Quanta energia consuma Expo

Il costo totale alla fine dell'Esposizione sarà circa 18,5 milioni di euro, scrive il Giorno, soprattutto per cucine e aria condizionata

L'Albero della Vita la sera, illuminato (Kyodo/AP)
L'Albero della Vita la sera, illuminato (Kyodo/AP)

Per far funzionare i padiglioni, le cucine, lo spettacolo serale dell’Albero della Vita e tutte le illuminazioni di Expo 2015 ci vuole moltissima energia: secondo Expo Spa – l’azienda che si occupa della realizzazione, organizzazione e gestione dell’Esposizione Universale – a fine giugno 2016, data di scadenza del contratto con la società di fornitura elettrica Gala, il costo totale sarà intorno ai 18,5 milioni di euro, per un consumo di 152 gigawattora (un gigawattora equivale a un milione di kWh).

Come spiega il Giorno, i consumi maggiori non sono soltanto quelli delle attrazioni, come l’Albero della Vita o le installazioni multimediali di alcuni padiglioni o l’illuminazione dei lampioni a LED, ma soprattutto quelli di cucine e aria condizionata. La rete elettrica di Expo, costruita da Enel, permette di consumare un terzo in meno della classica struttura lineare delle città, dove – se c’è un guasto – va interrotta la fornitura a tutta la zona. C’è un anello esterno lungo il perimetro dell’Esposizione, e dieci cerchi interni: in questo modo, se c’è un guasto, si può intervenire senza staccare la corrente a tutta l’Esposizione.

L’Albero della vita dà il suo meglio di notte, quando il tronco di legno e acciaio si trasfigura con i giochi di luce e laser. Tuttavia, a dispetto dell’impatto visivo, non è l’installazione ideata da Marco Balich quella che pesa di più sulla bolletta dell’energia di Expo, quanto il lavoro dietro le quinte dei padiglioni: illuminazione, cucine e aria condizionata. Un formicaio di attività che brucia la maggior parte dei 152 gigawattora che secondo Expo spa servono ad alimentare il sito dallo scorso primo maggio a giugno 2016, quando scadrà il contratto di fornitura con Gala. Nel novembre dello scorso anno la spa romana si è aggiudicata la gara per vendere elettricità all’Esposizione universale. Stima della bolletta finale: 18,5 milioni di euro. «Interamente verde – scrive la società nella nota ufficiale – certificata tramite garanzia di origine».

I consumi sono controllati minuto per minuto dallacentrale operativa di Enel, che ha costruito la rete di Expo. Il cervellone si trova in via Beruto a Milano, negli uffici dove il colosso dell’energia monitora l’intera Lombardia. Alla stanza si accede solo con un badge con i dati biometrici e da quando è iniziata l’Expo, la Prefettura di Milano ha imposto un giro di vite alla sorveglianza. Sugli schermi del cervellone Enel la vita sul sito di Rho si traduce in grafici e numeri. La scheda dell’Albero della vita, ad esempio, mostra come in un elettrocardiogramma i picchi di consumo di sera, ma anche i collaudi notturni. Gli effetti del padiglione del Qatar fanno schizzare la richiesta di energia durante il giorno.

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