò qualche mese fa sulla guerra in Iraq. I suoi avversari sperano che questa frase diventi per lui come fu la vicenda del «47 per cento» per Mitt Romney nel 2012: una dimostrazione di inadeguatezza che lo allontani dagli elettori.