È esploso un razzo di SpaceX diretto verso la ISS

A 44 chilometri d'altezza, poco più di due minuti dopo il lancio da Cape Canaveral, in Florida: trasportava rifornimenti

Un razzo Falcon9 di SpaceX, un’azienda statunitense che si occupa di trasporti spaziali, è esploso oggi a 44 chilometri d’altezza sopra Cape Canaveral, in Florida, 2 minuti e 19 secondi dopo il lancio. Il razzo stava trasportando nella capsula Dragon (anch’essa esplosa) dei rifornimenti – cibo e strumentazioni scientifiche – all’ISS, la Stazione Spaziale Internazionale. Non sono ancora chiare le cause dell’esplosione e la NASA ha detto che terrà una conferenza stampa nei prossimi minuti. Elon Musk, proprietario di SpaceX, ha spiegato che sembra esserci stato un problema di pressione, dicendo però che i dati “suggeriscono una causa controintuitiva”.

Quello di oggi è il primo incidente a un Falcon9, che finora aveva completato 19 lanci. Quartz scrive che l’incidente del razzo Falcon9 è il terzo incidente avvenuto in 10 mesi a dei razzi che stavano trasportando dei rifornimenti alla ISS: nell’autunno 2014 era fallita una missione di Orbital Sciences e nell’aprile 2015 c’erano stati dei problemi a un razzo russo. Il Guardian spiega che l’assenza dei rifornimenti non rappresenterà comunque un problema per gli astronauti che attualmente si trovano nella Stazione Spaziale Internazionale.

Il nome intero di SpaceX è Space Exploration Technologies Corporation. A guidare SpaceX è Elon Musk, un estroso e capace imprenditore sudafricano. Musk ha 44 anni ed è famoso tra le altre cose per aver fondato PayPal e per aver creato Tesla Motors. Finora SpaceX ha trasportato nello spazio “cose”: oggetti, strumentazioni, veicoli spaziali. SpaceX ha più volte spiegato in questi ultimi anni di avere l’ambizione di portare nello spazio anche delle persone: astronauti e turisti. Nel maggio del 2012 SpaceX è diventata la prima compagnia privata ad aver inviato all’ISS, la Stazione Spaziale Internazionale, un veicolo spaziale contenente rifornimenti. Dal 2014 la NASA ha invece scelto SpaceX, insieme a Boeing, come società che dal 2017 trasporterà astronauti – e non più solo rifornimenti – verso la Stazione Spaziale Internazionale