• Giovedì 2 luglio 2015

Com’è andato il Palio di Siena e chi ha vinto

La contrada della Torre ha vinto la gara di cavalli più famosa d'Italia, partita dopo oltre un'ora di attesa

I tifosi della Contrada della Lupa alla cerimonia di benedizione di un cavallo, il 2 luglio 2013 nella Chiesa di San Rocco, a Siena (FABIO MUZZI/AFP/Getty Images)
I tifosi della Contrada della Lupa alla cerimonia di benedizione di un cavallo, il 2 luglio 2013 nella Chiesa di San Rocco, a Siena (FABIO MUZZI/AFP/Getty Images)

Aggiornamento delle 20.45: La contrada della Torre ha vinto il Palio di Siena con Andrea Mari come fantino. La gara è partita alle 20 e 40 circa, con più di un’ora di ritardo. I fantini continuavano a posizionarsi male nella “mossa” per cercare di avere il punto di partenza migliore o per non fare partire la gara quando qualche altro fantino, in particolare se di una contrada rivale, era posizionato meglio di loro. C’è stata anche una falsa partenza. Il “mossiere” ha fatto uscire dalla “mossa” i cavalli più volte: la gara può partire solo quando i cavalli sono posizionati nel modo giusto. Purtroppo stabilire quale sia il momento opportuno non è facile, per cui spesso le contrade perdenti hanno da ridire sul momento in cui il “mossiere” fa partire la gara.

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La sera di mercoledì 2 luglio, alle 19.30, si svolgerà il Palio di Siena, l’evento più famoso che si svolge nella città di Siena, in Toscana, e il più atteso da molti dei suoi abitanti. Il Palio di Siena verrà trasmesso in diretta su Rai2. Il Palio è una gara fra le contrade di Siena che si svolge nella forma di una gara di cavalli, in pratica. Si tiene due volte l’anno: il 2 luglio e il 16 agosto. Nel caso di particolari ricorrenze o avvenimenti importanti può essere organizzato un terzo Palio: l’ultimo è avvenuto nel 2000 per festeggiare l’ingresso nel nuovo millennio. Il Palio di Siena ha origini molto remote – alcune forme di Palio risalgono al 1200 – ma sono cambiate molte cose da allora. In ogni caso ancora oggi si usano delle regole stabilite nel 1644.

Come funziona il Palio
A Siena ci sono 17 contrade, i cui confini sono stati stabiliti nel 1729; a ogni Palio però partecipano solo in 10. Ogni anno gareggiano di diritto le 7 che non hanno partecipato l’anno precedente, mentre altre 3 vengono estratte a sorte. Anche l’assegnazione dei cavalli per gareggiare viene fatta a sorte, 3 giorni prima del Palio (quindi i cavalli per il Palio del 2 luglio sono stati assegnati il 29 giugno). In questi 3 giorni vengono fatte 6 gare di prova per far esercitare il fantino: una la mattina e una al pomeriggio. Il fantino è l’unica cosa che viene scelta deliberatamente dalle singole contrade e deve montare il cavallo “a pelo” durante la gara, cioè senza sella. La gara consiste in tre giri di corsa di Piazza del Campo, la piazza principale di Siena, quindi è molto breve.

Le contrade che partecipano al Palio di oggi sono: Torre, Pantera, Leocorno, Valdimontone, Civetta, Onda, Tartuca, Selva, Oca e Nicchio.

Le altre cose attorno al Palio
Prima della gara, nella giornata del 2 luglio si svolgono altre fasi importanti del Palio. Alle 9 del mattino si svolge l’ultima gara di prova, detta “provaccia”, al termine della quale avviene l’iscrizione dei fantini. Una volta iscritti, i fantini non possono più essere cambiati. Normalmente i fantini non gareggiano sempre per la stessa contrada: Andrea Mari, vincitore dell’ultimo Palio, ha gareggiato per più di 10 contrade nel corso delle sue partecipazioni. Alle 15.30 sia il fantino che il cavallo vengono benedetti. Alle 16.30 incomincia il “Corteo Storico” che arriva in Piazza del Campo per le 17.20.
Il “Corteo Storico” è una sfilata in costume che precede ogni Palio a cui partecipano circa 700 figuranti. Al termine della sfilata il Palio vero e proprio, che è un dipinto su stoffa che poi viene consegnato al vincitore della gara, viene issato in Piazza del Campo sul palco dei giudici.

Un po’ di parole utili
Una figura molto importante per capire quanto sia sentita la gara del Palio è il “mossiere”, colui che fa partire la corsa dei cavalli, abbasando una corda detta “canape”. Subito dopo che i cavalli sono partiti il “mossiere” viene fatto allontanare per evitare che la folla possa accusarlo di avere parteggiato per una contrada in particolare. Da molti anni il “mossiere” non è un cittadino senese.

Il “verrocchio” è la postazione del “mossiere”. La “mossa” è la zona della piazza da cui partono i cavalli. “Nobili” sono dette solo quattro contrade: Oca, Aquila, Bruco e Nicchio. Chi gestisce una contrada per tutto l’anno fino al Palio è detto “priore”. La “tratta dei cavalli” è la parata dei cavalli che vengono ritenuti idonei a correre il Palio, tra cui poi vengono scelti i 10 che effettivamente correranno. Qui potete trovare altri termini caratteristici.

I cavalli
Il Palio di Siena è sempre stato oggetto di proteste da parte delle associazioni animaliste: spesso durante la gara i cavalli fanno delle brutte cadute e in alcuni casi devono essere abbattuti. Anche quest’anno è successo che un cavallo, Periclea, si è infortunato durante le prove ed è stato abbattuto. Il comune di Siena ha adottato una serie di provvedimenti per tutelare la salute dei cavalli che però vengono ancora ritenuti insufficienti da molti.

Se volete approfondire l’argomento del Palio di Siena, potete vedere questa puntata del “Testimone” di Pif:

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