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  • Domenica 5 luglio 2015

La finale dei Mondiali femminili di calcio, stanotte

Cinque cose da sapere sulla partita tra Stati Uniti e Giappone, che comincia all'1 ora italiana (chi sono le calciatrici più forti?)

Hope Solo, portiere degli Stati Uniti, il 30 giugno a Montreal, in Canada (FRANCK FIFE/AFP/Getty Images)
Hope Solo, portiere degli Stati Uniti, il 30 giugno a Montreal, in Canada (FRANCK FIFE/AFP/Getty Images)

A Vancouver, in Canada, si gioca questa notte all’1 ora italiana (le 16 ora locale) la finale dei Mondiali femminili di calcio tra Stati Uniti e Giappone. Stati Uniti-Giappone è stata anche la finale dell’ultima edizione dei Mondiali, quella che si è tenuta in Germania nel 2011 e che è stata vinta dal Giappone ai rigori, dopo che i supplementari erano finiti 2-2. Le due squadre hanno giocato contro anche nella finale delle Olimpiadi del 2012, vinta dagli Stati Uniti per 2-1. Fino a oggi Stati Uniti e Giappone hanno disputato sei partite a questi Mondiali, segnando entrambe nove gol: il Giappone ne ha subiti tre, gli Stati Uniti solo uno. In Italia la partita sarà trasmessa in diretta da Eurosport, canale 210 di Sky e 384 di Mediaset Premium.

Il Giappone è arrivato in finale dopo aver battuto per 2-1 l’Inghilterra. La partita, giocata l’1 luglio, è stata molto equilibrata: il primo tempo è finito 1-1, con due gol segnati su calcio di rigore. La semifinale sembrava indirizzata verso i supplementari e i calci di rigore, ma al secondo minuto di recupero il Giappone ha vinto la partita grazie a un autogol di Laura Bassett, difensore inglese che gioca per il Notts County. Gli Stati Uniti hanno vinto la loro semifinale eliminando la Germania – una delle squadre più forti del torneo – grazie a un calcio di rigore segnato al 69esimo da Lloyd e a un gol segnato all’84esimo da O’Hara, che era entrata pochi minuti prima.

L’allenatore e l’allenatrice
Tra le 24 squadre che hanno partecipato ai Mondiali femminili di calcio, solo otto erano allenate da una donna. Una di loro è Jill Ellis, allenatrice degli Stati Uniti: Ellis ha 48 anni, è una ex calciatrice e allena la nazionale femminile americana dal 2012. Prima della nazionale maggiore Ellis ha allenato alcune nazionali giovanili degli Stati Uniti e le squadre di alcune università. Il New York Times ha dedicato a Ellis un articolo piuttosto dettagliato, in cui la descrive come un’allenatrice molto preparata a livello tattico e una persona particolarmente capace nel gestire i rapporti umani: la sua forza, ha scritto il New York Times, sta nella capacità di “creare una connessione personale con le sue giocatrici, costruendo così la fiducia reciproca, senza però mai sacrificare l’onestà e l’importanza del gruppo”. Il Giappone è allenato da un maschio, Norio Sasaki: anche lui ex giocatore. Sasaki ha 57 anni e allena la nazionale femminile del Giappone dal 2008.

Le due migliori calciatrici
La calciatrice più forte della nazionale femminile degli Stati Uniti è Carli Lloyd, centrocampista di 32 anni che gioca col numero 10. Finora Lloyd ha segnato 3 gol e realizzato un assist, partendo da titolare in ognuna delle sei partite giocate fin qui dalla sua squadra. Nel 2012 Lloyd ha segnato i due gol con cui gli Stati Uniti hanno vinto la finale olimpica, ha però sbagliato un rigore decisivo nella finale dei Mondiali del 2011. Alcune settimane fa Lloyd è stata scelta per la copertina del numero di Sports Illustrated dedicato ai Mondiali canadesi.

La calciatrice più rappresentativa del Giappone è la centrocampista Aya Miyama, capitano della squadra: ha 30 anni, è alta 157 centimetri e nella sua carriera ha giocato 155 partite con la sua nazionale. In questi Mondiali Miyama ha segnato due gol e realizzato due assist. Miyama gioca in nazionale dal 2003 ed è al suo quarto Mondiale consecutivo: fu lei a segnare il rigore decisivo nella finale del 2011.

Il calcio in Giappone e negli Stati Uniti
Da alcuni decenni sia Giappone che Stati Uniti hanno investito molti soldi nel calcio, cercando di rendere le rispettive nazionali competitive con i risultati ottenuti dalle squadre europee e sudamericane. Gli Stati Uniti hanno ospitato due Mondiali femminili – nel 1999 e nel 2003 – e un Mondiale maschile, nel 1994. Il Giappone (insieme con la Corea del Sud) ha ospitato un Mondiale femminile, nel 2002. Ai Mondiali maschili gli Stati Uniti non sono mai andati oltre i quarti di finale (raggiunti nel 2002), e il Giappone ha raggiunto gli ottavi di finale due volte, nel 2002 e nel 2010. Come mostrano le tre importanti finali consecutive giocate dalle due squadre, a livello femminile Giappone e Stati Uniti sono riuscite a diventare più forti delle nazionali di Europa e America del Sud. Anche grazie all’ottimo seguito che stanno avendo i Mondiali canadesi, i risultati delle nazionali femminili potrebbero rafforzare il buon seguito che il calcio già ha in Canada e Stati Uniti.

Un po’ di numeri
Finora a questi Mondiali femminili di calcio è stata segnata una media di 2,7 gol a partita: la stessa media di gol registrata durante i Mondiali maschili di calcio, giocati in Brasile nel 2014, e la stessa media registrata nei Mondiali femminili giocati quattro anni fa in Germania. Durante le 51 partite finora giocate ai Mondiali canadesi, c’è stata una media di un’espulsione ogni dieci partite e di 2,1 cartellini gialli per partita. La squadra che ha segnato più gol (20) è stata la Germania, le squadre che hanno subito meno gol (1) sono Stati Uniti e Brasile, che però ha giocato solo quattro partite. La giocatrice ad aver segnato più gol (6) è la tedesca Celia Sasic. È quasi impossibile che qualche giocatrice di Stati Uniti e Giappone possa raggiungerla dopo la finale: la più vicina è la Carli Lloyd, che ha fatto tre gol.

I migliori gol dei Mondiali
Oltre a essere stati molto seguiti dal pubblico e dai media i Mondiali femminili di calcio sono stati anche molto apprezzati per il buon gioco espresso da diverse squadre e per le ottime prestazioni di alcune calciatrici. Buzzfeed ha raccolto i migliori gol finora segnati ai Mondiali, tra loro ce n’è uno segnato di testa da Lloyd.